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Tuesday, June 15, 2004

Voto/2 Puniti nell'Ulivo. Il Listone nato morto, altro che riformisti

La cosa che mi fa più incazzare è la seguente: come fanno tre partiti che si mettono insieme per fondare, dicono, una forza riformista, a castrarne in soli pochi mesi la più piccola possibilità di successo? Beh, ci sono riusciti. Alla prima occasione buona per esprimere una politica davvero "riformista" si sono invece appiattiti sulle posizioni pacifiste, votando la richiesta di ritiro delle truppe dall'Iraq. Il progetto di Prodi è apparso così subito privo di credibilità: sono andati persi i voti al centro e in uscita dalla CdL (penalizzata soprattutto la Margherita, ha giovato ai Ds), mentre la lista ha retto a fatica alla sua sinistra. Rifondazione comunista sfonda, e si rafforza tutto il "fascio" pacifista (era prevedibile), ma il triciclo è già in affanno, non entusiasma, prende molto meno della somma dei partiti alle amministrative. Adesso ci dovranno dire come faranno a far pesare la proposta "riformista" all'interno della coalizione che s'intravede: sotto totale scacco di Bertinotti. Come rimedieranno ora al «credito che hanno concesso alla sinistra della demagogia, che intanto gli ha organizzato un bel 10, 12% di rompicoglioni capaci di farli restare per un altro lustro all'opposizione»? Il neonato progetto riformista l'hanno ucciso nella culla.
Al Cav. col «bozzo in fronte» ci pensa Ferrara, ma a Prodi che «non tira»? «Non hanno messo insieme neanche i voti che avevano prima di fare il Listone della speranza. Capacità espansiva: zero. E vanno in giro a vantarsi di essere il primo partito, quando tutti sanno che non avranno nemmeno un unico gruppo parlamentare in Europa». Due leader logori, uno per le riforme che non ha fatto, l'altro per la disastrosa commissione che ha guidato. Chi gli crede più? Dicevo tempo fa - confermo oggi - che Berlusconi per vincere nel 2006 deve sperare nell'Ulivo + Rifondazione nuovamente guidati da Prodi. Se c'è un tema che il centrosinistra può sfruttare in campagna elettorale è quello economico (abbiamo visto che l'Iraq e la politica estera pesano poco), ma gli elettori hanno ben chiaro che, quanto Berlusconi, è Prodi, con il suo euro e la sua commissione «disastrosa», tra i maggiori responsabili della mancata ripresa. Se invece alla guida del centrosinistra ci fosse una novità, tipo Veltroni...

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