Altro che liberazione che unisce, senso di responsabilità istituzionale! A denti stretti, peccato, solo a denti stretti, i leader del centrosinistra hanno espresso gioia, sollievo, soddisfazione, nessuno si è congratulato né con il governo, né con i servizi segreti, né tantomeno con le forze speciali americane e polacche. Ecco il fair play.
Non mancano anzi, sciacalli che mettono le mani avanti, strumentalizzano, insinuano il dubbio, speculano. La liberazione a pochi giorni dal voto avvantaggerà Berlusconi? Può darsi, ma i meriti sono lì, visibili a tutti, a scorno di chi, testate e avversari politici, non aveva esitato a gettare fango su governo e servizi. Di sicuro l'uccisione anche solo di un ostaggio, nel tentativo, da parte dei terroristi, di condizionare il voto, era ipotesi più che plausibile e dalla quale era necessario difendere la nostra democrazia. E' stato giusto aspettare fino all'ultimo, ma anche intervenire prima che i terroristi potessero essere tentati di usare gli ostaggi per vincere loro le elezioni. Ecco perché era chiaro che la soluzione di questa vicenda, in un senso o nell'altro, sarebbe arrivata sotto elezioni.
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