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Thursday, December 06, 2007

Minaccia posticipata, quasi sempre aggravata

Perché Bush ha reso pubblico un rapporto della Cia secondo il quale l'Iran avrebbe sì avuto - tenendolo nascosto alla comunità internazionale - un programma nucleare militare, ma l'avrebbe bloccato nel 2003, confermando così da una parte l'inaffidabilità di Teheran, ma dall'altra anche il fatto che attualmente il programma è sospeso?

Oggi Maurizio Molinari, su La Stampa, e Christian Rocca, su Il Foglio, di solito i meglio informati, avanzano un'ipotesi. Dietro «potrebbe esserci un baratto iracheno fra Washington e Teheran... l'ipotesi di uno scambio fra le intelligence nemiche: Teheran ha bloccato l'aiuto alla guerriglia e in cambio Washington ha bloccato il conto alla rovescia verso l'attacco militare contro gli impianti nucleari», scrive Molinari.

«La tesi è che i contatti diplomatici tra americani e iraniani avviati sulla vicenda irachena abbiano portato se non al "grand bargain" – il "grande patto" auspicato dagli esperti di scuola realista – perlomeno a un più ridotto compromesso di non interferenza iraniana in Iraq, in cambio di un rallentamento della pressione americana sul nucleare», scrive Rocca.

Sia Molinari sia Rocca ricordano come a suggerire che l'Iraq avrebbe potuto essere il terreno d'incontro fra gli interessi di Washington e Teheran siano stati l'ex segretario di Stato James Baker e il democratico Lee Hamilton, presentando il rapporto di approccio realista dell'Iraq Study Group, che consigliava alla Casa Bianca di coinvolgere l'Iran per stabilizzare l'Iraq e il Medio Oriente. Quei consigli sarebbero stati accolti dalla Rice, che avrebbe quindi autorizzato il dialogo «con un robusto bastone in mano», la minaccia della rappresaglia sui siti nucleari.

Tutti ora sembrano avere qualcosa da guadagnarci. Bush può dedicarsi alla pace tra israeliani e palestinesi; i candidati repubblicani alle presidenziali possono sfilare ai democratici la «carta irachena»; Ahmadinejad può per ora «cantare vittoria», procedendo nell'arricchimento dell'uranio.

Se l'ipotesi della "tregua armata" si dimostrasse fondata, si tratterebbe in ogni caso di «un equilibrio del terrore», che non risolve, ma si limita a posticipare la minaccia, forse aggravandola.

16 comments:

Anonymous said...

Più che un equilibrio del terrore a me pare l'ennesima sconfitta in Iraq del cowboy ubriacone.
In pratica ha supplicato Teheran di stoppare gli aiuti alla guerriglia perché le imbarazzanti perdite subite dai supermarines hanno oltrepassato qualsiasi livello di guardia. E questo pochi giornali lo dicono. Ce lo spiegano solo le madri dei soldati che puntualmente sfilano davanti alla Casa Bianca, come ai tempi del Vietnam, con buona pace anche della progressista Repubblica che le ignora.
La guerra in Iraq, ringraziando Dio o Allah o chi volete voi, è persa. Si cercherà mestamente di trovare una scusa salva faccia per tornare a casa. Buona democrazia.

Anonymous said...

adriano il tuo punto di vista provoca ribrezzo.
non merita repliche argomentate se non una sei sicuro di non essere tu l'ubriacone?

buon fanatismo
alex

Anonymous said...

Il realismo in politica è cosa che sfugge ai fanatici. E come dice il buon Rocca, le botteri di turno si esaltano per le relazione dei servizi segreti americani solo quando gli vanno a genio.
Ma condivido l'inquietudine per un Iran che, con armi nucleari, spera solo di distruggere Israele.
Mala tempora...

Anonymous said...

Grazie al cosiddetto realismo si è scatenata una guerra in Iraq che ha gettato benzina sul fuoco. Ha reso ancora più instabile il medioriente, ha permesso l balcanizzazione dell'Iraq tra curdi, sunniti e sciiti.
L'Iran attaccherà Israele? Chi è quel pazzo che vorrebbe attaccare uno stato dotato di armi nucleari come quello israeliano?


Cirus

whitedays said...

