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Tuesday, July 11, 2006

Una seduta blasfema: politicamente e giuridicamente

Un dibattito surreale quello che si sta svolgendo da due giorni alla Camera dei Deputati. Una mozione vorrebbe impegnare il Governo «ad assumere, nel doveroso ed assoluto rispetto delle prerogative del Parlamento, iniziative, anche normative, compresa la definizione di un codice di autoregolamentazione, che potrebbe essere proposto dalle forze politiche di maggioranza ed al quale l'opposizione potrebbe aderire, al fine di evitare che a cariche istituzionali di rilievo possano accedere coloro che siano stati condannati per reati gravi e violenti contro la persona e contro le istituzioni democratiche».

Non può che essere opera di Di Pietro, verrebbe da pensare. Invece, le firme su questa mozione sono quelle di Sandro Bondi, Elio Vito, Luca Volontè, Carlo Giovanardi e Antonio Leone. Si discute il cosiddetto caso D'Elia, ma in realtà va in scena la metamorfosi illiberale del centrodestra. Della Vedova dove sei? Se ci sei, batti un colpo.

Ora, bisogna ricordare che il nostro ordinamento già prevede molto di più per «evitare che a cariche istituzionali di rilievo possano accedere coloro che siano stati condannati per reati gravi e violenti contro la persona e contro le istituzioni democratiche». Si tratta dell'interdizione dai pubblici uffici. Certo, dev'esserci un giudice, dopo regolare processo, che la dispone e ne fissa la durata. Una volta terminato il periodo d'interdizione, o se a tale misura restrittiva non si viene condannati, l'individuo riacquista il pieno dei suoi diritti politici, di cui nessun altro potere o sottopotere dello Stato può privarlo.

Questi sono alcuni dei passaggi dell'intervento di Daniele Capezzone.
«La belva giustizialista può essere cavalcata, ma non guidata o controllata. Puoi essere tu che la cavalchi, ma è senz'altro lei che guida, controlla e comanda. E, com'è fin troppo evidente, nessuno (nessuno, nessuno!) guadagna - né nel breve, né nel medio, né nel lungo termine - quando queste tossine vengono diffuse nella società, e quando si creano o si alimentano le condizioni per il diffondersi delle metastasi criminalizzanti.
(...)
Per questo, dico con molta chiarezza che se è sacro (lo ripeto: sacro) il dolore delle vittime, di ogni vittima di ogni atto di violenza, non è sacro, ma è il contrario di sacro, cioè civilmente blasfemo, il tentativo da parte di altri di uso politico di quel dolore, per colpire un avversario, e per negare la sua storia, il suo percorso.
(...)
Oggi, la presenza di D'Elia in Palamento, qui, dovrebbe essere vissuta come una vittoria della democrazia, dello Stato, della nonviolenza, del principio costituzionale della pena... Spero, anzi sono certo che nessuno voglia trasformare questo luogo (contro ogni principio di diritto, e contro la volontà popolare) in una sorta di "tribunale delle coscienze", che stabilisca... chi possa entrare in questa Camera e chi no, chi gli elettori possano scegliere e chi no, e chi questa Camera possa destinare ad alcuni incarichi elettivi e chi no, con una mozione perfino irricevibile, a mio avviso. Sarebbe una pagina scura, e non certo per il collega D'Elia... ma per noi, per questa Camera».
UPDATE ore 17,57: Elio Vito ha ritirato poco fa la mozione per evitare la debàcle. Persino la Lega aveva annunciato l'astensione. Il deputato di FI, dopo essersi esibito nell'ultima tirata demagogica e provocatoria, con La Russa a intimare silenzio puntando minacciosamente l'indice verso qualche collega, è finito tutto in farsa, così com'era cominciato.

33 comments:

Anonymous said...

ho sentito stamattina da bordin che giovanardi ha fatto un elenco delle vittime del terrorismo e ci ha messo francesco lorusso, militante di LC ucciso a bologna da polizia e carabinieri durante gli scontri, e stefano recchioni di estrema destra ucciso nel 1978 dalle forze dell'ordine...forse giovanardi intende cc e polizia= terroristi?

