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Thursday, November 04, 2004

Il Paese che ha bisogno di superare le divisioni

Paradossalmente, pur in presenza di una forte e chiara legittimazione popolare, Bush potrebbe gestire il suo secondo mandato con maggiore moderazione del primo, il quale viceversa nacque con un difetto di legittimazione dovuto alle famigerate dispute elettorali. Bush farà valere la forza della maggioranza repubblicana in tutte le istituzioni, o coinvolgerà i democratici? Le prime parole di Bush rispondono all'esigenza di superare le divisioni nel Paese. Non sembrano frasi di circostanza, Bush "intende dire quello che dice", ma di certo non rinuncerà alla sua visione e alla sua linea, percepite ormai come missione. La moderazione sarà nei toni e nel metodo, ma non nella sostanza. Probably

William Safire, sul NYT, avverte il pericolo delle maggioranze repubblicane in tutte le maggiori istituzioni e delle divisioni interne al partito democratico. Quali iniziative possono contribuire a ricucire le divisioni del Paese rispettando le promesse della campagna elettorale? Safire indica l'elezione di nuovi giudici della Corte Suprema e invita Bush a proseguire nella politica moderata adottata nella ricerca sulle cellule staminali embrionali. Per il Washington Post, se il secondo mandato di Bush sarà più moderato del primo si vedrà da grado di coinvolgimento della componente democratica nell'azione legislativa e dalla nomina dei giudici della Corte suprema. Veri e propri banchi di prova della volontà di riunire il Paese espressa ieri da entrambi i contendenti. Per l'estero, Bush dovrà trattare con rispetto i partner e affrontare il terrorismo e la situazione in Iraq con la competenza che richiede la grandezza di queste sfide. In Senato i repubblicani passano da 51 a 55 seggi su 100. Una maggioranza che comunque non annulla possibili franchi tiratori, ma che fa slittare l'assemblea a destra, e che rappresenta una sconfitta nelle urne per i centristi di entrambi gli schieramenti, osserva ancora il WPost.

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