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Thursday, November 18, 2004

In Gran Bretagna sì alle unioni civili gay

Sono avanti
Le coppie omosessuali britanniche avranno gli stessi diritti delle coppie sposate. La Camera dei Lords ha chiuso l'iter parlamentare della legge per il riconoscimento delle unioni civili, che consente alle coppie gay di avere pari diritti in termini di reversibilità delle pensioni, eredità e condivisione dei beni, ma che non introduce il diritto al matrimonio. L'unione verrà sancita con un atto scritto negli appositi uffici pubblici, non nei luoghi di culto religioso, e le coppie gay non potranno divorziare, ma solo registrare la fine della loro unione civile. L'adulterio non potrà essere un motivo per il dissolvimento dell'unione. La registrazione potrà avvenire anche nei consolati e nelle ambasciate britanniche.

In Europa, leggi sulle unioni civili esistono anche in Belgio, Danimarca, Finlandia e Francia.

1 comment:

JimMomo said...

Qui casca l'asino (che saresti tu). Le unioni civili, comprese quelle tra gay, sono già realtà in molti Stati americani. Oltre il 60 per cento degli americani sono favorevoli. Lo è anche Bush, non lo ha spifferato di nascosto, ma lo ha dichiarato al New York Times:

«I don't think we should deny people rights to a civil union, a legal arrangement, if that's what a state chooses to do so». Il giornalista gli ha obiettato che la Platform del suo partito si oppone alle unioni civili. Risposta di Bush: «Well, I don't». E ha aggiunto: «I view the definition of marriage different from legal arrangements that enable people to have rights. And I strongly believe that marriage ought to be defined as between a union between a man and a woman. Now, having said that, states ought to be able to have the right to pass laws that enable people to be able to have rights like others». Sta forse dicendo che i Repubblicani su questo punto sbagliano? Risposta di Bush: «Esatto».