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Sunday, December 16, 2007

Sartori sputa-sentenze

Questo «non va bene», quello «non va bene», quell'altro «va malissimo». Se ci fate caso Sartori, oggi sul Correre, col suo modo sprezzante nei confronti dei colleghi Vassallo e Ceccanti, sentenzia sul Vassallum e sulla bozza bianco, colpevoli (se questa può essere considerata una colpa) di «favorire troppo i due partiti maggiori». Ma a ben vedere Sartori è privo di argomenti. «Senza addentrarmi in una analisi tecnica», è la sua premessa a una serie di sentenze.

Il suo unico argomento sembra essere quello che non ci sia nulla da temere da un sistema elettorale che favorisca l'operazione di una "cosa bianca". Dice che non è detto che si trovi nella posizione di esercitare un ruolo da «ago della bilancia», implicitamente confermando che la possibilità è concreta. Tant'è che alla fine Sartori riconosce anche nel carattere preminentemente cattolico di questo "centro", e nella presenza del Vaticano, «una complicazione vera». Il partito di centro, osserva, «è soprattutto l'elemento moderatore o riequilibrante del sistema». Noi invece crediamo che «l'elemento moderatore o riequilibrante del sistema» debba ricercarsi in due grandi partiti che per vincere si contendano il centro moderato e pragmatico dell'elettorato. Un partito di centro sarebbe invece l'elemento della palude.

Ecco: che Sartori la pensi come D'Alema e Rutelli ci può anche stare, è ultra-legittimo, ma noi a questo punto ci chiediamo a cosa serva un politologo, un esperto di sistemi elettorali comparati, se poi la sua è un'opzione puramente "politica" e non un parere tecnico.

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