«C'è sempre chi manda...». E grazie a questo qualcuno che manda mi ritrovo citato nella consueta conversazione settimanale Pannella-Bordin (dal minuto 42:27). Di seguito la trascrizione:
Pannella: «Mi sono felicitato per la qualità dell'articolo di Enrico Rufi, che era di una ottima qualità giornalistica e politica».
Bordin: «Ne ha fatto un altro però va nella sua rubrica...».
P: «... Solo che era un editoriale, ed era manifestamente un editoriale politico, di un redattore, che è una novità...»
B: «Ma non è un editoriale, però, scusami...»
P: «Be' vabbe', io lo interpreto così... tutt'al più potremmo... in termini di equiparazione ai giornali essere un corsivo di prima, di spalla».
B: «Quella è una rubrica fissa, nella quale Rufi...»
P: «Alle 8 e mezza di mattina?»
B: «No, e infatti quella è stata... quella è stata una scelta che non si ripeterà».
P: «Quella è l'ora riservata a questi editorialisti, di due o tre che noi abbiamo...»
B: «Esatto, ma seguirà un editoriale prooo... pro-Royal».
P: «No, non è un problema di dosaggi. Io dico comunque che quello era di grande qualità giornalistica e politica. Poi, ci sono alcune osservazioni... Per esempio, vorrei solo dire che la cosa più interessante politicamente non era questo dire siamo in sarkozisti e no, ma addirittura lì è scritto che probabilmente Pannella ha preso la posizione anti-Sarkò perché in questo modo riusciva ad andare anche in questo caso contro Daniele. Allora, se questa è la stima che manifesta, che manifesta Enrico Rufi, io dico è legittimo, mi fa piacere, è bene che venga. Dopo di ché, che ci sia un noto blog...blogghista, blog...blogger - come cappero si chiama - che subito su questo inzuppa ogni volta...»
B: «Ahhhh...»
P: «Come si chiama?»
B: «Non lo so, perché... Cos'è? Punzi?»
P: «Punzi! Chillo... l'altre cose... teorizza. Poi ho letto... perché mi hanno mandato questa roba...».
B: «Ehh, lo so, c'è sempre chi manda...» (risata).
P: «Noo, no. Voglio dire: è così perché per loro il problema è di dimostrare che io vivo in funzione di Daniele Capezzone, contro. Se sono così CRETINI! Davvero loro così CRETINI! da ritenere davvero che il partito può ospitare, nelle sue tradizioni e nelle nostre personalità, ospitare questi moventi, cioè io ho bisogno di dire "neosarkozisti", nel senso che volevo dire gli ultimi venuti perché io non ne conoscevo prima... Ecco quell'altro intellettuale, "neo" è l'aggravante, perché... no... veramente, ma per dire anche i dettagli. Comunque la cosa... la vita è bella del partito anche, perché l'area in questo momento va benissimo proporre anche questo livello politico. Ognuno poi se lo giocherà, è efficacissimo, è giocato molto bene, è falsificante. Io non ho bisogno di falsificare nulla per portare avanti le mie cose. Se chi prova bisogno di attaccarmi deve falsificare è un problema che poi qualcuno potrà un giorno o l'altro notare».
B: «No ma infatti, quella cosa di Rufi, in effetti, era spiacevole solo da questo punto di vista, perché per il resto il ragionamento di Rufi aveva dei punti interessanti, perché poi in realtà Rufi è lettore attento...»
P: «Io dico ottimo, dico ottimo politicamente e giornalisticamente. Mica lo dico per... lo dico perché è vero. Dopo di ché sono in netto dissenso con il taglio che è stato dato, ma io valuto la qualità giornalistica e politica dei ragionamenti. E devo dire che per esempio, quella di Rufi, come sua unità e compattezza, non ha nulla a che vedere con quella dell'altra persona che abbiamo invece nominato e che più o meno appartiene più a una tradizione barocca...».
B: «Questa non è novità, questa non è una novità» (risata).
P: «Non è una novità? Io devo dire che, come tu sai, ho cominciato a sapere che c'era Punzi per due-tre volte che l'abbiamo nominato qui, se no non lo sapevo...».
