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Friday, November 12, 2004

Radicalia. Fatali distrazioni

1) Sul caso Mattiello, Pannella chiude gli occhi: "Non si usa il computer privatisticamente". Stamani sul Foglio potete infatti leggere le spiegazioni addotte dal vicepresidente del Senato, Domenico Fisichella per giustificare il licenziamento del suo capo segreteria: usava il pc dell'ufficio in modo esclusivo, con «ricorrenti collegamenti a siti del tutto estranei agli interessi di un ufficio pubblico, e in particolare, di un organo costituzionale». Diego Mattiello si difende ribadendo la tesi della discriminazione, scattata in seguito alla pubblicazione su Panorama di una foto che lo ritrare ad una festa gay. Ebbene, se Fisichella ha convinto Pannella - afflitto ancora dal "non-caso Buttiglione" - sicuramente non ha convinto me. Solo con lo spamming e i pop-up che girano in rete, è molto facile incastrare chiunque lavori su internet con questa storia dei siti "inopportuni". Siamo tutti a rischio. Qualcuno dovrebbe spiegare a Pannella - in queste settimane così sensibile ai richiami moralistico-giudiziari - la gravità del caso e la sua potenziale ricaduta sui lavoratori e sulla fruizione di internet.

2) Della tentazione di molti radicali di mettere all'indice l'America di Bush come fondamentalista, ho già scritto qui.

3) Da aprire un nuovo fronte per la libertà di ricerca scientifica, che stavolta riguarda anche l'innovazione e lo sviluppo economico del nostro paese e le economie dei paesi in via di sviluppo. E' partita l'iniziativa Opponiti al decreto Alemanno, in seguito al decreto varato ieri sugli Ogm dal ministro dell'Agricoltura. Tra i firmatari dell'appello rivolto a Berlusconi, figurano Cecchi Paone, Giuliano Ferrara, Poli, Battaglia e Umberto Veronesi, che denunciano «una proposta antiscientifica, illiberale e nociva per l'economia italiana».
Il decreto «vorrebbe impedire la semina di Ogm e consentirebbe solo alcune attività di ricerca, peraltro destinate alla sola tracciabilità e valutazione e non allo sviluppo di nuovi Ogm di interesse anche nazionale». Ma «l'avversione nei riguardi degli Ogm non ha base scientifica», danneggia sia i produttori che i consumatori, e persino la Chiesa «le opportunità offerte dagli OGM in termini di miglioramento della condizione umana». Tutto l'appello

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