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Monday, September 27, 2010

Il New Labour va in soffitta

Con la vittoria di Ed Miliband nella contesa tutta in famiglia con il fratello, "blairiano", David per la leadership del partito laburista viene sancito il ritorno all'"Old Labour". Un Labour Party dal volto giovane di Ed, ma che torna all'antica per i segmenti sociali a cui intende rivolgersi con le sue proposte. E che svolta a sinistra, tornando a illudersi di poter vincere ignorando esigenze e ambizioni del centro dell'elettorato. Naturalmente Ed direbbe che non è così, e si sforzerà per far credere il contrario. Vedremo cosa ne penseranno gli elettori.

Era prevedibile, Tony Blair ci ha provato, ma non ce l'ha fatta ad ancorare il suo partito ai principi New Labour, affinché potesse replicare lunghe stagioni al governo come la sua anziché tornare ad essere il partito di opposizione con qualche breve parentesi di governo che è sempre stato. Una preoccupazione costante dei suoi ultimi anni al potere, che emerge con forza dal suo libro di Memorie. Ma sulla direzione che avrebbe intrapreso il Labour dopo la sua uscita da Downing Street lo stesso Blair non coltivava molte illusioni. Prevedeva che se Gordon si fosse allontanato di un solo millimetro dai principi e dalla piattaforma New Labour, sarebbe andato incontro ad una sonora sconfitta. E così è stato.

Ora, con l'affermazione di Ed Miliband, si compie l'allontanamento del partito da quei principi. Ed proverà a coniugare vecchio e nuovo, a portare con sé ciò che ritiene utile dell'eredità di Blair, ma l'anima sarà "Old" e, come dice l'ex premier, basta discostarsi di un millimetro per perdere la fiducia degli elettori "New". Anche se in Italia non si percepiva, la guerra in Iraq è sempre stata solo la punta dell'iceberg dell'insofferenza che covava nella sinistra britannica per Blair e il suo New Labour, il pretesto per attaccarlo a viso aperto. Ma in realtà, il suo approccio innovativo in settori come i servizi pubblici, la scuola, la sicurezza, non andava giù e non è mai stato digerito dalla "pancia" del partito.

Il New Labour, dunque, va in soffitta e ci resterà per qualche tempo, ma non esce spazzato via - come pure qualcuno ipotizzava - dalla votazione che ha incoronato Ed, il quale pur con il sostegno dei sindacati e della sinistra, e sull'onda della volontà del partito di "purificarsi" dal blairismo, ha prevalso solo con il 50,6% dei voti contro 49,4. La sensazione, insomma, è che non trascorreranno molti anni finché qualcuno decida di raccogliere il testimone di Blair.

2 comments:

Anonymous said...

"affinché potesse replicare lunghe stagioni al governo come la sua anziché tornare ad essere il partito di opposizione con qualche breve parentesi di governo che è sempre stato. "

ma perchè devi mistificare la realtà?

bah...

cmq era ora che ci si svegliasse anche in Gb. più stato, più tasse, meno mercato. la ricetta per il XXI secolo.

JL

Anonymous said...

PENSA CHE questo signore è stato MINISTRO PER I CAMBIAMENTI CLIMATICI .
insomma ministro DELLA BUFALA DEL MILLENNIO .
sono almeno 10 anni che non vi è nessun innalzamento della temperatura terrestre .
.
COME INIZIO DI CARRIERA NON C'è MALE.