Vede le brutte e ripiega su An. Considera ormai naufragato il progetto dei tagli fiscali, e con quello anche il berlusconismo. Chiede nuovi obiettivi e un nuovo governo. I soldi per i tagli fiscali non ci sono. Naturale, la verità è che non si trovano mai, perché quando si avvicinano le elezioni, ciascun partito preferisce devolvere in elargizioni alla sua base elettorale quello che si riesce a raschiare dal fondo dei barili pubblici. Di rischiare di investire, quello che c'è o in deficit, in politiche economiche che mirano allo sviluppo neanche se ne parla.
Berlusconi non sembra voler cedere: «Le promesse si mantengono. Quando dico una cosa, la si fa. Se non riesco a farla poi vado a casa, ma fin quando sono qui tutto ciò che affermo sarà fatto... verrà assolutamente fatto». Poche speranze finché si affida ai suoi amici statalisti.
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