Alessandro che me ne frega se il mio punto di vista ti fa ribrezzo. Il fatto è un altro: la guerra in Iraq l'avete persa, da qualsiasi parte vogliate vederla. Non sapete come dirlo alle vostre opinioni pubbliche imbevute di Giuliani Ferrara, e adesso annaspate. Ma non ti sei accorto che pure Putin ha fatto la voce grossa? E il cowboy s'è messo la coda fra le gambe? Roba da matti. Perché non vi pigliate le vostre armi di distrazione di massa e andate a giocare più in là, come bambini dispettosi e impuniti. Il nuovo mondo porrà la parola tabù sulla guerra, è bene che questo iniziate a mettervelo in testa.

Anonymous said...

scusa alessandro ero io quello di prima
tuo
adriano

Anonymous said...

adriano music o come diavolo ti chiami: il nuovo mondo lo vedi solo tu quando ti fai le canne
in questo mondo quella che tu chiami guerriglia è TERRORISMO
E poi se ti fa schifo cosi' l'occidente che aspetti?: fai le valigie e ala', in Siria o Iran a gioca co' li amichetti tuoi.

Anonymous said...

"Il nuovo mondo porrà la parola tabù sulla guerra, è bene che questo iniziate a mettervelo in testa."

Ecco Tommaso Campanella.
P.S. gentile Cirus, lei sa quant'è grande Israele e quanti abitanti vi abitano? E sa di che difesa antimissile è dotato? Ecco perché ci si preoccupa, mica per altro.
P.P.S. e comunque, by the way, la guerra contro la Serbia come si chiama? Difesa attiva?

Anonymous said...

Mio caro Bebop,
a chi vuole darla a bere?
Israele ha uno dei migliori eserciti al mondo, il miglior servizio segreto del mondo il Mossad (con licenza di uccidere alla James Bond), ha le armi nucleari e così via.
E lei crede che se qualche matto decidesse di attaccare Israele gli USA starebbero fermi?
ColOro che dicono che Israele sarà attaccato dall'Iran lo fanno per giustificare una eventuale e possibile guerra contro uno stato sovrano, e voi cari amici abboccherete all'amo della propaganda.
Più o meno come è accaduto in Iraq, quando si è utilizzata la vergognosa menzogna delle armi di distruzioni di massa per dichiarare guerra all'Iraq.
Approfitto per fare una domanda, cosa pensate del dittatore Musharraf, dittatore filo USA, che con un colpo di stato, ha annullato la democrazia in Pakistan?
Su questo non dite nulla?

CIRUS

Anonymous said...

Caro Cirus
Questi signori, tale alessandro cuor di leone in testa, sono accecati dalla loro rrringhiosa livorosità...
sono bambini impauriti che gli si tolga il giocattolino colorato dalle mani di bimbo ancora stupefatto dal bell'alberello di Natale dei tempi occidentali che furono...

che vuoi che ti dicano di Musharraf... che è il centravanti della nazionale saudita? Non li vedi, sbavano bile come badget e bozzo e ferrara messi insieme e gli chiedi un'ammissione su qualcosa?
ma su... ci vorrebbe un po' d'amore... per loro... piccoli esserini impauriti

peace&love caro ale
peace&love

(attento a difendere troppo bushetto, è un rettile, ti si magna con la sua linguetta biforcuta!!!)

adriano

Anonymous said...

so livoroso, duro e incazzato co sti fraticelli fuori e filoterroristi dentro di cui tu, adria' fai parte.
Musharaff non è amico mio e il fatto che sia fuori adesso dalla guerra al islamismo radicale e terrorista nun vo di che un domani nun ce rientri.idem co le patate per tutti lòi altri tiranni.
De che giocatollino stai a parla?
Se bush e' un rettile vorra di che me metto subito subito a fa l' erpetologo.
tu piglia bagagli e fora d'ball, a predica tra li siriani er tuo peace&love

Anonymous said...

Si vis pacem ...

P.S. comunque eccovi colla clava dell'insulto, ché il logos non vi piace.
P.P.S. ammesso che gli Stati Uniti si siano sbagliati in Iraq, confidando nelle stesse informazioni che ora le botteri di turno prendono come oro colato, ditemi un po': cosa si dovrebbe sperare? Nella pacificazione dell'Iraq o nella vittoria dei tagliagole (per fortuna Fassino è stato chiaro)?
P.P.P.S. Il discorso su Musharraf, ma si potrebbe fare anche per Mubarak, è molto più complesso. Ma voi volete sparigliare le carte.
By the way: sono dei dittatori, nei loro paesi non c'è la democrazia ed è stato un errore lasciare che il Pakistan costruisse armi nucleari. Contenti?
Ora però, fate così: provate ad immaginare cosa succederebbe in Pakistan ed in Egitto se non fossero al potere.
P.P.P.P.S. preferisco un Iran senza armi nucleari piuttosto che dover sperare nell'efficacia della difesa antimissile israeliana.

