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Wednesday, June 25, 2008

Il Csm in soccorso del processo Mills

E' finalmente arrivato il tanto atteso parere del Csm sulla norma sospendi-processi contenuta nel pacchetto sicurezza. «Incostituzionale», ovviamente, sentenzia la bozza presentata oggi alla Sesta Commissione dai relatori, Livio Pepino e Fabio Roia. Entrambi sono firmatari della stessa lettera/appello contro Berlusconi firmata anche dal giudice Gandus, nei cui confronti per questo motivo è stata avanzata richiesta di ricusazione nel processo Mills. Sono i soliti che continuano a condurre la loro lotta politica avvalendosi degli uffici giudiziari che ricoprono.

Tentano di bloccare quella norma perché eviterebbe a Berlusconi una condanna già scritta. Sanno benissimo che il processo Mills è già di fatto prescritto in appello, ma vogliono comunque colpire Berlusconi in primo grado, adesso che il giudice non è imparziale. Basterebbe e avanzerebbe come delegittimazione politica.

La norma, dicono, violerebbe l'articolo 111 della Costituzione, cioè il principio della ragionevole durata del processo. Ma già ad oggi la durata di un enorme numero di processi è irragionevole. Quell'articolo viene quotidianamente violato. Ma mentre l'eccessiva durata oggi colpisce random, la norma rappresenta un tentativo di stabilire dei criteri di priorità, cioè di scegliere pragmaticamente a quali processi dare la precedenza e garantire una ragionevole durata.

Con che coraggio, poi, si parla di «amnistia occulta», quando già oggi molti processi rischiano la prescrizione, cioè di venire non solo sospesi, ma cancellati de facto, con l'unica differenza che ciò avverrebbe senza alcun criterio, secondo il capriccio del caso o la discrezionalità birichina dei magistrati. La norma vuole sospendere quei procedimenti già oggi vicini alla prescrizione (alla cui sentenza non si arriverebbe comunque), o che ricadono sotto l'indulto (per cui la sentenza non verrebbe mai eseguita), proprio per dare modo ai tribunali di evitare che facciano la stessa fine altri processi, per i reati più gravi, che invece potrebbero essere celebrati per tempo. E' una norma sospendi-alcuni-processi-per-accelerarne-altri.

Fece la stessa cosa - con una circolare, non con una legge - il procuratore di Torino Maddalena, mettendo in coda i processi che sarebbero ricaduti nell'indulto, ma il Csm non sentì il bisogno di parlare di «amnistia occulta».

Il paradosso è che gli stessi Pepino e Roia, più Fresa, decideranno anche sull'istanza di ricusazione presentata da Berlusconi nei confronti della Gandus, pur essendo tutti co-firmatari dell'appello anti-Berlusconi sottoscritto da quella stessa giudice e addotto come motivo della richiesta di ricusazione.

2 comments:

Anonymous said...

vabbè

Ma che ti hanno promesso, una vicedirezione? Una vicepresidenza?

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Anonymous said...

PERFETTAMENTE D'ACCORDO CON JIM

BERLUSCONI MANTENGA LA CALMA
FACCIA LE RIFORME SULLE GIUSTIZIA NECESSARIE AL PAESE CON POCHE PAROLE E MOLTI FATTI:
LODO SCHIFANI
SEPARAZIONE DELLE CARRIERE
RESPONSABILITA CIVILE DEI MAGISTRATI
SISTEMA ELETTORALE UNINOMINALE PER IL CSM
ALESSANDRO