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Wednesday, September 15, 2010

Non abbiamo mica un'eternità

«Il consiglio che più servirebbe a Berlusconi è proprio quello che sicuramente non seguirà», premette Alberto Mingardi, su L'Occidentale, ma è l'unico che dovrebbe guidare le sue prossime mosse ed è lo stesso che da tempo in molti gli rivolgiamo. Non so se questo sia davvero il «suo ultimo giro di giostra», ma il tempo scarseggia ed è venuta l'ora di portare a casa qualcosa di storico, oltre che la solita ordinaria amministrazione con luci e ombre.
«Berlusconi dovrebbe accorgersi che sull'efficacia dell'azione del suo governo oggi si gioca davvero il giudizio che la storia darà di lui. Sedici anni fa scendeva in campo, all'apparenza, per risolvere due anomalie italiane: lo strabordante interventismo pubblico, che tracimava in corruzione, e il ruolo improprio giocato da una magistratura legittimata dal consenso popolare ma ormai irrispettosa di diritti dei singoli e procedure. Tutta l'avventura berlusconiana si è basata sull'idea che fosse necessario accettare l'anomalia Berlusconi, per liberare l'Italia da queste altre due anomalie. Per adempiere a questo patto tacito con gli elettori, il Cavaliere deve darsi tempi, obiettivi, scadenze. Come un semplice mortale, che accetta di non avere davanti a sé l'eternità».
Anche perché se pure lui ce l'avesse, saremmo noi a non avercela...

2 comments:

Cachorro Quente said...

"Sedici anni fa scendeva in campo, all'apparenza, per risolvere (...) il ruolo improprio giocato da una magistratura legittimata dal consenso popolare ma ormai irrispettosa di diritti dei singoli e procedure."

Dev'essere per questo che all'epoca propose a DiPietro di candidarsi per lui.

Anonymous said...

"...lo strabordante interventismo pubblico, che tracimava in corruzione..."

uh! s'è visto