(Ralph Peters)
Una frase contenuta in un bell'articolo, ieri sul New York Post, in cui Peters ricorda che Israele ha il merito di «aver fatto fiorire il deserto... Ma i coloni e i loro figli che costruirono Israele fecero più che irrigare piantagioni di aranci. Essi costruirono una civiltà dove c'era stato solo abbandono, decadimento e oppressione. Soprattutto, gli israeliani impiantarono la democrazia e lo stato di diritto in aree che erano state ostili alla elementare decenza e dignità umana per migliaia di anni... E al settimo giorno, essi andarono in spiaggia».
Sul Corriere, oggi, il solito André Glucksmann denuncia i «due pesi, due misure», la logica della politica internazionale e dei mainstream media per cui «solo il musulmano ucciso dagli israeliani vale l'indignazione universale».
«Il massacro quotidiano di civili a Bagdad è relegato alla rubrica delle brevi, mentre il bombardamento che uccide 28 abitanti a Cana è elevato a crimine contro l'umanità... Perché i 200 mila massacrati del Darfur non suscitano un quarto delle reazioni d'orrore risvegliate dalle vittime 200 volte meno numerose in Libano? Poiché sono musulmani a uccidere altri musulmani, bisognerà credere che l'assassinio non conti agli occhi delle autorità coraniche, né per la cattiva coscienza occidentale? La spiegazione non regge, poiché l'omicidio non riveste maggiore importanza quando è l'armata russa, cristiana e benedetta dai Papi, a radere al suolo la capitale dei musulmani ceceni (Grozny, 400 mila abitanti) e uccidere decine di migliaia di bambini. Il Consiglio di Sicurezza non indice riunioni su riunioni e l'Organizzazione degli Stati islamici volge piamente lo sguardo altrove...»
2 comments:
Un uomo vive una vita intera con un ideale, un sogno, quasi un'ossessione.
C'è un'altra persona, che non è d'accordo, fa di tutto perchè questo sogno non si realizzi, ed alla fine, dopo poco più di sessant'anni ci riesce.
Cosa rimane ad un essere umano quando gli si toglie il sogno di una vita intera?
I musulmani non c'entrano, non c'entrano nemmeno l'Islam o gli islamo-fascisti, tantomeno i palestinesi o gli arabi in generale, quasi non c'entrano nemmeno gli ebrei.
Israele innanzitutto paga un peccato originale che nessun battesimo potrà mai lavare.
I responsabili di quanto è successo in Darfur questo peccato non l'hanno, figuriamoci i responsabili della strage Cecena, o della situazione in Tibet...
Se poi aggiungiamo che il primo della classe sta sempre un po' antipatico, soprattutto in una classe dove gli altri sono somari impenitenti, allora hai voglia di chiedere i due pesi e le due misure, la sentenza è lampante ed inappellabile.
Post a Comment