B: «Guarda, io non l'ho letto, non so nemmeno se poi veramente è stato lui a scrivere queste cose, però insomma...».
P: «Ma io mi ricordo che nelle rassegne stampa a un certo punto veniva fuori questo Federico Punzi... Allora dico: dev'esse quello? Sì, è quello, ma mi era sfuggita l'attività politica...».
Premesso che possono benissimo «sfuggire», come «attività politica», presenze e interventi di oltre un anno nelle riunioni di Direzione e di Comitato di Radicali italiani, e qualche intervento, nella blogosfera e sui giornali, sulla politica radicale e della Rosa nel Pugno (a sostegno), un paio di precisazioni tengo a farle pur sapendo di apparire autoreferenziale.
Prima di tutto, qui non s'inzuppa un bel niente, né ci piace cantare in coro. Scrivevo che «alla demonizzazione di Sarkozy si è aggregato anche Pannella, con un improvviso interesse che si spiega forse più in funzione anti-capezzoniana» in un lungo post del 23 aprile, ben due giorni prima che fosse pubblicato l'articolo di Rufi in cui si ipotizzava lo stesso «movente». Tra di noi non ci sono stati contatti prima della pubblicazione del suo articolo.
Del «cretino» - e dello «stronzo» - che mi sono beccato da Pannella, non m'importa gran ché, riconoscendo la grandezza del personaggio politico. Come non mi è mai importato dei patetici esami del sangue e di patente radicale che mi è toccato subire in questi mesi.
Ciò che trovo insopportabilmente scorretto, invece, è trarre su di me e sulle mie competenze una valutazione generale a partire da qualche riga estratta da un post e messa sotto il muso di Pannella da qualche manina zelante. Mi chiedo, avendo motivo, ahimé, di presumere una risposta negativa: avrà avuto modo, Pannella, di leggere i miei post su Sarkozy, i miei articoli su Notizie Radicali o su L'Opinione, le mie riflessioni sui radicali (quelle positive e quelle critiche) in questi mesi? Non pretendo certo che dedichi il suo prezioso tempo a farlo, ma pretendo anche che si trattenga dal dare giudizi definitivi sulla base di un paio di righe poste strumentalmente da qualcuno alla sua attenzione, mentre di Rufi - che per altro sulla politica francese ha competenze straordinarie - ha potuto leggere integralmente un articolo e ascoltare un servizio radiofonico.
Chi segue questo blog può valutare forse più appropriatamente «la qualità giornalistica e politica».
Sta di fatto che, classico come Rufi o «barocco» come Punzi, nel merito non si risponde. Perché, su quali basi, Sarkozy sarebbe più pericoloso di Le Pen? E, ancora, 'sto libro di poesie, l'ha scritto de Villepin o Sarkozy?
P.S.: nella speranza che qualcuno anche stavolta mandi a Pannella «questa roba».
28 comments:
E' pur vero che l'aria pesante che respira da un po' il Cap. deve respirarla anche chi il Cap. appoggia. Però, a Pannella quel che è di Pannella: come discute lui di supercazzole, non ne discute nessuno (e dà del barocco agli altri).
sì...ed anche un paio di pile alkaline nuove!!!
p.s.: che tristezza 'sta diatriba pannella-capezzone...sembra la storiella del bue che dice cornuto all'asino...
il confronto si risolve - infatti - nel definire chi dei due è meno peggio.
capezzone...of course...ma solo per questioni anagrafiche e nel senso che...può solo peggiorare.
rifondazione radicale.
e liberalizzazione delle pile alkaline...
ciao.
io ero tzunami...
Ciao Fede,
ma tu capisci veramente quello che dice Pannella? Io no! ;-)
Comunque non ti preoccupare, stai diventando famoso, l'importante è che se ne parli!
Ciao!
Stefano
Ha decisamente esagerato col piscio.
Molto interessante la frase: "Se chi prova bisogno di attaccarmi".
In altre parole, se uno dissente dal bevipiscio, ha delle turbe psichiche.
