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Sunday, December 24, 2006

Capaci di tutto

Gesù si sporge dalla croce per portare a sé Welby. Vignetta di Le Monde (23 dicembre)Che errore, Cardinale Ruini! Nel merito, perché Welby non si è suicidato, ma ha deciso di rifiutare un trattamento medico estremo, senza più senso e per altro inutilmente doloroso negli ultimi giorni di una malattia terminale. Un rifiuto del tutto analogo a quello che fu di Papa Wojtyla. Il Papa non si è fatto "attaccare", Welby si è fatto "staccare", ma entrambi consapevoli dei loro ultimi giorni hanno voluto in modo naturale ricongiungersi al Padre, sapendo che era giunta l'ora. Quando l'esito dell'autopsia confermerà per i più dubbiosi che di questo si è trattato, saranno in molti a doversi scusare.

Nel metodo, perché voi - voi sì - pur di strumentalizzare la vicenda di Welby contro l'eutanasia gli avete appiccicato addosso l'etichetta infamante di "suicida", senza scrupoli passando sopra alla sofferenza di una famiglia cattolica, appartenente a pieno titolo a quella comunità di credenti di cui pretendete essere guida, non essendo in realtà che degli impostori. Assassini, banditi, criminali della Storia, per tutti si sono aperte le porte dei funerali con i vostri riti. Non per Welby, il cui unico peccato è stato quello di aver voluto smettere di soffrire e di aver affermato la propria volontà e il proprio diritto.

Ma vi serviva "il caso" di eutanasia per emettere una sentenza esemplare, per diffondere in modo eclatante il vostro monito. A questa esigenza, ben poco pastorale e molto "politica", avete sacrificato innanzitutto la verità di ciò che davvero è stata la scelta di Piergiorgio, poi il conforto a una famiglia che tanto ha sofferto. Un'operazione resa diabolica dalla menzogna più spudorata cui avete dovuto far ricorso e dalla più pura cattiveria umana.

Non avete riconosciuto Cristo in croce nel volto sofferente di Piero Welby. E allora, che cosa ci state a fare? E di quali altre nefandezze, mi chiedo, sareste capaci?

Ebbene, avete ottenuto l'effetto opposto, perché oggi, a piazza Don Bosco (video), davanti alla Chiesa, c'è voluta la serenità di Mina, e la responsbilità di Cappato, per placare quella folla colma d'amore per Welby, ma anche di parrocchiani parecchio arrabbiati, da cui cominciavano a partire bordate di fischi non appena si faceva cenno alla decisione del Vicariato o al ceto politico. Gli abitanti, anime semplici, di quel quartiere, che hanno conosciuto, con-vissuto e rispettato le sofferenze di Piergiorgio e della famiglia hanno capito benissimo la vostra impostura.

E' stata comunque una celebrazione composta, serena, religiosa in senso pieno. La Chiesa, quella vera, la comunità dei credenti, credenti in altro che nel potere dell'uomo sull'altro uomo, quella che sa riconoscere il suo prossimo, e nel prossimo sofferente vedere il volto di Cristo, era lì a salutare Welby. Voi, no.

«Non voglio parlare di politici, di preti e di giudici, ma spero che ci siano ancora uomini coraggiosi come lui, che abbiano in loro la sincerità e la capacità di comprendere le ragioni dell'altro senza pregiudizi e senza barriere ideologiche».
Carolina Welby, nipote di Piergiorgio

19 comments:

Anonymous said...

Sinceramente non sono d'accordo quando dici che il suo "non è stato suicidio ma..." . Non credo che le due cose si escludano a vicenda. L'atto di welby mi pare sia allo stesso tempo rinuncia alla terapia e suicidio (nel senso di atto compiuto con l'intenzione di causare la propria morte). Credo sia davvero il momento di cominciare a definire bene i termini. Ciao

Anonymous said...

Ciascuno è responsabile della propria vita davanti a Dio che gliel’ha donata. È lui che ne rimane il sovrano Padrone. Noi siamo tenuti a riceverla con riconoscenza e a preservarla per il suo onore e per la salvezza delle nostre anime. Siamo gli amministratori, non i proprietari della vita che Dio ci ha affidato. Non ne disponiamo.

