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Friday, May 11, 2007

Aveva ragione Camus, non Sartre

Uno dei pochi intellettuali che ha saputo e sa cambiare idea, che non pretende che il mondo si adegui alla sua ideologia: Mario Vargas Llosa, in una bella intervista di oggi sul Corriere della Sera.

Racconta del suo viaggio in Iraq, nel 2003, subito dopo la caduta di Saddam, insieme alla figlia fotografa. Molti di coloro che sono stati favorevoli alla guerra oggi, di fronte alle difficoltà e agli errori, si dicono scettici se non pentiti. Lui ha fatto il percorso opposto: all'inizio «del tutto contrario», durante il viaggio si è ricreduto e da allora non ha più cambiato idea. Prezzo troppo alto? Nient'affatto: «Questo è quel che dicono persone che non hanno mai conosciuto una dittatura. Un latino-americano, asiatico, o africano, sa cosa significa, non lo direbbe mai».

Lo scrittore peruviano, affascinato in gioventù dalle idee marxiste, si è convinto delle ragioni del liberalismo: «Per la mia generazione era impossibile, quando eravamo giovani, non essere molto vicini alla sinistra: la sinistra sembrava rappresentare la giustizia, l'uguaglianza, il modo migliore di lottare contro l'imperialismo, il colonialismo. Ma poi sono successe molte cose. Sono andato a Cuba varie volte negli anni Sessanta e ho cominciato ad avere dei dubbi. Sono diventato piuttosto critico... ho scoperto che aveva ragione Camus, non Sartre. Ho riletto i pensatori che difendevano e promuovevano la cultura della libertà. Poi sono andato in Gran Bretagna durante la rivoluzione della Thatcher e mi sono entusiasmato per il filone libertario del liberalismo, e così sono diventato quel che sono».

2 comments:

Anonymous said...

Da noi, invece, la sclerosi culturale è tale che la seguente frase la può tranquillamente dire qualsiasi somaro liceale odierno: "Per la mia generazione è impossibile non essere molto vicini alla sinistra: la sinistra rappresenta la giustizia, l'uguaglianza, il modo migliore di lottare contro l'imperialismo, il colonialismo..."

Anonymous said...

il guaio è che alcune idee...anche alcune ...veramente belle per cui vale la pena...se non di morire...almeno di professarle fino in fondo...sono state categorizzate nello scaffale di sinistra.

con l'ulteriore beffa che gli archivisti-categorizzatori-protocollisti...non sono mai in sciopero!!

evidentemente...non sono iscritti alla triplice...

figuriamoci...io...se proprio fossi costretto a trincerarmi - per sopravvivere - dietro una categoria preconfezionata...che comunque aborro...mi riterrei un progressista ( cazzo...che parolone brutto!!! ) ante litteram...ma...è arrivato occhetto e così...me la pio nel culo...relegato alla categoria sodoma&gomorra!!!

magari...questa attitudine...categorica...interessa più al mio amico-nemico adriano...col quale ho deciso di instaurare - egli permettendo -...una vera e propria relazione morganatica...dove però, il primato lo detengo io...passando pure per il maschio - è il caso di dirlo - alfa della situazione...ciao adriano...però un poco ripigliati...più anonimus però!...dicevo...poi è arrivato occhetto e...nonostante tutti i suoi limiti di bipede mammifero idiota...s'è appropriato della categoria del progressismo e...me/ce lo ha messo in quel posto!!!

erano solo chiacchiere...però lo ha fatto...

ergo...occhetto a parte...sì...aveva ragione camus...il punto di partenza...l'origine dell'uomo...risiede nel suo eterno fare i conti con sé stesso.

non con le categorie e le scaffalature...

tant'è che io non demordo...di occhetto et simila...me ne sbatto...

ciao.

io ero tzunami