Cavoli ora ti toccheranno tutte le simpatie di quelli che fanno dell'antiradicalismo (e dell'antipannellismo) una ragione di vita e che spesso riescono ad essere addirittura peggio (sì, lo so che è difficile!) di Pannella stesso....(e così 'dare addosso a jim momo' non sarà più di moda?
:-)))
J:
P.S.: nella speranza che qualcuno anche stavolta mandi a Pannella «questa roba».
Il problema non è costituito da quelli che mandano "queste robe" a Pannella, ma da Pannella che ama circondarsi di personcine così a modino da mandargli le "robe".
La colpa di aver messo in piedi una corte così decadente e asfittica è solo di Pannella, non dei suoi cortigiani.
Tutta questa grandezza del personaggio, oggi faccio veramente fatica a riconoscerla...
Grande Jim, ora sogno di realizzare un "Casa Panella" tra te e Marco....
:-)
Ma ormai capisco meglio i discorsi di Reitano che quelli di Pannella,dare a te del "barocco" è un insulto alla sua intelligenza(che è stata e forse è ancora in alcuni momenti di lucidità grandiosa)
La supponenza è la saccenza con cui tratta te e altri è solo sintomo di decadenza comunque,politica e personale.
Mi dispiace così rende più grossolana la sua grandissima figura di uomo che ha dato un grande contributo all'Italia
saluti all'oppresso :-)))) Jim"barocco"Momo
Pannella è Partito Radicale, arriverà socialista, anzi, leninista e centralista democratico, sullo stile dei processi di Mosca?
Quoto Iny, a metà.
sì, ma perché non dici chi ti ha fatto questi esami. nome e cognome, altrimenti, siamo nel campo delle illazioni ;)
T&C
A parte il fatto che il Barocco è uno dei più ingiustamente bistrattati movimenti artistico-letterari della storia, caro Jim vorrei esprimerti tutta la mia solidarietà anche in considerazione del fatto che (se nel frattempo non mi sono perso qualcosa) tu lì a Radio Radicale ci lavori e non dev'essere tanto bello essere linciati dal proprio direttore e dal proprio editore in diretta radiofonica. Un abbraccio. Alan
Be' a sto punto mi tocca difenderti.
Pannella non sa chi sei?
Peccato che abbiamo lavorato lì come cinesi (io per due anni, tu ancora ci stai) di fatto facendo i giornalisti on line senza nessun riconoscimento contrattuale adeguato (e mi sembra che quelli che stanno ancora lì permettano a Panella di fare la battaglia contro l'Ordine sulle spalle dei poveri cristi! Vero Bordin?)
Mi rendo conto che in quel periodo era troppo impegnato a rincorrere i Nuovi Ordini Mondiali ma insomma...
Mi ricordo anche che, a quel tempo, più di due anni fa, Daniele era molto seguito (io mi incazzavo con le sue idee, Pannella lo appoggiava pedissequamente). Oggi Pannella ha cambiato idea, gliene diamo merito (benvenuto fra noi, compagno!), Daniele no; chissà cosa conta di più, la coerenza o l'appoliticamento corridoiesco italiano di cui credevamo Pannella fosse il nemico numero 1.
Su Fede, non ti arrabbiare, non facciamo sempre i soliti 'giovani' arroganti; l'Italia è un Paese così 'saggio' e bello e pieno di sole perché è una democrazia controllata e gerontocratica, una lumacona che va piano e lontano. E più si diventa vecchi, saccenti e senza un briciolo di tollerenza e più si concentra il potere. Non riguarda solo il partito radicale, riguarda ogni minimo settore della nostra beneamata society; del resto, proprio come succede nelle democrazie anglo-sassoni, vero Pannella?
www.faceonmars.splinder.com
Pannella ha proprio ragione da vendere! altro che!
;-D
Ma dai! Scherzo!
Era solo per interrompere i messaggi di solidarietà che manco il povero Bagnasco...
"Non ti curar di loro, ma guarda e passa"
La realtà è che il Marco nazionale è semplicemente e letteralmente BOLLITO!
insisto. federico ci fai sapere per favore tutti questi trattamenti settari da chi ti sono stati inflitti? grazie.
