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Tuesday, April 24, 2007

Prima tappa, vietato fermarsi

Oggi alla Camera è stata approvata la legge "sette giorni per un'impresa", che ora dovrà passare all'esame del Senato. Voto bipartisan: 392 sì, 16 no e 22 astenuti. La Lega Nord ha votato contro, mentre i Verdi si sono astenuti. Non facile e non scontata, ma alla fine proficua collaborazione tra il Governo e la presidenza della Commissione Attività produttive, di Capezzone, quel radicale che - guarda caso - più degli altri ha messo in questi mesi le dita negli occhi di Prodi.

Ispirata ai criteri di trasparenza, libertà e responsabilità, nei rapporti tra stato e cittadino, è la prima legge frutto della piccola pattuglia di deputati radicali a ottenere il via libera alla Camera. Da quanto tempo non veniva approvata in uno dei rami del Parlamento una legge di iniziativa "radicale"?

Guai però a considerarla un traguardo, è solo una tappa. Una volta che la legge passerà anche al Senato, sarà poi compito del Governo attivare gli strumenti di semplificazione previsti dalla legge, organizzarli in concreto. Affrontati i problemi legati all'avvio di un'impresa, la logica prosecuzione dell'attività di Capezzone e della Commissione che guida non potrà non riguardare i problemi di sopravvivenza delle imprese e in generale del mondo produttivo (lavoratori compresi), a partire dalle questioni tasse e costi dello Stato.

1 comment:

Anonymous said...

http://www.brunoleoni.it/
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