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Wednesday, March 15, 2006

Il tentacolare abbraccio della Compagnia delle Opere

Si è compiuta la mutazione genetica della CdL, divenuta definitivamente la nuova Dc

Il sostegno esplicito che la Compagnia delle Opere (e dunque Comunione e Liberazione) offre al centrodestra per queste elezioni - pare sia la prima volta nella Seconda Repubblica - dovrebbe far scattare un campanello d'allarme nella testa dei liberali del centrodestra e non indurre a stappare le bottiglie migliori. Non solo si schiera, ma parteciperà direttamente alla campagna elettorale, nelle parrocchie, diffondendo materiale informativo.

Qualcosa significherà, o no, se una potente lobby finanziaria ed economica cattolica si schiera con il centrodestra? Di fronte al sistema di potere che c'è a sinistra con le cooperative, Unipol, le banche, i giornali eccetera, il centrodestra non rimane quindi a guardare. Stiamo per assistere ad anni in cui il centrodestra riuscirà a contrapporre un intreccio politico-economico-finanziario speculare a quello della sinistra? Si tratta della capitolazione definitiva di quell'idea di politica scomoda ai "poteri forti" che molti di noi sognarono nel '94?

Quello che sembra certo è l'avverarsi del rischio paventato in un bell'articolo di Vittorio Macioce, apparso su Ideazione del mese scorso, dal titolo "Fusionista per caso", purtroppo non on line. Nella sua «foga» ideologica anche il centrodestra non si dà delle identità, ma un'anti-identità. Come la sinistra si riconosce in un solo sentimento, l'anti-berlusconismo, anche la destra si ricompatta intorno all'anti-laicismo, con il danno non proprio collaterale dell'«esilio del pensiero liberale». Si chiede, Macioce sul suo blog, «se il destino di tutti i liberali sia poi morire democristiani», mentre a suo avviso «l'unica intesa possibile è che tutte le anime della destra si riconoscano nei principi del liberalismo. Tutto il resto è un bagno di mediocrità».

Se la Compagnia delle Opere, per la prima volta nella Seconda Repubblica, appoggia attivamente una coalizione, come nella Prima ha appoggiato la Dc, qualche dubbio dovrebbe emergere: si è forse compiuta la mutazione genetica della CdL, divenuta definitivamente la nuova Dc? E' la rivincita della linea Fanfani-Almirante, con quell'"ufficialità" che nella Prima Repubblica non poteva esserci?

8 comments:

Anonymous said...

1) La sinistra "riformista" ha il sostegno dei sindacati. Da sempre. Se l'abbraccio dell'Opus Dei è tentacolare... dimmi allora quello cosa sarebbe

2) CL dice che sostiene la libertà di scelta, libertà economica, etc.

Senza entrare sono più liberali, non sono più liberali.

In tutto il mondo i cattolici sostengono i partiti conservatori. E in tutto il mondo i partiti conservatori sono quelli liberali, salvo rarissimi casi.

aa

Anonymous said...

Sulla CdO non so che dire, col sostegno al servizio civile obbligatorio mi sembrano mercanti di schiavi (insieme a Legambiente, ACLI e ARCI).

Su CL devo dire che a parole sono il gruppo cattolico più liberale che c'è. Ovviamente sono organizzati politicamente, ma non credo ci sia una terza via tra tentacolizzarsi e fare i cani sciolti. E' la politica che spinge a mafieggiare.

Tempi è una rivista vicina a CL e probabilmente è quanto di più liberale si possa trovare (a parte l'Acton Institute) nel mondo cattolico. Lo leggo sempre, e tra una predica teologica e un elogio della Fallaci trovo sempre qualcosa (qualcos'altro) da leggere di interessante.

Trovo che alcun battaglie si possano fare con la Chiesa e altre no. Ad esempio la liberalizzazione della scuola può trovare appigli tra i cattolici. E sarebbe da approfittarne. Di certo non possiamo aspettarci dalla Chiesa che appoggi la separazione totale dalle finanze statali. Una cosa sono i valori, un'altra i valori bollati.

Comunque rimango dell'opinione che, data l'impossibilità di politiche liberali (che il dibattito ha confermato), bisogna fare soltanto propaganda alle idee liberali.

Vado a linkarti che vedo che ancora non l'avevo fatto.

Anonymous said...

Se CL sostiene la Cdl, qualche dubbio sulla vittoria dell'Unione mi viene. Non stanno mai con chi perde. Questa sì che sarbbe la prima volta...

Anonymous said...

Ma attacchi la compagnia delle opere solo perchè è cristiana o ci sono motivi concreti?

JimMomo said...

Astro, non è una questione religiosa. "Attacco", se poi così si può dire, la compagnia delle opere e CL come attacco le coop rosse. Non conosco le debite proporzioni, ma conosco per esperienza diretta che agiscono allo stesso modo nei loro rapporti con enti locali, università eccetera.

E' legittimo che scendano in campo, però vedo il rischio che si costituisca a destra, ammesso che già non ci sia, lo stesso intreccio politica-economia-finanza che c'è a sinistra. La CdO è una lobby finanziaria più potente di quanto non si creda. esiste una vasta mitologia che troppo mitologia non è.

Dico solo che da liberale non brinderei, ma mi preoccuperei. Certo, se conta solo vincere le elezioni si può chiudere un occhio, ma quelli poi presentano il conto.

Anonymous said...

O bella "quelli poi presentano il conto". E che cavolo di preoccupazione sarebbe?
Mi spieghi quale forza politico/sociale si impegna in qualsiasi tipo di attivita' senza "presentare il conto"?
Sarebbe un'associazione di coglioni!!!
Le tue parole tradiscono una opposizione ideologica, legittima per l'amor di Dio, ma se vuoi far politica certe cose dovrebbero essere ovvie!
Mi fai l'ingenuo o che?
Stefano

Anonymous said...

Le preoccupazioni di Jim sono fondate, anche se, come ho già scritto, non sono le lobby che fanno la politica, ma la politica che fa le lobby.

Anonymous said...

jim: prodi oggi 17 marzo, sul corriere: "noi siamo più cattolici della cdl".