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Tuesday, October 19, 2004

Pannella precisa, Ferrara lo abbraccia

Pannella riesce a correggere un po' il tiro: qualche giravolta, ma senza passi indietro
Al Corriere della Sera Pannella ha affidato ieri una esauriente precisazione riguardo la sua posizione sulla bocciatura di Rocco Buttiglione come commissario europeo alla Giustizia e alle Libertà. Da notare: a) che la vicenda giudiziaria del prof. Catone - «fondata o infondata che si riveli», precisa stavolta il leader radicale - viene inquadrata nei termini più cauti e consoni che merita; b) che il nuovo testo è stato ripulito sia dai toni livorosi sia dal procedere confuso delle argomentazioni che caraterizzavano la lettera a Barroso. Nessun «linciaggio ideologico e anticristiano» quindi, ma dubbi fondati sulla figura politica dell'ex ministro Buttiglione, le cui iniziative di governo collidono con le «realtà politiche e istituzionali di tanti dei 25 Paesi, governi e opinioni pubbliche, su temi e problemi politici e legislativi che li vedono schierati su posizioni addirittura opposte». Motivi di opportunità circa la sua nomina a quel portafoglio, ma non ad altri.

La correzione di tiro del leader radicale ha subito ricevuto l'apprezzamento, sincero e ironico, da parte di Giuliano Ferrara, nel suo editoriale di oggi dal titolo «Gentile Pannella»:
«"Io veramente volevo soltanto insistere sulla Bonino, che sarebbe un commissario molto migliore di Buttiglione, e oltre tutto non mi piace quel Catone, il segretario del commissario designato. Ma non ho mai nemmeno lontanamente pensato di bocciare in modo illiberale un commissario per le sue idee personali e il suo credo, Dio ne guardi". Così ha parlato, anzi scritto, Marco Pannella nel Corriere della Sera di ieri, lunedì. Il che non solo gli fa onore, e di questa precisazione d'onore non dubitavamo, eravamo per così dire in attesa, ma gli riconferisce quello statuto di maestro in pratiche liberali che noi semplici discepoli non avremmo titolo per incrinare».

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