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Thursday, August 23, 2007

Il successo del kebab e della bufala

Come si spiegano tutti questi negozi di kebab che stanno aprendo in giro per Roma? Ci sarà dietro Al Qaeda? No, non temete, non sto seguendo le orme di Rita Bernardini. A Ferragosto la segretaria di Radicali italiani ha avuto i suoi 15 minuti (ore) di notorietà lanciando l'allarme infiltrazione della camorra al centro di Roma - unica sua iniziativa di cui abbiamo memoria. La prova schiacciante addotta è il diffondersi del dialetto napoletano in pizzerie e negozi. Chiacchiere da bar, da autobus, o da sonnacchiosi pomeriggi nei saloni di Via di Torre Argentina.

Se una denuncia simile, seppure politica e non giudiziaria, va presa tremendamente sul serio, da un politico ci si aspettano argomentazioni un tantino più robuste.

A noi il kebab piace. E ci piace assai anche la pizza napoletana. Non stupisce che sia il kebab, sia la pizza napoletana, che le mozzarelle di bufala, stiano facendo registrare un discreto successo commerciale al centro di Roma, sostituendo vecchie trattorie ormai divenute too expensive anche per i turisti e certamente scadenti.

Comunque, la Bernardini può tranquillizzarsi, forse, ora che delle sue paure si è occupato niente meno che il prefetto Serra, convocando per oggi il Comitato per l'ordine e la sicurezza. All'ordine del giorno, infatti, compariva il tema dell'eventuale riciclaggio di denaro da parte della camorra vicino ai palazzi della politica, denunciato proprio dalla segretaria dei Radicali italiani. Dopo aver confrontato i dati e averne discusso con il questore Fulvi, il comandante provinciale dei Carabinieri e quello della Guardia di Finanza, il prefetto di Roma ha escluso che la camorra si sia impossessata del centro di Roma. Non esistono dati che facciano pensare a particolari infiltrazioni nel territorio sociale ed economico della città.

Vittoria della bufala campana sulla bufala radicale?

4 comments:

Anonymous said...

E dire che chi scrive aveva ritenuto Rita Bernardini un segretario poco autorevole, una yes-woman messa lì tanto per fare l'insignificanbte ticket tutto-femminile e coprire con una foglia di fico l'estromissione di Capezzone. A quando la scorta, per costei?

Anonymous said...

scusa, il precedente commento era mio (milton)

Anonymous said...

Da napoletana sono l'ultima a sorprendermi dei giudizi, giusti o sbagliati che siano, sui napoletani o su coloro che hanno un forte accento napoletano. E tuttavia non posso fare a meno di notare una certa insistenza dei Nuovi Radicali Italiani sul terreno sdrucciolevole dei luoghi comuni. Penso, oltre alla Bernardini, a D'Elia che qualche tempo fa in polemica con l'ex segretario di Radicali Italiani dichiarò: “Capezzone ci campa di occasioni simili, fa la vittima, ci marcia: come quel tipo partenopeo che con rischio calcolato si butta sotto la macchina di passaggio per prendere poi i soldi dell’assicurazione”

Anonymous said...

oramai commentare la setta di via di torre argentina è come sparare sulla croce rossa...

non degnarli di un solo commento mi pare la miglior cosa da fare