Ha un capitale politico da spendere, e lo spenderà secondo il suo stile, secondo quanto promesso, secondo il suo motto: "Intendo dire davvero ciò che dico"
Sepolti i retaggi di quegli anni: il radicalismo liberal e il pregiudizio nei confronti dell'uso del potere americano. Il Partito democratico deve tornare a guardare a Roosvelt e Truman.
Smacco per la pretesa «superiorità morale e intellettuale» e per l'intolleranza di chi, in patria e all'estero, ha sottovalutato Bush, la sua visione e la sua profonda sintonia con la nazione.
Cosa si intende veramente quando si dice che l'America è una e che non esiste una seconda America, quella immaginaria, quella "migliore" e dei buoni.
Thomas Friedman turbato dal fondamentalismo cristiano.
Lo schema adottato alla vigilia del voto si è rivelato falso, viziato dall'ideologia e dal pregiudizio.
I discorsi "del giorno dopo" di Bush e Kerry.
L'America non è in crisi come sistema democratico, non va riformata, non è fondamentalista, i cittadini sono lontani dagli stereotipi che girano qui in Europa, sono liberi, "conoscono e deliberano".
Il mio personalissimo endorsement della vigilia.
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