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Friday, November 24, 2006

Il veleno Putin uccide ancora

E' morto Alexander Litvinenko, ex colonnello del Kgb rifugiato a Londra e divenuto cittadino britannico. Era stato avvelenato tre settimane fa da un agente tossico che i medici inglesi non sono riusciti a individuare ma che gli ha "bruciato" uno ad uno gli organi.

Per Oleg Gordievsky, altro ex agente sovietico, «è tutto molto chiaro, si tratta dell'assassinio di un eroe della Russia e della Gran Bretagna, un esule diventato cittadino britannico ucciso sul suolo inglese da un servizio segreto brutale e corrotto».

Nel 1999 Litvinenko denunciò la corruzione e le trame dell'Fsb per giustificare la guerra in Cecenia. Ahmed Zakayev, ex dirigente ceceno, anche lui esule a Londra, rivela che il pomeriggio in cui fu avvelenato ricevette dei documenti sull'assassinio della Politkovskaya. Insomma, sembra che chi tocca la Cecenia muore. Ma l'impressione è che il veleno misterioso si chiami Putin.

Bisogna aggiungere che Litvinenko è stato per tre anni un informatore personale di Paolo Guzzanti durante i lavori della Commissione Mitrokhin. I contatti con lui avvenivano attraverso Mario Scaramella, che l'ex colonnello del Kgb incontrò a Londra il giorno in cui fu avvelenato ma poche ore dopo aver bevuto la tazza di thè che gli sarebbe stata fatale.

Guzzanti, in un recente articolo su il Giornale che non si può ignorare, collega Litvinenko ai presunti rapporti di Prodi e Nomisma con il Kgb, ma questa è un'altra storia. Era giusto però segnalarla.

UPDATE: I segreti del Laboratorio 12 (Guido Olimpio, Corriere della Sera)

8 comments:

Hermes said...

no, adesso, sul serio: va bene l'astio contro Putin, ma cerchiamo di mantenere un po' di lucidità...
Perchè diavolo il Cremlino avrebbe dovuto far ammazzare un funzionario di medio livello, esule da anni a Londra e autore di varie trame strampalate (la mia preferita è su Al-Zawahiri agente dell'FSB...), e proprio nei giorni del vertice EU-Russia e dell'ok americano all'ingresso al WTO?
Ti risulta forse che Vladimir Vladimirovich sia un cretino?
A me no: tante cose, ma cretino no...
E poi, cosa potrebbe raccontare di compromettente per Putin, ancora, uno che ha lavorato per anni per Berezhovskij?
Vale a dire il più grande rapinatore della nazione russa, arci-oligarca, mandante di infiniti omicidi e grande riferimento di alcuni ambienti politici ora in disgrazia. Non pensi che un tale datore di lavoro lo avrebbe già spremuto per bene?

O che magari, lo stesso B., che non è affatto nuovo all'omicidio politico, può aver deciso di sbarazzarsi di un collaboratore in maniera per lui vantaggiosa?

Poi credi pure quello che vuoi, ma io ho l'impressione che tu stia sacrificando l'analisi della situazione ai tuoi preconcetti...

Nuno Ma said...

Complimenti per il post davvero bello!

Anonymous said...

sono quindici anni, cioè dalla fine dell'urss, che mosca lavora alla costruzione di nuove istituzioni libere: non ha ancora completato il suo cammino.

e questo certamente perché una democrazia richiede libertà di parola, stato di diritto, rispetto per l'opposizione.

ma anche lealtà verso il governo da parte di chi perde le elezioni.

ma queste belle cose...sono chimere già per noi italiani, figuriamoci per gli ex compagni russi...

p.s.: credo proprio che in questo momento storico, le pratiche di killeraggio giovino più agli oppositori di putin, piuttosto che al medesimo.


ciao.

io ero tzunami...

Anonymous said...

finchè non saremo autonomi dal lato energia dovremo continuare a piegare la schiena e a guardare altrove. succede nella vita di ciascuno e succede sempre così.
tutto il resto è davvero noia perchè è solo la scoperta dell'acqua calda.

JimMomo said...

Hermes, i miei non sono preconcetti. Certo, non sono un investigatore, ma la pista che porta al Cremlino anche in questa occasione è, diciamo, piuttosto affollata, e almeno sono in compagnia di Scotland Yard.

D'altra parte non è che una qualsiasi gang criminale uccida con il Polonio... Insomma, magari non sarà stato Putin, e neanche qualche settore del Kgb, ma ammetterai che qualche dato di fatto c'è.

Hermes said...

guarda, gli unici dati di fatto finora sono che tutti gli attori di questa trama girano attorno a Boris Berezhovskij, compresa la vittima.
Che, ricordiamolo, per primi aveva accusato coloro che aveva incontrato al famoso sushi bar (e che a loro volta lavorano per Berezhovskij).
E poi, sia chi ha raccolto la "lettera" che chi l'ha letta pubblicamente, anche loro uomini di Berezhovskij.
Che è poi colui che avrebbe maggiore convenienza a vedere in imbarazzo il cremlino sulla scena internazionale e che ha supportato praticamente ogni tentativo di smearing del governo russo dal 99 a oggi.
E che ha anche fatto fuori un bel numero di persone, solo che di questi omicidi i nostri media preferiscono non parlare... ad esempio, perchè tanto scandalo per la Politkosvkaya ma nemmeno due righe per il direttore di Forbes Russia, ucciso si dice da uomini di Berezhovskij per avere scritto articoli contro di questo e pro-Putin?

Guarda poi che io non dico che Putin sia un bravo ragazzo e che non si sognerebbe mai di uccidere un uomo: chiunque stia così in alto alle leve del potere può e deve esserne capace. Ma perchè diavolo avrebbe dovuto uccidere un personaggio sostanzialmente innocuo come Litvinenko, quando mai nemmeno ai tempi di Stalin la Ceka si permetteva di toccare cittadini stranieri in territorio di potenze straniere?
Credi davvero che sia così stupido?

Questa storia francamente puzza di cospirazione lontano un miglio: certo tutto è possibile, magari Putin fa ammazzare ex-bodyguard di berezhovskij col plutonio e magari gli aerei dell'11/9 erano telecomandati.
Ma io non ci credo.

JimMomo said...

"nemmeno ai tempi di Stalin la Ceka si permetteva di toccare cittadini stranieri in territorio di potenze straniere"
?????

A parte che ai traditori non si dava neanche il tempo di raggiungere le frontiere?

Polonio (non Plutonio!) è bastato alle autorità britanniche per rivolgersi al Cremlino...

Hermes said...

si vabbè, plutonio è evidentemente un lapsus.
Piuttosto, a te chi te l'ha detto che si sono "rivolte al cremlino"? Io qualcuno a Scotland Yard lo conosco pure, ma all'MI 5
onestamente mi mancano i contatti... e a te?

Se poi pensi che io voglia in qualche modo difendere il vecchio regime, come sembra sottointendere il tuo sarcasmo, sei totalmente fuori strada, visto che in famiglia ho avuto diverse persone epurate dagli sgherri dei banditi bolscevichi.

Comunque, io ti ho posto dei punti di riflessione e in cambio ho ottenuto delle battute: cosa ne devo dedurre?