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Monday, June 07, 2004

Tv revisionista (fascista) censura il D-Day

Strepitano strepitano per la diretta televisiva del 1° maggio, o delle oceaniche manifestazioni "pacifinte", e sono guai se la Rai si rifiuta, censura! gridano. Invece, no, le celebrazioni dei 60 anni dal D-Day, quelle no. Ma che tv abbiamo?, si chiede Aldo Grasso oggi sul Corriere. Cnn, Fox News, Sky News, Sky Tg24 non hanno mancato l'appuntamento con «uno spettacolo così solenne e carico di significati» a cui hanno partecipato tutti i leader dell'Occidente e che ricorda il grande evento che ha reso possibile vivere nell'Europa di oggi. La Rai, servizio pubblico, ha preferito repliche, telefilm, trash. Ha ignorato la ricorrenza con spirito che definirei revisionista. Unica eccezione Gianni Minoli, con «La Storia siamo noi» di Rai Educational, sbattuto per punizione alle 7 del mattino. Il guaio è che neanche i ministri competenti se ne sono accorti.

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