Anonymous said...

Vabbeh, su Giovanardi c'è ben poco da dire. E' arrivato fino a qui direttamente dal medioevo senza passare dal via.
Quello che mi schifa abbastanza sono i vari Elio Vito e Sandro Bondi che, al di la del loro presente ridicolo, avrebbero un passato che li dovrebbe far riflettere.
Capisco rinnegare il proprio passato. Ma fare finta che non esiste e da fessi.

Tutta l'operazione mi sa di linciaccio giustizialista tanto per fare. Dietro non c'è neanche il solito moralismo. C'è solo la voglia di sangue caldo dei linciatori di professione.

La cosa invece che mi schifa oltremodo è la mia paura che questa mozione possa pure passare. E non per i voti di Di Pietro, quanto piuttosto di qualche diessino o margheritino che non resiste alla tentazione di fare lo scambetto alla RnP.

Anonymous said...

...il documento è stato ritirato, lasciando alla sensibilità (?) di D'Elia o Farina la scelta se dimettersi o meno.
Illiberali perchè chiediamo che ex terroristi non abbiano incarichi istituzionali? Mi viene da ridere... GM

JimMomo said...

Vito ha ritirato poco fa la mozione per evitare la debacle. Persino la Lega aveva annunciato l'astensione.

Dopo essersi esibito nell'ultima tirata demagogica e provocatoria, con La Russa che con l'indice puntato verso qualcuno intimava il silenzio, è finito tutto in farsa, com'era cominciato.

Anonymous said...

Questi signori sono gli stessi che negli anni '90 agitavano i cappi: non dimentichiamo mai una cosa del genere; è un elemento importante che fornisce la misura del loro modo di pensare. Non cambiano mai.

Anonymous said...

Punto primo: si scrive e si pronuncia débâcle, e non dèbacle. E' come se avessi scritto Federica Punza. Ci siamo capiti.

Punto secondo: te la prendi con Della Vedova. Siamo o non siamo, allora, legittimati a criticarti pesantemente ogni giorno, perché alleato convinto sino alla morte dei vari Diliberto, Cossutta, Bertinotti, Giordano, Pecoraro Scanio, Mussi, Angius e compagnia cantante? In altre parole: cosa c'entra? Ti risulta che BDV abbia aderito e sottoscritto questo tipo di proposta?

Punto terzo: la proposta di parte della CdL è ridicola. Non si discute. E infatti, poiché ridicola, è stata prontamente ritirata. Ora: le proposte ridicole di parte della CdL vengono poi ritirate. Cosa ci dici delle proposte ben più ridicole dell'intera Unione di cui sei fiero e "giapponese" sostenitore e che si trasformano in vere e proprie leggi della Repubblica? Perché non ci dici quanto tasso di liberalismo è insito nei commi 4 e 5 dell'art. 38 del Decreto Bersani?


ps: dopo Giannino, anche BDV e Martino hanno scritto di rigettare il decreto Bersani per manifesto dirigismo. Dopo aver letto il testo. Complimenti a Capezzone.

Anonymous said...

@ mm: siamo così liberali che abbiamo lasciato all'individuo la responsabilità di una scelta.
Più de così, nin zò. GM

Anonymous said...

@ SL: Giannino, BDV e Martino sono illiberali. GM

Anonymous said...

Sì, GM. :))

Ci arriveranno, stai tranquillo. Se lo dice Pannella, ci arriveranno. :))

JimMomo said...

Punto primo. Ti ringrazio per la correzione grammaticale.

Punto secondo. Non mi risulta che Della Vedova sia intervenuto alla Camera. Fossi stato in lui l'avrei fatto. Per quanto riguarda me, non sono deputato e soprattutto, non si può dire che su questo blog non critico pesantemente le posizioni di quelli che chiami i miei alleati.

