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Friday, October 01, 2010

Tony, ci manchi/6 - Rispettosi verso cosa?

«Di che natura è questa minaccia? Non deriva da qualcosa che abbiamo fatto, l'Occidente non ha assolutamente cercato lo scontro. Questo è un punto di partenza decisivo... L'estremismo di cui abbiamo paura è una distorsione interna all'islam. Va completamente contro i suoi principi, ma non si può negare che i seguaci agiscano facendo riferimento alla religione. Ho la sensazione che troppo spesso siamo restii a dirlo, come se equivalesse a stigmatizzare tutti i musulmani... Se si tratta di distorsione interna all'islam, allora anche la soluzione sta almeno in parte al suo interno. Noi dall'esterno possiamo influenzarne la rimozione, ma è solo l'islam stesso che può eliminarla».
«L'opinione comune è che la posizione Bush-Blair era sbagliata perché, invece di tendere una mano, cercava lo scontro... La nostra politica nei confronti di Israele viene vista allo stesso modo come unilaterale, e questo non fa che alimentare un'immagine dell'Occidente per sua natura nemico dell'islam. Anche il no dell'Unione europea alla Turchia è valutato in modo simile. Il discorso del presidente Obama al Cairo, nel giugno del 2009, brillante esposizione della causa a favore della convivenza pacifica, ha aperto la strada a un nuovo approccio... un discorso calibrato con attenzione. Avrebbe allungato la mano dell'amicizia persino alla Siria e all'Iran. Si trattava di un'apologia e fu interpretata come tale. Il messaggio implicito era: siamo stati arroganti e irrispettosi, ma ora saremo, se non umili, profondamente rispettosi... Il problema è, rispettosi verso cosa, di preciso? Rispettosi com'è giusto verso la religione islamica, direbbe Obama; ma questo non deve significare essere rispettosi anche verso una parte dell'ideologia sottostante che molti, dentro l'islam, esprimono. Ecco il problema alla sua radice: gli estremisti sono pochi numericamente, ma la loro teoria, per cui l'islam sarebbe la vittima di un Occidente sprezzante all'esterno e di una leadership religiosa insufficiente all'interno, trova molti seguaci. E l'infuenza è così forte che gran parte delle autorità si sente costretta a perpetuare questo modo di pensare per timore di perdere consensi».
«E' la loro teoria che bisogna aggredire. Deve essere dichiarata apertamente, riconosciuta e poi sfidata, dentro e fuori dall'islam. Non merita rispetto. Dobbiamo affrontarla, dimostrarci contrari, contestarla sul piano della politica, della religione e della sicurezza. Se combattiamo con fiducia e in modo persuasivo, daremo forza a chi nell'islam sa che questo problema è fondamentale, ma che tuttavia esita perché teme di restare solo».
Tony Blair ("A Journey")

1 comment:

Jean Lafitte said...

"Ecco il problema alla sua radice: gli estremisti sono pochi numericamente, ma la loro teoria, per cui l'islam sarebbe la vittima di un Occidente sprezzante all'esterno e di una leadership religiosa insufficiente all'interno, trova molti seguaci."

perchè è vero!