Pagine

Monday, September 13, 2010

Il paradosso turco

Quello turco è un paradosso che potrebbe rivelarsi caso di scuola. Da ieri la Turchia ha una Costituzione indubbiamente più democratica, è quindi più vicina all'Europa e all'Occidente, ma proprio questo cambiamento potrebbe spalancare le porte all'islamismo e, di conseguenza, porre le premesse, in un futuro non molto lontano, per la negazione della libertà e la distruzione di quella stessa democrazia che oggi sembra formalmente più compiuta. E per di più potrebbe essere stata l'Europa, con le sue pressanti richieste ad Ankara, ad aver assestato la spinta decisiva, fungendo da grimaldello degli islamisti.

Molto dipenderà dalle reali intenzioni di Erdogan e del suo partito, ma anche no. Nel senso che, ferma restando la loro lealtà democratica, potrebbero però aver aperto un vero e proprio vaso di Pandora le cui conseguenze potrebbero rivelarsi incapaci di controllare. Solo il tempo ci dirà se la Turchia, con le sue istituzioni e la sua società, era davvero pronta, matura, per disfarsi della salvaguardia "laicista" dell'esercito e della magistratura. Certo è che una democrazia "sotto tutela" non può durare a lungo senza sfociare nell'autoritarismo, oppure incamminarsi verso una democrazia più compiuta. E quello turco è un caso che di per sé ha già qualcosa di miracoloso per la sua durata. Miracoloso che l'esercito nei suoi numerosi interventi non abbia mai superato la soglia "di non ritorno".

Quello turco è quindi anche il paradosso della democrazia come regime. Se pone in essere meccanismi e strutture troppo stringenti a propria difesa, rischia di negare se stessa; se allenta quelle "tutele", rischia di mettersi nelle mani di chi vorrebbe sovvertirla. D'altra parte, una democrazia che si rispetti deve affidarsi alla volontà popolare, non può averne paura oltremodo. (Bush nel dirsi contrario a rinviare le elezioni palestinesi del gennaio 2005, pur non ignorando la probabile affermazione di Hamas e le sue implicazioni, osservava che «se è questo che la gente pensa, allora scopriamolo»). Questo non significa che la demorazia non debba dotarsi di strumenti di autodifesa, né che bisogna arrendersi senza combattere di fronte al processo della sua dissoluzione, ma che non si può preventivamente escludere questo esito, pena la negazione di ciò che si vuole difendere, perché in ultima analisi l'essenza della democrazia è di lasciare sempre e comunque la sua sorte nelle mani dei cittadini.

La democrazia turca è quindi nelle mani dei turchi, non resta che sperare che sappiano farne buon uso e vigilare d'ora in poi su ogni concessione all'ideologia islamista. Per tutti questi problemi è miope che l'Europa abbia condizionato l'ingresso di Ankara nell'Unione al rispetto di parametri meramente "tecnici", giuridici o economici. Ora, ottenuti i cambiamenti formali che chiedeva, l'Ue dovrebbe spingere la Turchia verso Occidente anche nella sostanza della sua vita politica e sociale.

5 comments:

Anonymous said...

"Da ieri la Turchia ha una Costituzione indubbiamente più democratica, è quindi più vicina all'Europa e all'Occidente
"

che concezione rozza e provinciale.

per il resto mi sembra una riflessione abbastanza lucida ma poco profonda sul "paradosso dell'autodeterminazione". al riguardo segnalo tra gli autori che si sono occupati dell'argomento Michael Ignatieff.

JEAN LAFITTE

Anonymous said...

cari miei ....
tra alcuni anni , quando i MUSULMANI turchi voteranno legittimamente un governo di ESTREMISTI alla HAMAS ....BE CI SARà DA PIANGERE
.
soprattutto se la miopia sinistrorsa europea si sarà data da fare per farne una nazione parte della UE
.
la gente si dimentica sempre che HITLER fu regolarmente e democraticamente eletto

Anonymous said...

"tra alcuni anni , quando i MUSULMANI turchi voteranno legittimamente un governo di ESTREMISTI alla HAMAS ....BE CI SARà DA PIANGERE "

o da ridere!

:D

"la gente si dimentica sempre che HITLER fu regolarmente e democraticamente eletto"

siete voi che abusate della retorica della "volontà popolare".

JEAN LAFITTE

Anonymous said...

TUTTI abusano della retorica della volontà popolare .....
destra e sinistra .....
la politica necessita del consenso ....
e siccome votano tutti , imbecilli inclusi .........
.
infatti sia destra che sinistra sognano l'abolizione del suffragio universale ...
.
quelli di destra sognano il diritto di voto SOLO PER LE PERSONE INTELLIGENTI
quelli de sinistra sognano il diritto di voto SOLO A QUELLI CHE VOTANO PER LORO

Anonymous said...

carissimo anonimo, ti sfugge quale governo italiano sta ed ha spinto per l'ingresso della turchia nella ue.

da sbellicarsi dalle risate...