"Il suicidio contraddice la naturale inclinazione dell’essere umano a conservare e a perpetuare la propria vita. Esso è gravemente contrario al giusto amore di sé. Al tempo stesso è un’offesa all’amore del prossimo, perché spezza ingiustamente i legami di solidarietà con la società familiare, nazionale e umana, nei confronti delle quali abbiamo degli obblighi. Il suicidio è contrario all’amore del Dio vivente.Il Catechismo della Chiesa Cattolica

Anonymous said...

in questi giorni ho capito perchè voi cattolici in realtà siete una minima minoranza in italia, grazie per la delucidazione

Anonymous said...

non sono cattolico,prego comunque e buon Natale

Anonymous said...

le premesse sono sempre quelle ovvero, i preti mi piacciono in sagrestia ed io...sono solo un cattolico a metà, forse un cattivo tale.

ciò detto, a prescindere dall'accanimento - questo sì - terapeuticopolitico e post-mortem che sta gravando sulle spoglie del de cuius, gradirei essere reso edotto di una circostanza ovvero, se qualcuno...chiunque...si sia preventivamente posto, all'indomani della nota dipartita, una semplice domanda ovvero...se a welby tutto questo clamore a lui posteriore sarebbe piaciuto.

cui prodest?

anche perché a questo punto...la risposta latita, se non quella già pronta e preconfezionata alla cappato-pannella e "loro" accoliti..ed è chiaro che taluni...forse gli stessi che non si sono posti la domanda di prima...su quelle spoglie già martoriate in vita, stanno scientemente costruendo un sentimento negativo che parte sì da un anti-vaticanismo strillato e fine a sé stesso, quasi da bar o da sezione politica reazionaria...ma che sempre più sta assumendo inquietanti sfumature.

questo sentimento "anti", arriva a palesarsi per merito dei taluni di prima, già indefessi paladini della laicità...che poi sono per lo più coloro che quotidianamente si arrogano il diritto - da superbi che sono - di rappresentare ( per giunta in esclusiva ), gli aneliti di libertà che salgono dalla c.d. "società civile"...quasi fossero in preda ad una sorta di sbornia a base di manicheismo "migliorista" di stampo veterocomunista...vetero ma sempre "migliore"...per merito di costoro, dicevo, questo sentimento "anti", arriva a palesarsi sempre meno come mera "protesta" contro il vaticano boia ma si erge vieppiù a definitiva rivincita dell'anti-religiosità travisata da laicità...

avanti o popolo ( ma solo quello laico ) alla riscossa...

eh sì, mi sembra proprio che si voglia negare ogni (ir)ragionevole principio fideistico...a meno che la "chiesa" di riferimento non sia quella laica, appunto, perciò...perfetta, giusta, illuminata per grazia ricevuta...ma non da dio, da psiche forse, almeno così ci vorrebbero far credere gli alfieri di questo tipo di "vera" libertà...cioè la "loro", una libertà che per gli "altri" sarebbe solo ottriata...essa sì, però, finalmente valevole per tutti...univoca...altro che il fottuto messaggio universale del cristianesimo, ad esempio, o altre cazzate similari!!!

e pensare che noi siamo veramente liberi, così nella vita quanto nella morte...anche in quella sopraggiunta grazie ad un atto eutanasico...solo grazie all'unico, vero rivoluzionario che la storia dell'uomo ricordi...lui sì politicamente scorretto, un tizio mezzo schizzato che ad appena 33 anni...s'è ritrovato al centro del mondo.

per sempre, con il sentimento e la ragione che ciascun individuo semina grazie a lui.

io, a 33 anni, al massimo armeggiavo con la mia patta e col belletto altrui.

e comunque, in tutta la mia inettitudine e smoderatezza, qualcosa di buono l'ho portato a casa, perché il mio personale raccolto quotidiano è che più campo su questo fottuto, splendido pianeta...più imparo a diffidare dai professionisti della libertà.

auguro momenti felici e buone festività a tutti.


ciao.

io ero tzunami...

Anonymous said...

Buon Natale a tutti.
Da non credente, mi stupisco: i primi a parlare di carità e pietà sono stati primi ad azzannare il caso Welby.Non soquanto vi fosse il volto dle Cristo sofferentein Welby, non sono molto pratico, ma tmeo che piu' di uno fra i cattolici più oltranzisti abbia fatto la figura del fariseo.
Nel frattempo, la Finanziaria è passata ed il Governno si prepara a fare nuiovi danni.

Anonymous said...

Or ti piaccia gradir la sua venuta:
libertà va cercando, ch’è si cara,
come sa chi per lei vita rifiuta.

Dante Alighieri, Purgatorio, vv. 70-72

(Auguri, Federico)

Chris said...

