Pagine

Thursday, October 21, 2010

Ecco come si taglia per davvero

David Cameron sta cambiando i connotati non solo del welfare britannico, perché è anche lì che si abbatte la scure del governo, ma dell'intera struttura della spesa pubblica. Ecco cosa significa una riforma "strutturale". Ed ecco dimostrato come proprio l'urgenza di una crisi e l'inizio del mandato - al contrario di quanto Tremonti e Sacconi hanno sempre predicato in questi due anni - possono rivelarsi il momento più propizio per operare in profondità sul sistema.

Tagli per 83 miliardi di sterline, circa 94 miliardi di euro, in soli quattro anni e sono quasi tutti tagli lineari: in media avranno il 19% in meno tutti i ministeri del Regno Unito, tranne Difesa, Sanità e Istruzione, che subiscono tagli inferiori, ma comunque tagli, mentre Cultura (-41%) e Giustizia (-24%) contribuiscono in misura molto maggiore. Diversamente da quanto qualche giornale di sinistra vorrebbe far credere, la difesa è tra i pochi settori meno colpiti (-8%), mentre il welfare viene sottoposto a un'intesa cura dimagrante. Circa 7 miliardi di tagli aggiuntivi riguarderanno i pagamenti del welfare (sussidi per l'infanzia, per gli affitti e per la disabilità, saranno concessi secondo regole più restrittive). Previsto anche un innalzamento da 65 a 66 anni entro il 2020 dell'età di pensionamento.

Il piano prevede una riduzione dei dipendenti pubblici di circa 500 mila unità. Ovviamente i licenziamenti saranno solo una minima parte (circa 10 mila, pare di capire), mentre il grosso della riduzione (490 mila) verrà ottenuto non rimpiazzando i dipendenti che man mano andranno in pensione. Una cura da cavallo di cui avrebbe avuto e avrebbe bisogno l'Italia ben più del Regno Unito, il cui debito in rapporto al Pil è intorno all'80%, mentre il nostro al 118%. Ma a Londra sanno che allo Stato l'appetito vien mangiando e che se la dinamica del debito non si arresta subito e drasticamente, si fa presto, nel giro di pochi anni, a finire come noi italiani.

Al contrario, in Italia, tanto per citare due esempi, si stanziano fondi per 9 mila docenti universitari in sei anni (e si pretende l'inutile assunzione di altre migliaia di precari), il ministro della Giustizia Alfano promette nuove toghe a centinaia, che andranno ad ingrossare organici secondo tutte le statistiche internazionali tra i più dotati tra i Paesi occidentali. Da noi è bastata la piccola sforbiciata di Tremonti a suscitare non solo le grida delle opposizioni, ma anche i piagnistei di molti ministri del governo. Certo, è pur vero che la nostra economia e il nostro mercato del lavoro non sono abbastanza dinamici per assorbire una virata tale in modo che non abbia effetti depressivi, ma il nostro vero guaio è che nessuna forza politica, nessun giornalone, nessun polo mediatico e intellettuale ha criticato Tremonti per essere stato troppo timido, chiedendo tagli più coraggiosi e strutturali. Al contrario, dietro le critiche ai tagli lineari e le richieste, invero piuttosto vaghe, di politiche per lo "sviluppo" si sono ingrossate le file del trasversale partito della spesa. Per questo, nonostante tutto, Tremonti è un argine che è pericoloso abbattere.

Adesso si comincia a parlare di riforma del sistema fiscale. Per ora siamo ancora agli annunci, agli studi, ai tavoli tecnici e concertativi. Vedremo...

P.S.: Proprio ieri Fini ha incontrato Cameron, ha detto di seguirlo con «grande interesse, soprattutto sull'economia verde e la solidarietà». Chissà come la andrà a spiegare Fini ai suoi amati dipendenti pubblici la «solidarietà» versione Cameron-Osborne...

3 comments:

Anonymous said...

Vallo a spiegare ai precari licenziati che la loro assunzione sarebbe inutile. Ma inutile a chi, poi? La scuola va avanti da anni con i precari.
Se pensi di uscire dalla crisi senza gente che lavora, produce e consuma. Ah già ma a quello ci pensano quelli con lo stipendio "medio" di 6.000 euro al mese di cui all'altro post. Di chi gudagna 1000 euro al mese o poco più non da conto occuparsi. se non in termini di spesa, anzi di spreco...

Anonymous said...

politica disastrosa quella di cameron. se vuole cercare di deprimere ulteriormente l'economia del regno unito questa è la via. dureranno poco.

+ Stato - mercato

JL

Cachorro Quente said...

http://phastidio.net/2010/10/21/manovre-e-no/#more-5546

Manovra lineare o progressiva?