T&C
per gli altri: da tenere presente che radio radicale è un organo di partito, eppure ha mantenuto un bel pò di zecche e federico continua a lavorare. all'unità, faccio un esempio, lo avrebbero cacciato a calci nel culo se avesse fatto e detto le cose che fa e dice in ambito radicale.
per offtopic: non so chi tu sia, ma crealo tu un partito e fallo esistere per cinquant'anni senza ricorrere al metodo delle pastette. bollito il cazzo.
t&c reagisci come un kapò!
ma chi sei, l'ultimo dei mohicani?
o sei un po' bollito pure tu?
cmq, dall'alto dell'1% (ultimo sondaggio), comprendo il nervosismo...
Forse sarà perchè i pensionati la loro quota "sindacato" non ci pensano neppure a sganciarvela...
semmai se la tengono per sè!
Chi è Pannella ?
Ahhhh..... Giacinto detto Marco ...
E' ormai da parecchi mesi che l'ho messo nel dimenticatoio.
Ma c'è ancora qualcuno che ascolta i deliri di Pannella?
Che tristezza vedere il nonno Marco, che anzichè sorseggiarsi una tazza di te a Villa Azzurra, delira in radio sperando che qualche giornalisata, servo di grandi editori e quindi con grande visibilità, si accorga di lui e gli doni 5 minuti di gloria.
Ma perchè continuare con questo accanimento terapetico nel mantenere in vità il "rococò" di Pannella, che pur di vivere (mediaticamente parlando) 5 minuti in più è capace di sacrificare cuccioli molto più bravi e lucidi ?
sì, va bene, sì.
T&C
sì, va bene, sì.
offtopic
solidarieta' a Punzi. Ritengo che l'involuzione antidemocratica che il partito radicale sta subendo (se mai democratico e' stato un partito-azienda che si fonda su un solo uomo) sia veramente da stigmatizzare.
Saluti,
Andrea Gilli
Partito-azienda fallita, direi. Ma quando li portano i libri in tribunale?
azz!! che bell'ambientino di fiducia e rispetto si vive nel vertice radicale :-p
"Questo Papa ci riseverà delle sorprese".
Le ultime parole famose del bevitore di piscio.
"Sembrerebbe che io accusi i Sarkozyani [e Glucksmann] di fascismo"
Smettila col piscio, Pannolone!
Cmq, in casa radicale continua il "democratico" confronto.
Se Capezz. conferma il suo endorsement per Sarkò, dall'altra parte il segretario in pectore della prossima "cosa" radicale, M.Turco, conferma il proprio lealismo a Pannella ed a Segò...
ormai so' prodiani de feroooooo!!!!
Quando si (s)brilla di luce altrui.
E' davvero singolare che il neoCandido, papabile al futuro PremioBlog (ma che invidia ma che invidia... ) taccia Pannella di preferire quel che non preferisce Capezzone solo in funzione della contrarietà a Capezzone fine a se stessa.
E' una profonda e acuta analisi politica, questa. Complimenti davvero.
Pannella è stato fin troppo buono a dar del Barocco a CapezzPunzi.
Troppo intellettuale e serio il Barocco, meglio la bileArt.
Infatti Punzi ha cominciato a brillare (di una luce fioca, perlatro) da quando ha seguito con un imprinting sospetto il Presidente della Commissione Attività Produttive (meglio star dellà... lo si nota meglio).
Oppure quando ha deciso nientemeno di prodursi dell'impresa titanica di criticare (volgarmente) Pannella e di ergersi a pontificatore sulla Storia Radicale.
Prima, infatti, coltivava rape nel suo blog e veniva citato da Capezzone nella sua pagina promozionale della domenica mattina.
Chissà, se volesse aumentare ancora la sua popolarità potrebbe sempre sputare bile sulla Nutella, su SanFrancesco e sul profumo dei fiori.
Dellà, almeno, lo notano.
Non cancello questo commento insultante solo perchè uno splendido esempio di vigliaccheria. Si scrivono certe cose e non si ha nemmeno il coraggio di firmarsi.
Puah! Chiunque lei sia, vada a pisciare altrove. Not in my backyard.
Punzi, e dove sarebbero gli insulti?
Oppure anche tu soffri della sindrome di lesa maestà??
Post a Comment