Punto. Terzo la mozione non è stata ritirata perché ridicola, ma perché ridicolmente perdente.

ps. E' per questo che BDV e Martino non sanno sollevare nel centrodestra 1/10 delle contraddizioni che i radicali sollevano a sinistra.

http://laradice.blogsome.com/2006/07/07/niente-destra-liberale/

Anonymous said...

Sollevare contraddizioni. E' questo fare politica?

Jim, per ora, checché dicano i tuoi sogni, alla voce "cose fatte", i Radicali nel centrosinistra stanno a 0 (leggasi: zero). Martino, da solo, ha fatto 3: abolizione della leva obbligatoria; evitata la cavolata contraria agli interessi nazionali dell'Airbus europeo (e recentemente si è visto che aveva ragione da vendere); guidato le FF. AA. durante due crisi internazionali di difficile soluzione, spingendo ed ottenendo, nei fatti (e non nei manifesti programmatici) la presenza italiana sul campo.

3 a 0. Certo, siamo solo all'inizio dell'avventura prodiana. Ma, per ora, è 3 a 0. Tienilo sempre a mente: un solo uomo da un lato ha fatto 3. Un manipolo di liberal dall'altro hanno fatto 0. Ma loro sono buoni a "sollevare contraddizioni". Sai che politica! :))

Anonymous said...

@ SL: "sollevare contraddizioni" è il modo di fare politica di Pannella. Non a caso non ha mai combinato una mazza. Non a caso ha creato la contraddizione socialista-liberale.
1. la mozione è stata presentata con l'unico intento di creare discussione e polveroni sulla sinistra. è stata ritirata per evitare che la sinistra si compattasse. Chiamasi tatticismo.
2. Della Vedova non è intervenuto? Lesa maestà! Forse non era nemmeno presente...

Anonymous said...

Stavo per chiederti se saresti stato così garantista quando camillo ruini si fosse candidato nelle file dell'udc, ma poi ho letto questo:

"E' per questo che BDV e Martino non sanno sollevare nel centrodestra 1/10 delle contraddizioni che i radicali sollevano a sinistra."

e sono morto da ridere, cioè, i radicali hanno solevato contraddizioni dentor l'unione uaz uaz.
E' come uno che si iscrive al klu klux klan e alla prima riunione grida "viva i negri".
e poi dai, tutti i partiti dell'unione possono vantarsi di sollevare contraddizioni, è una contraddizione vivente, è come dire "sono riuscito a far fare la guerra ai mediorientali" cioè dai.

Anonymous said...

Per chi non lo sapesse ancora:
Benedetto Della Vedova ha dichiarato, alla Camera, che avrebbe votato contro la proposta, che poi è stata ritirata. Ma la dichiarazione di BDV c'è stata, eccome. Non era assente, e non è rimasto silente.
Quindi, caro Jim, stavolta hai toppato. ;-D
Ciao

Anonymous said...

Come volevasi dimostrare. :))

Robinik said...

SL, Astrolabio e Phastidio.

e questo è tutto quello che avevo da dire riguardo a questo argomento :D

Anonymous said...

http://www.benedettodellavedova.com/blog_archive/000890.html

Il testo dell'intervento alla Camera di BDV.

Jim, con affetto: prima l'informazione, poi l'opinione. Viceversa si chiama propaganda. E per quella c'è già Radio Radicale.

Anonymous said...

"dentro, ma fuori dal palazzo": basterebbe ascoltare il Verbo, cioè radio radical, caro Jim, per evitare di fare figuracce.
Il tuo astio inventato su BDV, mi fa pensare sulle tante cose dette da Robinik in merito all'aggregazione.
Perchè se questa è la tua onestà intellettuale, TV sta fresca. GM

JimMomo said...

Ragazzi, capisco che non vedete l'ora di scagliarvi contro di me. Ma mi dispiace. Toppate voi. Perché quando ho pubblicato il post Della Vedova non aveva ancora preso la parola.

Di fatti, quel mio riferimento, era un auspicio, perché battesse un colpo, e non una sentenza, perché la seduta non era ancora finita. E quel colpo, per fortuna, l'ha battuto. Glielo riconosco volentieri e metterò il link al video e al testo del suo intervento.

