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Tuesday, April 03, 2007

Leggi razziali in Russia

I non russi non potranno più vendere merci al dettaglio. Dal 1 aprile gli stranieri sono banditi da mercati, negozi e bancarelle. Georgiani, azeri, moldavi, armeni, uzbeki, i "culi neri" come vengono chiamati, i caucasici, che secondo la vulgata corrente sono «invasori avidi» che affamano i russi vendendo loro cibo a prezzi maggiorati. Dando sfogo alle ormai diffuse pulsioni xenofobe, Putin trasforma in legge il pregiudizio «che vuole il caucasico, l'orientale, il non russo in generale come mercante-truffatore che si contrappone agli onesti lavoratori russi».

Il risultato per ora è stato quello di svuotare i mercati e di aumentare i prezzi invece di abbatterli, come riferisce un dettagliato articolo di Anna Zafesova, su La Stampa.

Gli stranieri potranno continuare a fare lavori umili (scaricatori, lavapavimenti, fattorini, macellai), oppure manageriali (possono ancora affittare e possedere attività). L'importante è che la merce acquistata non sia ricevuta da mani straniere.

1 comment:

Anonymous said...

Ma secondo voi chi è nato, allevato, cresciuto, vissuto in un sistema comunista totalizzante, può ragionare in termini liberali? Difficilmente, credo. Anche se i Paesi baltici mi fanno ben sperare