«Nulla è difficile, per chi vuole». Il nuovo manifesto: merito e concorrenza i due principi base. C'è anche «una politica che rischia e che merita», ma nessun nuovo partito. Appuntamento a Milano il 29 gennaio.
Un brocardo latino che ci fa tornare alla mente quel magnifico film, "L'Attimo Fuggente", in cui il professor Keating (Robin Williams) conquista i cuori dei suoi studenti e li anima dello slancio vitale necessario ad affrontare la vita con spirito libero. «Nil difficile volenti», è il motto che fa da titolo al manifesto dei volenterosi, promosso da Daniele Capezzone (Rosa nel Pugno, presidente della Commissione Attività produttive della Camera), Paolo Messa (coordinatore di "Formiche"), Nicola Rossi (Ds) e Bruno Tabacci (Udc).
Il "tavolo dei volenterosi", iniziativa bipartisan di qualche settimana fa, nata per cercare di ribaltare la logica della Finanziaria (da più entrate alle riforme strutturali) con pochi emendamenti mirati, fu stroncato però del presidente Prodi, che tra la maggioranza, con la sua Rifondazione comunista, e le proposte di quel tavolo, non ebbe dubbi. Ma i volenterosi avevano preannunciato che non si sarebbero arresi e che, anzi, avrebbero rilanciato.
Così hanno lanciato un manifesto, a cui hanno già aderito il giuslavorista Pietro Ichino, gli economisti Francesco Giavazzi, Alberto Alesina, Enrico Cisnetto, Giuliano Da Empoli, Franco Debenedetti, Alberto Mingardi, Maurizio Ferrera, Fiorella Kostoris, Gustavo Piga, l'ex segretario generale della Cisl, Savino Pezzotta, e il senatore della Margherita Antonio Polito.
«Governare è difficile. Avere il coraggio di rischiare è ancora più difficile. Ma possono le inevitabili difficoltà frenare il futuro del nostro Paese?», si chiedono i promotori, che ricordano a Romano Prodi le sue fiammate riformiste, quando nel 1994 firmò un appello (insieme a Debenedetti, il premio Nobel Modigliani e l'economista Mario Baldassarri) per chiedere a Berlusconi una riforma della previdenza più incisiva e nel 1997, da presidente del Consiglio, insediò la commissione Onofri, per studiare una riforma del welfare, che poi rimase lettera morta.
Quello dei volenterosi è un forte appello a modernizzare il paese seguendo due principi base, «merito» e «concorrenza», in tutti i settori: scuola, sanità, previdenza, impresa, lavoro, trasporti, energia, telecomunicazioni, istituzioni.
Occorre «rovesciare la prospettiva», sostengono: «Immaginare una scuola per gli studenti prima che per gli insegnanti, una sanità per i malati prima che per i medici, una previdenza per i pensionati di domani prima che per quelli di oggi o di ieri, incentivi alle imprese che accettano la sfida del mercato prima che a quelle in crisi, sostegno per chi cerca un lavoro prima che per chi già lo ha e magari non ha più troppa voglia di impegnarsi, ferrovie e linee aeree che si occupano di chi viaggia prima che di chi vi lavora protetto dall'inamovibilità, una pubblica amministrazione al servizio dei cittadini prima che dei dipendenti pubblici».
Sanno che la loro è una battaglia non facile da vincere: «Chiedere tutto questo è difficile, è vero. Ottenerlo difficilissimo. Ma è terribilmente necessario. Noi pensiamo che sia un dovere volerlo fortissimamente». E la volontà è il «minimo» che possono offrire, scrivono i promotori, «alle nuove generazioni ed ai tanti italiani che al rischio e al merito ci sono già arrivati», per fargli capire che «c'è anche una politica a cui vale la pena di partecipare perché è una politica che "rischia" e che "merita"».
Nel manifesto viene inoltre specificato che l'adesione non implica l'opzione per un partito o uno schieramento e che non è in cantiere nessun nuovo soggetto politico. Lo scopo dei firmatari è fornire un «contributo di idee ed energie» alle forze politiche che vorranno accoglierlo. Appuntamento, per tutti i «volenterosi», a Milano, lunedì 29 gennaio 2007.
5 comments:
Una mia risposta, a muso duro:
http://zamax.wordpress.com/2006/12/11/linfantilismo-dei-volenterosi/
rnp, ds, udc???
ma che è, 'na trimurti di nuova generazione? politica ogm???
per modernizzare il paese???
con capezzone seduto a capotavola che parla parla e non conclude mai un caxxo!!!
alemanno, nucara e follini come astanti???
messa???
sì, un requiem...
volontà di modernizzare? ma se fosse per costoro, abiteremmo ancora sulle palafitte.
dio, che risate...meglio della corazzata potemkin, 100 minuti di applausi!!! ancora rido...
torniamo sulla terra...e senza navicelle spaziali.... a prescindere che prodi e la sinistra estremista abbatteranno il tavolinetto in questione a forza di mazzate e con gli scarti del legno, daranno fuoco a quel che rimane dell'idea di libertà...ma veramente credete che "quelli", rnp-ds-udc e frattaglie varie, possano e vogliano modernizzare qualcosa??????????????
pura fantascienza...comics, roba da casa editrice marvel, il che non è poco...
volenterosi e un poco, pure creduloni!...beh, se è per questo, qualcuno crede che a roma, come a roswell, siano atterrati gli alieni...
radicali belli, fate cadere il governo prodi e poi possiamo parlare di modernizzare...
lo si potrebbe fare anche in parlamento e non fuori di esso, seduti attorno a tavoli che traballano...destinati a divenire segatura.
truciolato puro, parola di capitan capezzonkirk.
capezzò, fai cadé il governo prodi-torio e poi ne riparliamo.
il resto so' tutte perdite di tempo, esercizi retorici, applicazioni tecniche, giugulatorie, trikkeballakke, due ore di educazione fisica, assemblea d'istituto, supercazzola, sciopero, onanismo, blinda come se fosse antani, suora suora, tarapia tapioca.
ciao.
io ero tzunami...
Non prendiamoci per il c....!
si riuniscono a finanziaria approvata.
Siano seri, se possibile!
Capezzone te stai a ritaja un posto per il dopo.....
Mi sembra sia "Nihil difficile volenti"
diamo alla lingua di Cesare quel che e' della lingua di Cesare
nihil sub sole novi.
ciao.
io ero tzunami...
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