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Friday, April 20, 2007

You talkin' to me?

Uno dei fotogrammi del video che l'assassino del Virginia Tech ha mandato alla NBCLe immagini che l'assassino del Virginia Tech ha mandato alla NBC somigliano a una tragica parodia di Taxi Driver, la scena in cui Travis, davanti allo specchio, prova le armi e gli atteggiamenti aggressivi che ha deciso di usare contro ciò che per lui è il simbolo massimo della società da cui si sente alienato: un candidato alla presidenza degli Stati Uniti.

Peccato che ci sia una sostanziale differenza tra la realtà e il film. Lo studente sudcoreano ha fatto strage di innocenti suoi coetanei, mentre alla fine, dopo l'incontro con l'umanità della piccola Iris, l'atto catartico di Travis si reindirizza contro uno dei tanti angoli di criminalità urbana che degradano la sua città sul finire degli anni '70. E diventa un moderno "anti-eroe"...

A tutti i ragazzi del Virginia Tech dedico lo splendido tema di Taxi Driver (di Bernard Herrmann).

1 comment:

Anonymous said...

E dunque ci risiamo.
Il paradiso terrestre ha sfornato un altro piccolo angelo ribelle. Il paradiso in questo caso era uno degli avamposti da cui fuoriescono le 'menti' del sistema, un luogo ameno, retto e squadrato come i suoi edifici, fatto di prati ben curati, aule confortevoli, laboratori funzionanti, dormitori imbalsamati.
Anche questa volta, come a Columbine, l'ingranaggio ha mostrato una falla però. E stavolta non erano due annoiati e aggressivi ragazzi bianchi della provincia (a proposito, mal vi sta se vi siete persi lastoriasiamonoi di minoli ieri sera su rai2, proprio sulla strage di Columbine).
Stavolta è stato Cho, in teoria fulgido esempio di integrazione razziale asiatico-americana; ancora una volta subito descritto dai media (e da questo blog) come una patetica macchietta, o un mostro disumano. Insomma, ancora una volta, il sistema, che tritura ogni cosa, per autodifendersi usa le stesse scontate armi: la denigrazione del pazzo, la marginalizzazione. Il caso isolato. La derisione, perfino.
Ma che derisione, che marginalizzazione può esserci in un fatto del genere? De-ridere l'autore di un fatto del genere non significa sminuirne la portata?
Ancora una volta, i duri e puri del sistema si trincerano dietro cliché già sentiti. E non spiegano. Non spiegano perché, come a Columbine, la polizia non sia intervenuta subito (nonostante oggi le disposizioni ci siano) per bloccare il presunto folle. A Columbine è stata aspettata mezz'ora prima di intervenire, al Tech in Virgina ben due ore dal momento della prima sparatoria che ha fatto le prime due vittime. Certo, i veri problemi non sono questi, si dirà. Si dirà invece che Cho aveva disturbi mentali (e figuriamoci se non li avesse), che non voleva farsi curare, che era già tenuto sotto controllo, certo. Ma, e un ma viene spontaneo, come è possibile che stragi del genere vengano compiute da 'presunti' adolescenti folli solo ed esclusivamente nei campus degli Usa? Come è possibile che le stesse scene, le stesse dinamiche si ripetano e le stesse giustificazioni vengano date e siano bevute dai più, e poi dimenticate (perché è questo che si vuole fare, dimenticare subito!)
Io non ho la soluzione, o la risposta. Io pongo domande. E la domanda che sorge spontanea è: ma fosse che il sistema americano è talmente devastato che da diversi anni ormai si assiste alla sua dissoluzione attraverso atti eclatanti, attentati terroristici, mass murders, stragi e calamità varie? Non siamo in presenza del caso isolato, siamo in presenza della ripetizione. La ripetizione di un atto, quello della violenza estrema, spettacolarizzata che, come diceva Rene Girard, non essendo più vissuta, o resa lecita (perché la violenza è naturale nell'essere umano come defecare),a tratti esplode in tutta la sua veemenza incontrollabile (o volutamente non controllata). Una specie di rito sacrificale collettivo che è il prezzo da pagare per mantenere questa parvenza di ordine. Chissà. Un tempo la violenza insita negli individui veniva indirizzata (sublimata) attaverso ritualità collettive; oggi è soffocata. Ma, essendo la violenza più forte di qualsiasi regola o controllo sociale, questa ogni tanto fa schizzare via il tappo e deborda.
Gli americani, inconsciamente, queste cose le sanno, ed è per questo che permettono la vendita generalizata di armi. Sanno che il loro grado di sviluppo mentale è ancorato a tribalità non riconosciute (soppresse). Ma queste tribalità, da qualche parte, prima o poi vengono fuori. E in quel momento bisogna fargli trovare tutti gli strumenti adeguati per celebrare il loro rito (le armi): quello, appunto della violenza cieca, e della sua sete di sangue e morte. La faccia opposta dell'amore. La stessa medaglia della vita.

www.faceonmars.splinder.com