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Monday, October 18, 2010

Se piangono i ricchi, piangono tutti

Non c'è niente da fare, la tassazione resta un fattore fondamentale di sviluppo o di declino, a seconda se sia contenuta (a partire dai redditi più alti) o eccessiva. L'ennesima conferma arriva da questo dato che ci segnala Michele Boldrin, su noiseFromAmeriKa: in Italia la tassazione totale effettiva sui redditi lordi superiori ai 100 mila dollari (75 mila euro) è la più alta al mondo. Ridurre le tasse sui redditi medio-bassi è senz'altro giusto e opportuno, a patto di non illudersi che ciò basti a rilanciare la domanda interna, ma è l'aliquota marginale più alta, insieme alla fascia di reddito cui si applica, che determina l'effetto del sistema fiscale sull'economia. Più è elevata, e più si accanisce a partire da redditi lordi tutto sommato medi come i nostri 75 mila euro, maggiore sarà l'effetto punitivo nei confronti dell'attività economica e dell'accumulo di capitale che ne è il presupposto.

Può piacere o meno, ma è proprio chi guadagna quelle cifre, dai 75mila euro in su, a far girare l'economia, ad avere le risorse finanziarie, materiali e immateriali per creare impresa, quindi lavoro e crescita. Il nostro sistema fiscale, abbassando la soglia della ricchezza fino al ceto medio, sembra ideato al solo scopo di mettere in fuga questi soggetti o di indurli a nascondersi. Il risultato è che i "ricchi", quelli veri, si godono comunque la loro ricchezza, ci illudiamo di farli piangere, mentre tutti gli altri annaspano. Insomma, la tassazione eccessiva rimane la principale palla al piede del nostro sistema produttivo. Senza ridurla sensibilmente sarà difficile recuperare competitività e produttività.

4 comments:

Anonymous said...

75.000 € reddito medio in quale paese? Non certo in Italia. Impiegati e operai che guadagnano 6.ooo € al mese io non ne conosco e sono loro la maggioranza silenziosa che fa girare tutta la baracca, che lavorano, pagano le tasse e fanno funzionare i servizi. Quelli sono redditi da dirigenti, professionisti, imprenditori. Ma di cosa stai parlando, scusa?!

JimMomo said...

Prima di commentare cerca di capire quello che leggi. Puoi non condividere, ma prima cerca di capire quello che leggi.

Domiziano Galia said...

Al di là della bontà della possibile bontà del ragionamento, la questione chiave è: lo stato si può permettere un taglio delle aliquote? Forse solo sulla sottoscrizione di un patto di sviluppo tra stato e contribuenti. Ma è un compito faticoso, poco demagogicamente premiante se non a lungo corso e la nostra politica naviga a vista, e vincolante all'effettiva onestà dei contribuenti. La vedo molto dura.

Anonymous said...

Scusa, JimMomo, ma continuo a non capire quello che vuoi dire. Non stavi parlando di "reddito medio"? "Medio" in che senso?