L'ho messo io, in questo momento, in homepage su TV, caro Daniele, che sei corso qui a dirmelo!

Quindi, vi prego, risparmiatemi predicozzi saccenti e livorosi, che' non è giornata.

Anonymous said...

Ti fa onore, l'aver ammesso di esserti sbagliato.

Nessun predicozzo. E nessun livore. Ma se si leggono cose che non stanno né in cielo né in terra, occorre notificarti il nostro profondo disappunto da lettori affezionati. :)

JimMomo said...

Per l'ultima volta, non ho scritto Della Vedova "non è intervenuto", ma quando la seduta era ancora in corso "ti prego, intervieni!"

Davvero non comprendo come sia possibile rigirare la frittata in questo modo. Un pizzico d'onestà.

Anonymous said...

Tu hai scritto nel post: "Si discute il cosiddetto caso D'Elia, ma in realtà va in scena la metamorfosi illiberale del centrodestra. Della Vedova dove sei? Se ci sei, batti un colpo".

Noi ti abbiamo detto che sbagliavi. E di grosso. Tu ti sei legittimamente giustificato asserendo che, al momento della redazione del post, BDV non avesse ancora parlato. Bene, ti ho detto. Ti fa onore aver precisato l'avventatezza del tuo commento.

Ora però asserisci: "non ho scritto Della Vedova "non è intervenuto", ma quando la seduta era ancora in corso "ti prego, intervieni!". Dove l'hai scritto? Ciò che hai scritto su BDV è ciò che ho appena riportato in apertura di commento.

Poi concludi: "Davvero non comprendo come sia possibile rigirare la frittata in questo modo. Un pizzico d'onestà".

Ovviamente stai parlando a te stesso. No?

Anonymous said...

Scusa Jimmomo ma tu scrivi "Ragazzi, capisco che non vedete l'ora di scagliarvi contro di me. Ma mi dispiace. Toppate voi. Perché quando ho pubblicato il post Della Vedova non aveva ancora preso la parola."

Il tuo post è in data
Tuesday, July 11, 2006 | 4:41 PM

L'intervento di Della Vedova è stato postato sul suo blog
Posted by Benedetto Della Vedova at 11.07.06 15:09

Non ti pare che qualcosa non torni?

Anonymous said...

"Una seduta blasfema: politicamente e giurdicamente"
Che titolaccio laicamente avverbiale!
Ma chi è il paroliere di JimMomo, lo stesso di Calderoli?

Anonymous said...

In effetti, Esteban, hai perfettamente ragione.

Il buon vecchio Jim ha respinto le "predicozze", ce ne ha rifilata una delle sue ("Davvero non comprendo come sia possibile rigirare la frittata in questo modo. Un pizzico d'onestà") e poi si scopre che quel "pizzico d'onestà" qui non è di casa.

Delle due, l'una: o non era informato a sufficienza, quando ha scritto questo post (il che è legittimo; a tirare le somme sulla qualità dell'analisi saranno i suoi lettori) oppure era a conoscenza e quindi in malafede.

Sono garantista. Dico la prima. ;)

JimMomo said...

Vedo che vi attaccate a tutto. Bene. Il post sul blog di Della Vedova è stato pubblicato stamani. Solo stamani è salito dal mio feed reader e, infatti, ieri non è stato inserito in TocqueVille. Non poteva comparirvi, non essendo ancora pubblicato. L'ho inserito io stesso stamani, appena l'ho visto.

Se vi andate a vedere la scheda del dibattito potrete appurare, facendo un po' di conti che Della Vedova è intervenuto *dopo* la pubblicazione del mio post.

E qui spero che vogliate chiudere questa patetica caccia all'errore.

Anonymous said...

No, Jim, perdonami, ma ad onor del vero sul sito dei RL il post di Della vedova era presente da subito (vai a vedere). Quindi, eri poco informato, al momento di scrivere il tuo post, ed hai scritto un'inseattezza. Punto.
Capita anche ai più preparati, no?
Basta saper accettare che si è "fallibili", e finisce lì, senza rancori e rispostine al vetriolo.
Ciao

JimMomo said...

