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Tuesday, March 16, 2010

La beffa: Minzolini, non "Il Fatto", avrebbe violato il segreto

Finalmente vengono resi noti (ma ancora non ufficialmente) i reati contestati dalla Procura di Trani al presidente del Consiglio Berlusconi (concussione e violenza o minaccia ad un corpo politico, amministrativo o giudiziario, reato quest'ultimo "desueto" dal 1954 - fonte: il Velino), al commissario dell'Agcom Innocenzi (favoreggiamento, avrebbe negato infatti agli inquirenti di aver ricevuto pressioni) e al direttore del Tg1 Minzolini. Nei confronti di quest'ultimo, oltre al danno, una vera e propria beffa. Ma come, c'è un giornale che rivela il contenuto di intercettazioni che lo riguardano coperte da segreto, che fa il nome di tre indagati prim'ancora che gli interessati ricevano gli avvisi di garanzia, e chi si ritrova indagato per «rivelazioni di segreti inerenti a un procedimento penale»?

Lui, Minzolini, che casomai è vittima delle pressioni del premier, ma che invece si ritrova indagato per aver rivelato «a terzi» il contenuto dell'interrogatorio a cui fu sottoposto a Trani il 17 dicembre 2009, che tra l'altro non ha riguardato Annozero o la linea editoriale del suo Tg, ma l'inchiesta di partenza, quella sui tassi applicati ai possessori di una carta di credito 'revolving'. La cosa sarebbe ancor più incredibile e indecente se venisse fuori che le rivelazioni che si contestano a Minzolini sono quelle rese negli ultimi giorni per difendersi dalle rivelazioni - quelle sì illegali - del Fatto Quotidiano! Cioè: per difendersi da attacchi a mezzo stampa basati sulla violazione del segreto istruttorio è costretto a sua volta a rivelare il contenuto del suo interrogatorio, non di altri, ma i magistrati accusano lui e non il giornale che ha violato per primo il segreto. Resta comunque l'interrogativo: la Procura di Trani sta indagando su come al Fatto Quotidiano possano essere giunte notizie sull'inchiesta e persino il contenuto delle intercettazioni coperte da segreto?

13 comments:

Mario said...

In effetti sarà interessante vedere come va a finire, spesso si confonde "indagine" con "condanna"...

Io però, al di la degli aspetti legali, su cui non mi azzardo a commentare, mi chiedo, il fatto che il massimo esponente del governo faccia pressioni sul massimo esponente di un'autorità di garanzia come AGCOM, non ti sembra quanto meno inappropriato ?

E il fatto che quell'autorità di garanzia riguardi le tv e che quell'esponente di governo sia casualmente anche il padrone di fatto di un gruppo televisivo, non dovrebbe, a tuo parere, tratterlo da fare qualsiasi tipo anche marginale di pressione? Per convenienza, per opportunità, per rispetto istituzionale?

O sono io che sono strano?

JimMomo said...

Ti rispondo nel post successivo. Quanto a Berlusconi sì, potrebbe-dovrebbe essere più cauto per opportunità e senso istituzionale. Non credo però sia nella Prima che nella Seconda Repubblica i leader politici e capi di governo (di sinistra o democristiano) non esercitassero "pressioni". Solo che Berlusconi viene intercettato, gli altri no.
ciao

Anonymous said...

Non credo però sia nella Prima che nella Seconda Repubblica i leader politici e capi di governo (di sinistra o democristiano) non esercitassero "pressioni"

Allora andiamo pure avanti cosi'.

Anonymous said...

Non credo però sia nella Prima che nella Seconda Repubblica i leader politici e capi di governo (di sinistra o democristiano) non esercitassero "pressioni"

Beh, nella prima repubblica i politici non possedevano tre reti private

Anonymous said...

DA QUANDO è reato possedere 3 reti private ?
.
SINISTRI ...SAPETE SOLO ROSICARE .

Velenopuro said...

