Pagine

Wednesday, September 08, 2010

Tony, ci manchi/2 - Consigli per aspiranti (o consumati) leader

«Ecco una lezione pratica sull'incedere delle riforme: la proposta è giudicata disastrosa; avanza fra tagli radicali e forti opposizioni; è impopolare; entra in vigore; e di lì a poco è come se fosse sempre esistita. Dunque, se pensi che una riforma sia giusta, non arrenderti. L'opposizione è inevitabile, ma raramente è imbattibile. A fronte di molti detrattori vociferanti vi saranno parecchi sostenitori silenziosi. La leadership s'impernia sulle decisioni che portano a un cambiamento: se non sai gestirle, è meglio che non diventi un leader. Ma questa lezione ha una portata ancora più ampia: insegna a emergere dalla mischia, a parlare soverchiando il brusio e il chiasso, e a restare sempre, sempre concentrati sul disegno generale».
«Col tempo, ci siamo resi conto di esserci sbagliati: senza cambiare le strutture, non si possono elevare gli standard, se non di pochissimo. All'inizio del secondo mandato, abbiamo ideato un nuovo modello per le riforme: volevamo trasformare la natura monolitica del servizio pubblico; introdurre la competizione; sfumare le distinzioni tra il settore pubblico e quello privato; contrastare le tradizionali demarcazioni professionali e sindacali riguardo al lavoro e agli interessi acquisiti; e, in generale, cercare di liberare il sistema, di lasciare che si rinnovasse, si differenziasse al suo interno, respirasse e divenisse più elastico».
Tony Blair ("A Journey")

No comments: