
Non solo le condizioni di vita dei cittadini cinesi e degli altri popoli, come quello tibetano, oppressi da Pechino, ma anche il deplorevole ruolo del governo cinese nel genocidio del Darfur, il sostegno economico alla giunta militare birmana, l'ostracismo verso il Dalai Lama, il primato mondiale sulle esecuzioni capitali, il non riconoscimento dei diritti degli omosessuali.
Ricordando che «sul piano dei diritti umani non si sono ancora visti quei progressi, quelle riforme, che il governo cinese aveva promesso al Comitato olimpico internazionale e all'opinione pubblica internazionale al momento dell'assegnazione dei giochi», Turn Off Pechino 2008 propone, solo «se non ci sarà una reale "tregua olimpica" sull'informazione e su internet (oggi censurati), sulle libertà fondamentali (oggi non garantite), e se non si percepiranno significativi interventi sui punti sopra citati, sotto il controllo di osservatori internazionali, di non partecipare all'evento, spegnendo la tv».
1 comment:
politica italiana.
TURN OFF
declino economico.
TURN OFF
decadenza legale.
TURN OFF
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