Mario Vargas Llosa, romanziere di successo noto anche per essere stato candidato alla presidenza del Perù, e da anni appassionato liberale, è stato fermato dalle autorità venezuelane al suo arrivo a Caracas per un convegno. Bloccato per due ore in aeroporto, gli è stato intimato di evitare qualsiasi riferimento al governo di Chavez o alla situazione politica del paese, pena l'espulsione. Pochi giorni prima la stessa intimidazione a suo figlio, scrittore e giornalista. Il governo ha preferito la pressione "diretta" al rischio di provocare un caso diplomatico rifiutandogli il visto d'ingresso.
I due Vargas Llosa, è stata la spiegazione, a dire il vero ben poco convincente, del ministro degli Esteri Maduro, sono arrivati in Venezuela per «prendere parte a un piano permanente della destra internazionale per dimostrare che il nostro Paese vive in un modello di dittatura», mentre «semplicemente si trovano di fronte a una democrazia che non hanno mai visto prima».
2 comments:
diciamo pure che nessuno ha mai visto
le solite menzogne.
informarsi prima di dire cazzate contro la democrazia Venezuelana è il Presidente Chavez.
http://selvasorg.blogspot.com/2009/05/chavez-invita-vargas-llosa-debatir-en.html
Jean Lafitte
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