Pagine

Friday, June 20, 2008

Onorato e timorato da tanta attenzione

Sono così onorato dal fatto che ad un Punzi qualsiasi che si firma "via web" abbia risposto su Il Foglio addirittura un senatore della Repubblica, Marco Perduca (Pd), che desidero riportare integralmente sul mio blog il testo integrale della sua lettera, inclusi i toni vagamente minatori.
Al direttore - Giusto per dovere di cronaca volevo segnalare al signor Punzi, che pur passa tutto il dì in ascolto di Radio radicale, che quanto detto in Senato dai radicali Emma Bonino, Donatella Poretti e il sottoscritto sull'emendamento dei senatori Vizzini e Berselli non può essere epitetato di forcaiolismo, giustizialismo o antiberlusconismo. Le proposte dei Radicali sulla giustizia sono altre, e Radio radicale le diffonde quotidianamente; esse puntano al cuore del problema: l'abolizione dell'obbligatorietà dell'azione penale, l'unica riforma che oggi può avviare, anticipata da un'amnistia, il recupero della legalità in Italia. In attesa degli autorevoli pareri di costituzionalità su quanto adottato mercoledì scorso annoiamoci su altro, non mi pare che manchino motivi. Cordialmente,
Oltre a precisare che quanto detto da lui, e dalle senatrici Bonino e Poretti in aula sugli emendamenti Vizzini-Berselli, non rientra nella fattispecie di «forcaiolismo, giustizialismo o antiberlusconismo» (epiteti che non ho utilizzato nella mia lettera), devo però far notare che questa replica non replica alle obiezioni che ho sollevato su un paio d'argomenti specifici, a mio parere infondati, che sono stati da loro e da altri usati.

2 comments:

Anonymous said...

A Perduca, direbbero dalle mie parti, c'abbrucia o'mazz'.

Anonymous said...

Fantastico il Perduca. Dico, essere eletto in Senato gli ha cambiato la vita. Da blogger tra i più sfottuti dai ragazzini del web a pater conscriptus. Dovevi vederlo, qualche tempo fa, a un appuntamento prima del Gay Pride, pareva sceso dal cielo, si sentiva importante. Insoomma saranno pure tornati i tempi dei Radicali che marciano con Democrazia proletaria. Ma almeno potrebbero portare in parlamento gente di spessore.