Nelle parole dei due contendenti il risveglio il giorno dopo la battaglia è da uomini d'onore:
«In un'elezione americana non ci sono sconfitti, perché a prescindere se i nostri candidati abbiano o no ottenuto la vittoria, il mattino successivo noi ci svegliamo come americani. Questo è il più grande privilegio e la più rilevante buona sorte che possa mai venirci sulla terra. Con questo dono giunge anche un obbligo. Ci è richiesto ora di lavorare insieme per il bene del nostro paese. Nei giorni in avanti dobbiamo trovare uno scopo comune. Ci dobbiamo unire in uno sforzo comune senza rimorso o recriminazione, odio o rancore. L'America ha bisogno di unità e desideriamo maggiore compassione».
John F. Kerry
«Oggi sul presto il senatore Kerry mi ha chiamato e si è congratulato. E' stata una telefonata veramente buona. E' stato molto gentile. Ha condotto una campagna tenace, lui e i suoi sostenitori possono essere orgogliosi dei loro sforzi. Io e Laura porgiamo al senatore Kerry, a Teresa e alla loro famiglia tutti i nostri migliori auguri. (...) Mi rivolgo ad ognuno che ha votato per il mio avversario: per rendere questa nazione più forte e migliore avrò bisogno del vostro sostegno e lavorerò per guadagnarlo. Farò di tutto per essere degno della vostra fiducia. Un nuovo mandato è una nuova opportunità da estendere all'intera nazione. Abbiamo un unico paese, un'unica Costituzione, ed un futuro che ci unisce. Quando lavoriamo insieme, non c'è limite alla grandezza dell'America».
George W. Bush
No comments:
Post a Comment