Il post sul blog di Benedetto è di stamattina: il primo commento che ha ricevuto risale alle 12 di oggi.

Sul sito di RL è di ieri, ma comunque dopo il mio post, quando Benedetto era già intervenuto.

E comunque, ripeto, non c'è alcuna inesattezza. Non ho scritto che Della Vedova non era intervenuto o non sarebbe intervenuto, ma la mia era una preghiera perché battesse un colpo.

Ci scommettevo, anzi, che lo battesse.

Anonymous said...

jim io ti ringrazio e continuerò a ringraziarti per questa possibilità che mi dai quotidianamente di leggere i commenti di questi deragliati della casa delle libertà vigilate.

bada bene, non sempre sono d'accordo con quello che scrivi ma sempre sono in disaccordo con 'sti commentatori, è matematico

Anonymous said...

La Rnp e affini potrebbero adottare l'aggettivo più consono invece di usurpare quello di liberali: "anarchici libertari", un po' come il decreto "truffa" di bersani che nasconde i provvedimenti di aumento delle tasse senza fare niente

In questo caso il fatto che un terrorista, che ha agito contro lo stato, contro la gente, in modo altamente illegale, sia interdetto in perpetuo dalla possibilità di rappresentare alti livelli istituzionali non è illiberale. Questi sono reati gravissimi: illiberale è chi come di pietro che pretende una fedina penale completamente immacolata, ma se tizio è stato condannato per omicidio colposo per avere involontariamente investito qualcuno in macchina, diventa indegno di rappresentare le istituzioni? Per un tragico errore? Non deve essere una caccia alle streghe, non deve essere un giustizialismo inutile e sbagliato.

E chi ha fatto terrorismo ha fatto cose molto più gravi: "complimenti" a lui se si è pentito e redento, ma fosse per me dovrebbe essergli lasciata chiusa la porta di rappresentare le istituzioni, di essere in parlamento.

*MA* Vietarglielo ora, a cose fatte, non mi piace, non lo trovo giusto: ne sopporti il peso (o il vantaggio, de gustibus) politico chi ce lo ha portato e si provveda per la prossima legislatura, senza guardare al partito o alla persona particolare o al principio.

Last, tornando un attimo al caso personale: il voto dei cittadini è certamente "sacro", ma D'Elia ha messo in piazza il suo passato presentandosi agli elettori? O ha piuttosto sperato di passare inosservato? Se l'avesse detto a chiare ed evidenti lettere prima, e poi fosse stato ugualmente eletto la cosa avrebbe un peso diverso. Forse i primi a sentirsi un po' ingannati sono alcuni suoi elettori: magari lo avrebbero eletto lo stesso, magari avrebbe preso più voti.. ma consapevolmente.

Anonymous said...

Vai Jim, avanti così, e non ti curar dei commenti dei tuoi amici 'destrosi' travestiti da liberali.
Sarà che essere liberale è diventato 'trendy'?
Quien sabe.

La mozione contro D'Elia è intrisa di quello squallido populismo di cui ci hanno letteralmente abboffato i coglioni nei cinque anni passati.

Lo stile è lo stesso dei giornaletti tipo Libero o il Giornale.
Il 'grande pubblico' cui si rivolgono mai conoscerà i meriti di D'Elia ma si ricorderà di quegli uomini 'retti e corretti' che volevano "cacciare un terrorista".

Per fortuna esiste anche l'Italia 'cannavara' e soprattutto quella 'gattusa'.
Per Fortuna.

Robinik said...

Jim ma tu ti informi con il feed reader?
No perchè l'accusa non era una mancata aggregazione in TQV ma una tua disinformazione ...

Anonymous said...

Una punturina di spillo innocua:
Elio Vito, 15 anni fa, militava nel Partito Radicale..ed era una consigliere comunale del PR a Napoli...tutto qui...see you