La Chiesa nel passato non ha mai celebrato funerali per i suicidi. Con il tempo ha cambiato parere, e spesso ne ha fatti. Suicidi però non alla "mercè" mediatica dell'opinione pubblica. Welby (pace all'anima sua poveretto)lo possiamo definire un suicida almeno nelle intenzioni (dato che nei fatti è successo tutt'altro). Welby però ha deciso di rendere pubblico il suo desiderio conivolgendo anche la politica (è la politica in maniera becera si è servita di lui) per portare a compimento la sua battaglia personale. Per questo la Chiesa non ha potuto concelebrare il suo funerale perchè in questo caso farlo avrebbe avvallato a livello mediatico quello che è accaduto, che di fatto, avrebbe significato accettare il fatto in questione andando contro gli insegnamenti di Cristo. In questo caso la pietà non c'entra, la Chiesa ha dovuto dare il buon esempio.Purtroppo c'è di mezzo una persona è vero, ma altro non avrebbe potuto fare. Infatti si era proposta di eseguire una "messa" in suffragio del defunto, proposta che non è stata accettata.
Tutto qua.

Anonymous said...

L'errore sarà pagato. Piano piano. Questo è l'inizio. Soltanto l'inizio.

Anonymous said...

chris,

Gabriele Cagliari, suicida nel pieno di una tempesta mediatica (quella di Tangentopoli, forse un tantinello più grande di questa), ha avuto un funerale religioso. Perché?

Anonymous said...

ancora,guardate che non è negato a tutti i suicidi il funerale cacchio andate a leggervi i passi del catechismo almeno prima di parlare

Anonymous said...

Vattelo a rileggere tu, periclitor. Anzi, vatti a rileggere chi è e come si è suicidato Gabriele Cagliari, perché mi sa che non ce l'hai abbastanza chiaro. La Chiesa dà il suo consenso ai funerali religiosi quando avverte nel suicidio la "mancanza delle condizioni di piena avvertenza e deliberato consenso". Cagliari, nella sua lettera, scriveva: "questo è un addio al quale ho pensato e ripensato con lucidità, chiarezza e determinazione […] ho riflettuto a lungo […] ho riflettuto intensamente e ho deciso che non posso sopportare più", e anche tanto altro che dimostravano il suo consenso e la sua avvertenza. Si è suicidato. La Chiesa ha concessso funerali religiosi lo stesso. Vatti a rileggere come sono andate le cose, invece di dare agli altri dell'ignorante evitando i discorsi con una battuta. Perché se lo fai, si vede.

Anonymous said...

Loska, le parole che hai riportato sono quelle di quel minus habens di ruini, per bocca del suo lacchè al Vicariato.
In realtà le norme attuali del Codice di Diritto Canonico sono diverse. Esse proibiscono i funerali alle seguenti categorie:

1) apostati, eretici e scismatici
2) coloro che chiedono la cremazione per motivi contrari alla dottrina
3) peccatori pubblici ai quali dare un funerale causerebbe scandalo fra i fedeli.

Curiosamente, è possibile che Welby soddisfi le condizioni 1) e/o 2) (era "laico" e che si era fatto cremare, ma dovrei sapere altri dettagli). Quella che ci interessa è la 3), alla quale va precisato che "scandalo", nel diritto canonico, ha il significato di "condurre i fedeli verso la tentazione/peccato".
Quindi, secondo il clero che ha preso le decisioni, dare i funerali a Cagliari non rischiava di incoraggiare i cattolici a prendere tangenti e/o a suicidarsi in carcere - il che mi pare abbastanza ragionevole. Nel caso di Welby, invece, celebrare le sue esequie avrebbe potuto incoraggiare a prendere le sue stesse scelte. E su questo, secondo me, c'è da discutere.

Anonymous said...

ok se le hai lette come dici,dimmi i casi di suicidio accettati dalla chiesa.......attendo con ansia.....(io non ti dato dell'ignorante ma si vede,secondo me,che non conosci il catechismo etc....tutto quì

Anonymous said...

senza accento qui ma il senso si è capito :-)

Anonymous said...

A me la scelta del vicariato ha riportato alla mente il finale de "La Ballata del Michè", di De Andrè:

... domani alle tre
nella fossa comune sarà
senza il prete e la messa perché d'un suicida non hanno pietà

domani Michè
nella terra bagnata sarà
e qualcuno una croce col nome la data su lui pianterà
e qualcuno una croce col nome e la data su lui pianterà.

Auguri di una pronta guarigione.

Anonymous said...

Condivido l'osservazione di loska,
per Gabriele Cagliari il funerale è stato celebrato, nonostante fosse un suicida che premeditò il gesto estremo per tempo, anche con una certa lucidità se non ricordo male, e non si dica che non fu all'attenzione dei media...
E De Pedis, elemento di spicco della banda della Magliana, che ora si trova nella cripta di S. Apollinare tra papi, cardinali e martiri cristiani?
Una chiesa immmorale, secondo me.

Anonymous said...

Voglio Welby sepolto a Sant'Apollinare al posto di "Renatino"!

Anonymous said...

Periclitor è un classico del comico! Mi dice: "dimmi quali casi", quando gli ho appena citato Gabriele Cagliari. Pensava forse che mi riferissi alla città?