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Thursday, April 13, 2006

L'Udc vuole giocare in proprio

Avreste mai scommesso che l'Udc dicesse no all'ipotesi di Grande Coalizione preconizzata invece da Berlusconi, quello che divide il paese? Non bisogna fare l'errore di pensare che la CdL si sia ricompattata intorno al suo vecchio leader dopo la prova di forza delle lezioni. Certo, la figura del Cav. ha ricevuto nuova linfa, sarebbe inopportuno e impensabile cominciare da oggi a logorarla quando ha riguadagnato una tale popolarità. Ma non bisogna illudersi. Udc e An torneranno presto a mettere in discussione la leadership berlusconiana e un primo segnale lo stanno fornendo in questi giorni, bocciando, proprio loro, l'ipotesi della Grande Coalizione e dissociandosi dalla linea del premier sul "riconteggio" e le presunte irregolarità.

La verifica dei voti (non si tratta di un vero e proprio riconteggio) va fatta, eccome. Tanto più che il Prodino mi sembra nervosetto. Le frettolose dichiarazioni di vittoria, il suo ossessivo ribadire che il governo si farà, che è tutto a posto e che Berlusconi se ne deve solo andare a casa, sono una patente dimostrazione di insicurezza. E l'impressione è che in quei convulsi giorni a cavallo di quando diede del matto a un ascoltatore a Radio Anch'io, gli altri leader dell'Unione si siano in realtà convinti che il matto sia lui e che fosse meglio sbarazzarsene alla miglior occasione.

La verifica dei voti, dicevamo, va fatta con la massima cura. Le schede contestate e quelle annullate. E' in gioco, direbbero i radicali, la legalità del processo elettorale nella sua ultima e più delicata fase: il conteggio dei voti. Legalità che dev'esser rispettata anche nel caso di leggi elettorali «porcata». Anche perché purtroppo un certo malcostume nei conteggi in Italia è piuttosto diffuso e praticato soprattutto dalle forze politiche con maggiore controllo territoriale locale.

Mi piacerebbe sentirglielo dire anche oggi, ai radicali, che è in gioco la legalità, invece di unirsi al coro di chi, non avendo la minima percezione di come sia fluida la situazione, invita Berlusconi a farsi da parte. Per il momento ha qualcosa da dire sui risultati elettorali anche la Rosa nel Pugno, che ha presentato un ricorso contro l'esclusione dal Senato.

Tornando all'Udc. Non è che siano contrari a una Grande Coalizione, è che sono contrari che se ne faccia artefice Berlusconi. Vogliono giocarsi in proprio i rapporti con il centrosinistra. Vogliono sfilarsi dalla leadership berlusconiana ed è più facile farlo dall'opposizione. Non accetteranno mai di dar vita a una casa dei moderati di cui sia Berlusconi il fondatore. Vogliono fondarla ed egemonizzarla loro. Staremo a vedere, ma qualcosa mi dice che finché ci sarà il Cav. nessun partito unico nascerà nel centrodestra, o comunque l'Udc farà di tutto per sfuggire dal momento della decisione.

7 comments:

Anonymous said...

Mi piacerebbe sentirglielo dire anche oggi, ai radicali, che è in gioco la legalità, invece di unirsi al coro di chi, non avendo la minima percezione di come sia fluida la situazione, invita Berlusconi a farsi da parte.

Piacerebbe anche a me, Federico. Ma sappiamo entrambi che non andrà così.

Domenico
www.ilmegafono.net

Anonymous said...

speriamo che i deputati radicali, che ho contribuito ad eleggere, non si prestino a 5 anni d'inciuci sottobanco con l'UDC...

Anonymous said...

