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Wednesday, November 15, 2006

Non poteva che finire da cespuglio

L'impuntatura della Rosa nel Pugno si è già conclusa. Non è durata neanche 24 ore. Oggi pomeriggio i deputati hanno ripreso a votare la Finanziaria, dopo che ieri si era parlato persino di astensione a oltranza. Del merito ho detto la mia in questo post, pubblicato anche su Notizie Radicali e sul Forum di Radicali.it.

Significativo il modo surreale con cui Roberto Villetti, presidente del gruppo parlamentare, ha spiegato le ragioni a Radio Radicale (ascolta):
«Ieri, dopo avere incontrato il ministro Mussi che mi aveva riferito dell'incontro avuto a Palazzo Chigi, ho detto che era stato fatto un passo in avanti e che ne doveva essere fatto uno ulteriore. Ieri sera l'onorevole Marina Sereni, che è vicecapogruppo dell'Ulivo, ha detto che bisognava fare uno sforzo ulteriore e si è creata all'interno della maggioranza una convinzione che bisogna privilegiare la ricerca. E' esattamente ciò che ci proponevamo. Mi sembra che si sono create tutte le condizioni di clima politico, l'atto di ieri che è un atto concreto, per potere risolvere questo problema e potere concludere il nostro atteggiamento di astensione in aula».
Iniziativa che è stata oggetto di critiche da parte di alcuni esponenti della stessa maggioranza di centrosinistra, a cui Villetti risponde: «Non ci siamo astenuti per creare difficoltà al governo o creare elementi di destabilizzazione, non l'abbiamo fatto per motivi politici [!] o politicistici. La conclusione del nostro atteggiamento è volta anche a facilitare l'accordo nella maggioranza, perché è assolutamente evidente dal punto di vista tattico che nel momento in cui la maggioranza si appresta a fare un ulteriore sforzo nel campo della ricerca, può risultare piuttosto ostico farlo in pendenza del nostro atteggiamento di astensione. E' meglio che lo si faccia in una situazione in cui la maggioranza ha ritrovato una concordia e quindi la possibilità di ottenere ulteriori risorse non rappresenti per nessuno una sconfitta. Noi abbiamo portato in aula l'astensione nell'assoluta convinzione che questo non avrebbe comportato una crisi della maggioranza e del governo [!]. Se ci fossimo trovati al Senato, in una situazione in cui ci sono uno o due voti di maggioranza, questo atteggiamento non sarebbe stato possibile [!]».

Fonte: RadioRadicale.it

Iniziativa di dissenso che si conclude con una paradossale autocertificazione d'impotenza e d'obbedienza. Villetti, per farsi perdonare, avrebbe anche assicurato di recitare tre Ave Maria, stasera, prima di coricarsi.

3 comments:

Anonymous said...

Mi sembra, quella di Villetti, ancora una volta una presa di posizione "assolutamente positiva, misurata e prudente".
(milton)

Anonymous said...

bah...magari è solo che villetti...ha trovato le piantine di tal caruso...


ciao.


io ero tzunami...

Anonymous said...

l'ho sempre detto che ci vuole il decespugliatore con tutti sti ulivi, margherite, querce, rose nel pugno, ...