Anonymous said...

Ah ah
Be Bop ma sei un comico!
I tagliagole?
Cioè intendi i funzionari Cia di Guantanamo? O quelli che scorrazzano per l'Europa nelle loro carceri nazistoidi? No spiegati perché è davvero divertente il livello di dabbenaggine a cui vi fa arrivare la vostra amica TV.

Alessandro, ma che fai il maschiaccio... co' sta parlata romanesca... mmmm... sarai mica un bell'Ultrà??? Per il momento mi spiace per te ma rimango in questo paesastro a diffondere amore e amore e ancora amore... anche a quelli cattivi come te e giuliano ferrara che ieri ha mandato i suoi scagnozzi de la7 contro luttazzi che montava in sala... minchia!!! robba in pieno stile della famiggghiiiaaa!!!

Anonymous said...

Caro Adriano,
risponda al punto, che è: si deve stare dalla parte dei cittadini iracheni (quelli che vanno a votare, eccetera) o da quella dei terroristi che si fanno saltare in aria nei mercati?
Cosa c'entrino poi le "extraordinary renditions", lo sa solo lei...
Quanto alla "dabbenaggine", non credo ci sia bisogno di commenti.

P.S. come mai c'è il segreto di stato sulla vicenda di Abu Omar?

Anonymous said...

Gentile Be bop, che carino mi da del Lei, farò altrettanto
Innanzitutto parli come mamma l'ha fatta, in secondo luogo i rapimenti irregolari compiuti ai danni di persone di origini arabe o di religione musulmana in vari Paesi c'entrano eccome... siccome si parla di tagliatori di gole iracheni, il mio esempio era per ricordarle che quelli della Cia (che praticano appunto quelle che lei, con precisione giornalistica, chiama le extraordinary renditions) non è che taglino le gole... ma torturano serenamente nei nostri Stati che fingono di non accorgersene... che civiltà...

Vuole sapere da che parte sto?
Se quelli che si facessero esplodere fossero realmente un'organizzazione genuina che ha come scopo quella di combattere l'imperialismo americano con intenti di vera resistenza, per preservare una cultura meravigliosa come quella arabo-islamica non waabita e non fondamentalista, se fossero gente col cervello non maciullato e non fossero pagati dai servizi segreti americani per fare quello che fanno e gettare lo scompiglio al fine di preservare un'eterna lotta al terrorismo... starei ad occhi chiusi dalla loro parte.

Ma purtroppo così non è. La vostra guerra al terrorismo è finta, così come era finta la contrapposizione Usa-Urss di anni fa. Tutto studiato, tutto pianificato a tavolino sulle spalle della povera gente, che fa da carne da macello e da ignaro ago della bilancia. Che pende sempre e solo dalla parte del Potere, ovviamente. Quindi non sto da nessuna delle due parti, mi spiace per lei. Sto dalla parte del Tutto, dell'Amore incondizionato, quello che manca a tutti coloro che si contrappongono ciecamente, come voi.

Distintamente
Adriano

Anonymous said...

Gentile Adriano,
lei scrive "rapimenti irregolari". Ma se quei rapimenti fossero irregolari, qualcuno dovrebbe risponderne in un tribunale.
Ora, non voglio perdermi in cavilli: essi sono certamente illegali, ma vengono compiuti dai servizi di sicurezza con l'avallo del proprio governo.
Non condivide questa pratica? In una democrazia lei è libero di sostenere, ad esempio, forze politiche che vi si oppongano, che impediscano ai servizi segreti pratiche che lei giudica immorali. Ma vive in un paese in cui, al cambiare del governo, la copertura alle azioni dei nostri servizi segreti è (più o meno) garantita. Per questo le ponevo la domanda relativa al caso "Abu Omar": perché è l'indice del comportamento delle differenti forze politiche.
Per essere più conciso: la sua idea (che spero di non interpretare male) non è condivisa dalla maggioranza dei parlamentari e dal governo.
La cultura meravigliosa di cui lei parla è messa in pericolo in primo luogo dai wahabiti e dai fondamentalisti, non certo da Giuliano Ferrara.
Poi naturalmente lei è libero di esprimere le sue teorie complottiste sui servizi segreti americani, su Al-Qaida, sugli Stati Uniti e sull'URSS. Ma non pensi che per convincermi bastino le sue parole.