Jim, ma Berlusconi non ha detto che vuole la certezza della legalità, lui ha detto che vuole cambiare il risultato ad ogni costo.
anzi,proprio per esserne sicuro vorrebbe approvare un decreto legge per far controllare anche le schede nulle prima dell'insediarsi del nuovo governo.
Vuole in sostanza cambiare di nuovo le regole solo perché non ha vinto. Un grande statista avrebbe chiamato Prodi facendogli gli auguri. Berlusconi invece ha prima tentato la carta dell'inciucio, poi quella eversiva della prepotenza mediatica suscitando malumori e innervosendo il Paese.
Trovo ridicole se non grottesche le moltissime dichiarazioni lette nei vari blog di quella che è ormai la mia ex città. Poca serietà come del resto ha dimostrato lo stesso delfino a cui molti sedicenti protettori della libertà e della democrazia mettono su di un piedistallo quasi fosse un Dio. Berlusconi sembra che sia una scusa per sentirsi vincenti, anzi una giustificazione per agire contro ogni regola democraticamente stabilita. L'antipolitica la fa da padrona tra queste genti che riconoscono solo il loro diritto ad evadere, il loro diritto di fare tutto quello che vogliono in virtù di una missione salvifica che mira a concedere questo privilegio a tutti coloro che hanno un buon conto in banca.

Anonymous said...

Insomma, Berlusconi ha mostrato che a lui della libertà e di altri grandi ideali non frega proprio nulla: Altro che riforme, lui vuole solo il monopolio della gestione del potere.
Io ho votato RnP pur non condividendone molti aspetti proprio perché credo che sia composta da persone che si dedicano con serietà a promuovere le loro idee liberali e libertarie.
Ecco, loro sono un esempio di come si protesta: corretti, democratici e spesso con argomentazioni che aiutano a stimolare un serio dibattito politico.

Anonymous said...

In questi mesi, forse un anno e mezzo, non di più, il trend non è la grosse koalition, ma il ritorno lentissimo e perciò pesante e determinatissimo della Balena bianca. Possibile che nessuno voglia guardare più in là del proprio naso? L'UDC non vuole nè ha mai pensato al partito dei moderati nè alla GK. Credetemi! Anche Mastella e gran parte della Margherita lavorano per quello. E molti di FI ed AN non vorrebbero altro che ricompattarsi per riprendere saldamente in mano le redini del POTERE vero: politico, bancario, ecc... e nel momento di una purtroppo sempre più probabile crisi finanziaria del Paese tutti costoro si ri-presenterebbero come salvatori della Patria. Tutto qua!
E tutto il resto è davvero... fuffa.
Il dramma vero è che nessuno dei due principali contendenti ha mai avuto il coraggio e la responsabilità di dire a tutti la verità: che il Paese è sull'orlo di una crisi finanziaria catastrofica sul serio, non tanto per dire. E, d'altronde, la gente voleva proprio "rimuovere" una prospettiva del genere. Per cui si merita anche la situazione di stallo assoluto in cui si trova.
E conta molto il dato culturale del Paese che è profondamente regredito negli ultimi decenni nella rincorsa all'unico valore che affascia tutti: i soldi=felicità, anche a discapito della libertà=responsabilità.
Anche io, vista la situazione, sono davvero tentato di dire che questa è l'ultima volta che ho votato per convinzione. D'ora in poi, anche io, voterò per convenienza... anche immediata.

Anonymous said...

Jimmomo, sono contento di questo tuo post (evidentemente non sbagliavamo a indicarti su www.rolliblog.net come il miglior blog in circolazione). Sono giorni che mi lagno come un disco rotto invocando un riconteggio complessivo - anche le bianche avrebbero un loro perchè.... - in quanto ritengo che una situazione eccezionale (25.000 voti su 38.000.000) vada affrontata come tale. Quindi, Berlusconi dovrebbe serenamente e con fermezza proporre un accordo che coinvolga tutte le forze politiche per trovare gli strumenti giuridici appropriati a dirimere qualsiasi ombra di dubbio sulla vittoria della sinistra (che, per inciso, proprio avendo vinto dovrebbe essere la più interessata al riconteggio). Poi, liberi Prodi&C. di appellarsi alle leggi vigenti. Ma un tentativo va fatto, per tutelare tutti quelli che hanno espresso un voto.
Quanto all'UDC, temo si sia alle solite: fanno i duri e puri oggi per avere mano libera domani.
Senza di loro difficilmente Prodi governerà a lungo.

Anonymous said...

Siete stati smentiti mi spiace per voi ma le schede erano poco più di 2000 alla camera indi......