La rivolta, attraverso il web, dei simpatizzanti finiani contro il voto di Fli a favore del Lodo Alfano rafforza l'impressione che con le sue manovre Fini abbia più che altro catalizzato le aspettative di forcaioli ex An e dipietristi di destra. Un «antiberlusconismo di destra», lo definisce Flavia Perina. Che sia di destra o di sinistra, di antiberlusconismo si tratta e fa riflettere che la Perina suggerisca di inseguirlo, non curante del deserto politico in cui in 16 anni ha ridotto la sinistra. Invece, il Lodo Alfano costituzionale è un modo civile e onorevole per chiudere, seguendo la via indicata dalla Consulta, la lunga stagione dell'aggressione giudiziaria a Berlusconi. Aggressione, portata avanti spesso con appigli debolissimi, che tra l'altro gli ha assicurato più di un alibi politico e un valido strumento di propaganda.
L'obiezione sulla presunta "retroattività" è un imbroglio dialettico, una mistificazione giornalistica, laddove non sia dettata da pura ignoranza. Dal punto di vista giuridico non ha senso applicare questo concetto ad una mera sospensione del processo che tutela non l'imputato, ma la funzione che si trova a ricoprire. Perché, appunto, di mera sospensione si tratta, per legittimo impedimento. E se si accetta il principio della tutela della funzione, e quindi che possano essere sospesi i processi in corso per la durata del mandato, è ovvio che i fatti cui si riferiscono possano essere anche antecedenti all'entrata in carica, altrimenti la tutela non sarebbe effettiva. Diversa la retroattività prevista nel cosiddetto "processo breve", che cancellerebbe migliaia di processi (i quali tuttavia, ad essere onesti, non verrebbero comunque celebrati).
Intanto, la riforma della giustizia sarebbe pronta e prossima ad approdare in Consiglio dei ministri. Sarà nient'altro che la riforma che il centrodestra ha promesso ai suoi elettori praticamente dalla sua nascita, dal 1994. E vedremo dal comportamento di Fli se sarà confermato o smentito il sospetto dell'alleanza, tacita o meno, tra Fini e le toghe per il mantenimento dello status quo. Sotto sotto, quando era alla guida di An, ha sempre remato contro, in particolare alla separazione delle carriere, e tutto lascia presagire che si metterà di traverso anche questa volta.
2 comments:
curioso. chi vuole solo che le leggi siano rispettate e i colpevoli puniti è "forcaiolo".
l'antiberlusconismo ha prodotto "deserto politico"? che dire allora del berlusconismo?
" la lunga stagione dell'aggressione giudiziaria a Berlusconi."
peccato che di questa aggressione di cui vaneggiate da 16 anni non c'è uno straccio di prova, un indizio, nulla di nulla.
"Sotto sotto, quando era alla guida di An, ha sempre remato contro, in particolare alla separazione delle carriere, e tutto lascia presagire che si metterà di traverso anche questa volta."
speriamo proprio di si.
JL
E SI VEDE che JL vive su marte ....
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