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Tuesday, July 18, 2006

La strigliata al Direttore è servita

La «strigliata» in realtà era al direttore, Diaconale, per la sua poca fede nella cocciutaggine dei radicali. Leggete voi stessi:

Caro direttore,
proprio nel giorno, sabato scorso, in cui definiva, nel suo editoriale, Israele «la cartina di tornasole della credibilità di Pannella e dei radicali», Pannella e i radicali hanno battuto diversi colpi, hanno fatto sentire forte la loro voce. «D'Alema nella tenaglia Rutelli-Bonino», era il titolo, sabato stesso che La Stampa sceglieva per un articolo in cui si raccontava come in Consiglio dei ministri fosse emerso un asse filo-israeliano Rutelli-Bonino che aveva contestato la politica dell'«equivicinanza». Dal suo «strapuntino», Emma Bonino ha chiesto al governo di farsi carico di difendere l'unica democrazia del Medio Oriente, Israele, e ha contestato la presa di posizione di D'Alema. Critiche ribadite il giorno seguente in un'ampia intervista su la Repubblica. E Pannella, poi, s'è fatto sentire con un vibrante intervento contro «l'Europa vigliacca» pubblicato in prima pagina su Il Foglio. Anche domenica, intervistato dal Corriere, il leader radicale è tornato a scuotere l'Europa e la sinistra, rilanciando l'idea forte di Israele nell'Unione europea e annunciando una nuova campagna di adesioni.

Dunque, nessuna rinuncia alle antiche battaglie. Anzi, si dà battaglia, con qualche forza in più degli anni scorsi, da quello «strapuntino» al governo. Ha dubitato, ma se aspettava una prova di «credibilità», l'ha avuta. Adesso però occorre mettere da parte i risentimenti, avere presente che non importa se da destra, da sinistra, o dal di fuori delle coalizioni, è solo ritrovandosi, laicamente, sugli obiettivi che i liberali possono aspirare a giocare un ruolo di primo piano in questo paese.

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