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Wednesday, October 27, 2004

Berlusconi si trascina stanco verso la sconfitta

«Il Cav. perde perché non guida il paese. E per gestire l'esistente è meglio il centrosinistra. Si può perdere dopo aver governato in modo chiaro e magari impopolare. Oppure affondare nell'inerzia che non scuote, non smuove e non convince gli elettori che finiscono per disertare le urne».
Berlusconi ha rinunciato al governo del paese e tira a campare. Le parole sono del Foglio di oggi, che ha sentito Angelo Panebianco, editorialista del Corriere della Sera, sul declino della secona esperienza berlusconiana al governo. Sottoscriviamo pienamente l'impeccabile analisi:
«Che le sconfitte elettorali della CdL segnalino il declino di un appeal costruito sulla promessa di un buon governo e macerato nella prassi del non-governo. Che tra un rinvio e l'altro – l'ultimo sulle aliquote fiscali è arrivato ieri – la maggioranza abbia abdicato al tentativo di autorappresentarsi e proporsi in nome di un programma inconfondibile, un progetto attorno al quale si producono identificazione e divaricazioni, scontro e consenso (...) Il centrodestra non innova e non seduce, si limita a mediare nella difficile amministrazione dello status quo. Dunque perde».
Ormai recuperare credibilità, con il promesso taglio delle tasse, è quasi impossibile, anche perché la finanziaria va in tutt'altra direzione. L'effetto sugli elettori del centrodestra è «un disorientamento diffuso e variegato», questo non-governo, con riforme solo annunciate o di altre «sbagliate», «scontenta tutti», e oggi è per lo più identificabile con un «un premierato diluito, attorno al quale nessuno può ragionevolmente mobilitarsi». Leggi tutto

In tempi di pessimismo e incertezze, i cittadini vogliono essere affascinati, afferrati, da una visione coerente, affidarsi ad un'idea di cambiamento della società la cui realizzazione possa migliorare condizioni presenti e prospettive future. Molte decisioni potranno risultare impopolari, dividere il paese, ma anche da questo si misura lo spessore dello statista (Blair docet), mentre l'unica cosa che non si perdona è il tirare a campare. Adesso tocca al centrosinistra provarci.

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