«Se dovesse vincere Kerry sarebbe poco male, perché vincerebbe comunque un americano. E saremmo alle solite: per un quarto d'ora Le Monde sarebbe tutto un frisson di ritrovato americanismo, poi non più. Circondato dagli interventisti democratici di Bill Clinton, Kerry non potrà che continuare la dottrina Bush. E' americano, Luca. Non c'è alternativa. Quando sono attaccati e minacciati fanno sempre così, per la fortuna di noi che ci possiamo permettere di chiacchierare in pace guardando l'Isola dei Famosi. Tanto ci sono loro, la Cavalleria. E se ci sarà da abbattere un dittatore, liberare due popoli, magari soltanto per ragioni geopolitiche, magari senza risoluzioni dell'Onu, magari senza prove, magari senza piani per il dopo, tu e io sappiamo bene che bosniaci e kosovari non hanno dubbi che dei clintoniani ci si può fidare». Leggi tutto
Christian Rocca, Il Foglio
Friday, October 29, 2004
«Per fortuna vince comunque un americano»
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