Oddio.
Certo che come riferimenti temporali sei messo maluccio
Scrivi testualmente "i magistrati accusano lui e non il giornale che ha violato per primo il segreto.""
Ti faccio notare che Minzolini viene interrogato, esce e telefona (e commette il reato)

Se tu sostieni che "Il Fatto" ha rivelato le cose prima di lui vuol dire che Travaglio ha pubblicato ancora prima che Minzolini uscisse .
Mica facile da sostenere.
Passiamo a Minzolini
Guarda che la "vittima delle pressioni" mica telefona all'entourage del Silviolo per dirgli che lo hanno interrogato sulle carte-revolving.
Che diavolo gliene può fregare al Berlusca delle American Express?

Velenopuro said...

Altra cosetta non di poco conto
Non è Berlusconi che viene intercettato, sono Minzolini ed Innocenzi.
Quanto alla "illegalità" della diffusione del contenuto delle intercettazioni può sostenerlo solamente un italiano.
Nel resto del mondo, davanti ad una frase del genere, ti riderebbero in faccia.

Velenopuro said...

@Anonymous

1) non è reato ma la Consulta aveva detto che non poteva averle

2) prova ad informarti su COME sia entrato in possesso di Rete4 e Italia1. Parlo di dumping, ora come ora sarebbe sanzionato in maniera pesante dall'antitrust (che però all'epoca non esisteva)

Anonymous said...

Sinistro a me che sono 15 anni che cerco disperatamente un decente partito di destra a cui dare il mio voto... per il resto ti ha risposto velenopuro

Anonymous said...

ahahah LA CONSULTA ?
.
e dove sta scritto NELLA COSTITUZIONE che un tizio non possa avere tre reti TV ?.
.
perchè la CONSULTA deve seguire la costituzione ....NON I DESIDERI DEGLI AMICHETTI DI SINISTRA.
.
altrimenti a violare la LEGGE è proprio la consulta.

Anonymous said...

@ veleno puro .
.
SE NEGLI ANNI 80 ....il dumping non era reato ...NON VEDO COSA CI ROMPI I MARRONI A 30 ANNI DI DISTANZA.
.
Va bene la giustizia asservita alla sinistra ...ma non esageriamo con i viaggi nel tempo.

Velenopuro said...

Due anonimi al prezzo di uno o un anonimoche dice due fesserie in sequenza?

1) Per favore, non metterti a discutere di Costituzione se non ne sai nulla.

2) Poi si da' il caso che Rete4 fosse prorpio A-BU-SI-VA !
E sai perchè? Perchè c'era stata una regolare gara per l'assegnazione delle frequenze. E Rete4 l'aveva persa. SOlo che ad Europa7 non concessero mai le licenze (occupate abusivamente da R4)
Ci son state sentenze a tutti i livelli, persino della Corte di Giustizia europea, pensa un po'

3) il dumping è SEMPRE stato considerato una forma di concorrenza sleale e quindi sanzionabile.
Non è un REATO (madonna che ignoranza), solo che non è consentito.
Il problema in Italia è che non esisteva un Authority che controllasse il mercato.
COmuqnque, anonimo disinformato, magari leggi un po' la storia di Mediaset
Forse capisci qualcosa di piu', ma ne dubito

JimMomo said...

Solo una precisazione sul post al *caprone* di cui sopra. Non c'è alcuna contraddizione temporale, perché l'ho scritto prima che si sapesse di preciso a quando risalisse la "rivelazione" di segreto di cui è accusato Minzolini. E comunque, avevo premesso, a scanso di equivoci: "La cosa sarebbe ancor più incredibile e indecente se venisse fuori che...".

Tra l'altro, un conto è "rivelare" in una telefonata privata il contenuto del proprio interrogatorio, altra cosa è far arrivare ai giornali tutti i contenuti di un'inchiesta e di atti coperti da segreto su persone neanche informate di essere indagate.

Il resto si commenta da sé... *caproni* astenersi dal commentare prego.