No, no, parliamo, caro JimMomo. Io ho fatto un articolo duro e ironico, ma in bozza, perché Tocqueville è in festivo, i miei blog - tutti Blogspot - sono in panne e non accettano commenti (provo ora da te, vediamo), l'Opinione è chiusa: a chi cavolo lo mando? ciao
a prescindere dal benecomato augurio che faccio all'idea radicale ovvero, di sopravvivere ai radicali stessi...quello che è sconcertante è l'assenza di esponenti del governo, o no?
I Radicali pannelliani doc saranno contenti. Quelli che danno i voti e le pagelle a tutti gli altri militonti. Insomma i più laici tra i radicali. I più liberali. I mejo. Tutti quelli che c'hanno da 50 in su, soprattutto mentalmente. E questo la dice lunga sul futuro di questa gente.
Per i Radicali sarebbe già tanto, anzi sarebbe rivoluzionario, buttare giù alcuni dei totem più logori. Ma essendo un partito di aficionados irrazionali...
Proprio tu Jim chiedevi che il Congresso non finisse nella sostanza nella defenestrazione spietata di Daniele. Invece, proprio Marco ha fatto e detto davvero di tutto e non ha sostanzialmente detto altro che di e su Capezzone. Quindi voleva che questo Congresso non affrontasse affatto tutte le vexate quaestiones politiche che sono evidentissime a tutti coloro che non vivono irretiti dal vate. Pannella non ammette errori perchè non ne ha fatti? Dobbiamo concludere allora che il suo unico scopo fosse da un lato la sopravvivenza finanziaria della sua cosa e dall'altro il fortissimo depotenziamento delle sacrosante iniziative politiche di Daniele per non urtare gli ospiti governativi (sempre così generosi coi radicali). Queste semplici considerazioni concludono la vicenda politica di Pannella, per lo meno ai miei occhi liberi. Ma non solo ai miei. Il partito ritorna ad essere un partito degli affetti e delle dipendenze psicologiche, un partito di ricordi dei bei tempi andati. Un partito che scientemente rinuncia alla mejo gioventù modernizzatrice e blairiana per richiudersi sui suoi riti rassicuranti ed affettuosi. Bel capolavoro. Legittimo.
Ed ora? Ed ora noi? Noi che ci siamo avvicinati ai Radicali perchè c'era un radicale diverso? Così diverso perchè normale? Ora c'è e ci sarà una dispersione di talenti e di speranze. E purtroppo sono tutti talenti e speranze giovani, ma serie, non illuse, anzi preparatissime, aggiornate, lungimiranti. Una grande fetta di giovane elettorato liberale ed anticomunista deve andarsene anche da qui. Ed anche questa ennesima frustrazione è segno dei tempi. Proprio Daniele scrisse che la salute dei Radicali è la cartina di tornasole della situazione complessiva del Paese. Non c'è che dire. Questa, la nostra, generazione prende un altro schiaffone. Sbagliamo noi? Sbaglia tutto il resto? Allora il futuro è segnato.
C'è chi dice che alla fine Capezzone sia riuscito a ribaltare a suo favore un vero e proprio processo staliniano. L'unica vittoria che vedo è che, considerato il valore degli automi pannelliani (bambolette gonfiabili irretite) che guideranno ciò che resta di RI, Capezzone sarà rimpianto presto e per molto tempo.
P.S.: personalmente sono deluso perchè mi ero illuso di trovare nei Radicali ciò che non trovo altrove. Per lo meno ora ho gli occhi ben aperti. Mi avvio a restare un piccolo provinciale che sognando l'America si ritrova frustrato in mezzo ad una "cultura" avversa, logora e quanto mai diffusa.
E Capezzone? Schumacher per un po' si riposerà, ma poi avrà un ruolo alla Ferrari. I Radicali non sono, però, la Ferrari. E presto, assai presto (che queste cose svaniscono nell'arco di un giorno) comincerà a contare quanti voti è in grado di spostare e le offerte non gli mancheranno di sicuro. L'importante è che lo faccia prima che il suo tempo (Crono) lo divori.
La mozione finale del Congresso recepisce le sfide a Prodi di Capezzone. Ma sono quasi tutte sfide davvero impossibili visto che farebbero emergere ancora una volta di più la natura iperconservatrice e reazionaria di questo esecutivo, la sua frammentazione inconciliabile, ecc. ecc.
Quindi... perchè continuare a perder tempo ed a prenderci per il c...?
Gli ospiti potenti del csx volevano recintare i radicali nella loro tradizione. Quella tutto sommato più tollerabile, purchè non rompano troppo a loro che sono così seri e responsabili. E che fanno questi radicali? Semplice, vanno tutti quanti e da bravi nella riserva indiana dove faranno testimonianza. Non un cespuglio, ma un simpatico ortaggio da aggiungere ogni tanto e con parsimonia all'insalata rossa.
16 comments:
No, no, parliamo, caro JimMomo.
Io ho fatto un articolo duro e ironico, ma in bozza, perché Tocqueville è in festivo, i miei blog - tutti Blogspot - sono in panne e non accettano commenti (provo ora da te, vediamo), l'Opinione è chiusa: a chi cavolo lo mando?
ciao
a prescindere dal benecomato augurio che faccio all'idea radicale ovvero, di sopravvivere ai radicali stessi...quello che è sconcertante è l'assenza di esponenti del governo, o no?
forse mi è sfuggito qualcosa ( e qualcuno )?
ciao.
io ero tzunami...
