Il mondo del calcio italiano è costretto a temere un inciucio tra Danimarca e Svezia, che ci escluderebbe dai campionati europei. D'altra parte le combine, noi, siamo abituati a vederle per davvero in tutti i nostri campionati. Noi, per eccellenza il popolo del biscotto e dell'inciucio in tutti i settori, chiediamo fair play e lealtà agli scandinavi, gli chiediamo di impartirci una lezione di stile che vada a nostro vantaggio (con che faccia?). Ecco, questa è la giusta pena del contrappasso che ci meritiamo. Ma tutto il mondo è paese. Noi ci crediamo più furbi, crediamo che gli altri siano più corretti, tanto stupidi da poterli fregare, ma l'unica differenza sta nel melodramma: per noi il melodramma è tutto. Se davvero quel maledetto 2 a 2 dovesse verificarsi (ed è probabile), apriti cielo! avremo il nostro alibi. Non sarà frutto di un accordo, ma di un tacito - quindi lecito - interesse reciproco, e allora? Niente da dire, davvero, niente scandalo, dovremo dire: stavolta siamo stati fregati noi, si sa, chi di spada ferisce, di spada perisce.
Per la precisione, credo che agli azzurri nuocerebbe anche il risultato apparentemente più vantaggioso: se una tra Danimarca e Svezia dovesse vincere e a noi bastasse uno striminzito 1 a 0 alla Bulgaria, ecco che vedo materializzarsi il terzo pareggio.
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