Se imbarazzo di stomaco stiamo provando la stessa sensazione caro Federico
Detto da uno che è tutto, tranne che radicale: è uno spettacolo un po' triste...
P.S.: http://varano.blogspot.com/2006/11/ops-he-did-it-again.html
I Radicali pannelliani doc saranno contenti. Quelli che danno i voti e le pagelle a tutti gli altri militonti. Insomma i più laici tra i radicali. I più liberali. I mejo. Tutti quelli che c'hanno da 50 in su, soprattutto mentalmente.
E questo la dice lunga sul futuro di questa gente.
Per i Radicali sarebbe già tanto, anzi sarebbe rivoluzionario, buttare giù alcuni dei totem più logori. Ma essendo un partito di aficionados irrazionali...
Proprio tu Jim chiedevi che il Congresso non finisse nella sostanza nella defenestrazione spietata di Daniele. Invece, proprio Marco ha fatto e detto davvero di tutto e non ha sostanzialmente detto altro che di e su Capezzone.
Quindi voleva che questo Congresso non affrontasse affatto tutte le vexate quaestiones politiche che sono evidentissime a tutti coloro che non vivono irretiti dal vate.
Pannella non ammette errori perchè non ne ha fatti? Dobbiamo concludere allora che il suo unico scopo fosse da un lato la sopravvivenza finanziaria della sua cosa e dall'altro il fortissimo depotenziamento delle sacrosante iniziative politiche di Daniele per non urtare gli ospiti governativi (sempre così generosi coi radicali).
Queste semplici considerazioni concludono la vicenda politica di Pannella, per lo meno ai miei occhi liberi. Ma non solo ai miei.
Il partito ritorna ad essere un partito degli affetti e delle dipendenze psicologiche, un partito di ricordi dei bei tempi andati. Un partito che scientemente rinuncia alla mejo gioventù modernizzatrice e blairiana per richiudersi sui suoi riti rassicuranti ed affettuosi.
Bel capolavoro. Legittimo.
Ed ora?
Ed ora noi? Noi che ci siamo avvicinati ai Radicali perchè c'era un radicale diverso? Così diverso perchè normale?
Ora c'è e ci sarà una dispersione di talenti e di speranze. E purtroppo sono tutti talenti e speranze giovani, ma serie, non illuse, anzi preparatissime, aggiornate, lungimiranti.
Una grande fetta di giovane elettorato liberale ed anticomunista deve andarsene anche da qui.
Ed anche questa ennesima frustrazione è segno dei tempi. Proprio Daniele scrisse che la salute dei Radicali è la cartina di tornasole della situazione complessiva del Paese.
Non c'è che dire.
Questa, la nostra, generazione prende un altro schiaffone.
Sbagliamo noi? Sbaglia tutto il resto?
Allora il futuro è segnato.
Era un titolo giornalistico, mica serio!!!!
ciao fede!
salutami daniele
Condivido pienamente il commento che hai lasciato da Carlo. Hanno provato a delegittimare Daniele ma non ci sono riusciti.
Saluti
Enrico
NO! NO! NO!
il volemose bbene NO!
Che tristezza !!
Ciao Paolo
Condivido il disagio di Remember, aspetto il tuo resoconto finale, ciao!
C'è chi dice che alla fine Capezzone sia riuscito a ribaltare a suo favore un vero e proprio processo staliniano.
L'unica vittoria che vedo è che, considerato il valore degli automi pannelliani (bambolette gonfiabili irretite) che guideranno ciò che resta di RI, Capezzone sarà rimpianto presto e per molto tempo.
P.S.: personalmente sono deluso perchè mi ero illuso di trovare nei Radicali ciò che non trovo altrove.
Per lo meno ora ho gli occhi ben aperti. Mi avvio a restare un piccolo provinciale che sognando l'America si ritrova frustrato in mezzo ad una "cultura" avversa, logora e quanto mai diffusa.
E Capezzone? Schumacher per un po' si riposerà, ma poi avrà un ruolo alla Ferrari.
I Radicali non sono, però, la Ferrari. E presto, assai presto (che queste cose svaniscono nell'arco di un giorno) comincerà a contare quanti voti è in grado di spostare e le offerte non gli mancheranno di sicuro. L'importante è che lo faccia prima che il suo tempo (Crono) lo divori.
La mozione finale del Congresso recepisce le sfide a Prodi di Capezzone.
Ma sono quasi tutte sfide davvero impossibili visto che farebbero emergere ancora una volta di più la natura iperconservatrice e reazionaria di questo esecutivo, la sua frammentazione inconciliabile, ecc. ecc.
Quindi... perchè continuare a perder tempo ed a prenderci per il c...?
A pensar male si indovina...
Ma guarda!
Prodi manda un messaggio di congratulazioni a Rita Bernardini.
Che gentile!
Ed il pizzino a Pannella per fottere Daniele?
Gli ospiti potenti del csx volevano recintare i radicali nella loro tradizione. Quella tutto sommato più tollerabile, purchè non rompano troppo a loro che sono così seri e responsabili. E che fanno questi radicali? Semplice, vanno tutti quanti e da bravi nella riserva indiana dove faranno testimonianza. Non un cespuglio, ma un simpatico ortaggio da aggiungere ogni tanto e con parsimonia all'insalata rossa.
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