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Monday, March 31, 2008

I ministri Ue rinviano la pratica Tibet

Sabato scorso i ministri degli Esteri dell'Unione europea, riuniti a Brno, in Slovenia, hanno deluso le aspettative. Ho creduto che alcune singole ma autorevoli prese di posizione precedenti al vertice anticipassero il formarsi di una linea per la prima volta da anni più ferma di quella di Washington nei confronti della Cina. E invece, nella dichiarazione finale del vertice i 27 non accennano nemmeno ai Giochi olimpici, pur avanzando per il Tibet richieste sacrosante, come «la fine delle violenze e un trattamento in conformità con gli standard internazionali per le persone arrestate», il «libero accesso per la stampa» e «un dialogo sostanziale e costruttivo» con il Dalai Lama per la «preservazione della cultura, della religione e della lingua tibetana». Di fatto, la stessa identica cauta posizione espressa da Bush, che abbiamo criticato. L'Ue si appiattisce sulle posizioni Usa quando non dovrebbe, mentre quando dovrebbe associarsi preferisce flirtare con l'anti-americanismo.

Quando incontra sulla sua strada un ventre molle Pechino sa approfittarne subito. In risposta alla dichiarazione di Brno, il Ministero degli Esteri cinese ha infatti accusato l'Ue «d'interferenza» nei propri «affari interni», ribadendo che «la questione del Tibet è completamente un affare interno della Cina» e che «nessun paese straniero o organizzazione internazionale ha il dirittto d'interferire».

4 comments:

Anonymous said...

Non ho un blog, non avrei il tempo e la costanza per tenerne uno, qualche volta me ne pento.

Se ne avessi uno oggi parlerei solo del fatto che ieri ad Atene, 20.000 poliziotti in tenuta antisommossa hanno tenuto a bada alcune decine di pericolosissimi manifestanti tibetani, per non turbare la consegna della sacra fiaccola olimpica agli sgherri del regime di Pechino.

http://www.repubblica.it/2008/03/sezioni/esteri/tibet-scontri-lhasa-3/tibet-protesta-atene/tibet-protesta-atene.html

Ne parlerei perché trovo questo episodio oltre che disgustoso anche sinistramente affascinante.

Che sia disgustoso e privo di senso del ridicolo non credo di doverlo spiegare, si commenta da sé.

Ma davvero è anche affascinante, questa riedizione delle Termopili con i greci dalla parte sbagliata e pochi tibetani e loro amici a difendere insieme ai loro diritti anche gli interessi più fondamentali di un Occidente che pare invece sordo ad ogni richiamo e cieco ad ogni minaccia.

Si diceva che i giochi sarebbero dovuti servire alla Cina per aprirsi al mondo dei diritti umani e della democrazia. Invece quelle che si sono aperte sono le porte dei campi di rieducazione per i dissidenti, mentre le democrazie occidentali si mettono al servizio dei fascisti rossi di Pechino.

La Cina è un paese dittatoriale, autocratico, impenetrabile alle influenze esterne. E in temibile, accelerata ascesa economica e politica. Dovermmo averne abbastanza da preoccuparci. Con questi paesi (la Germania nazista, il Giappone degli anni ’30, l’URSS del secondo dopoguerra) le democrazie occidentali hanno sempre finito con lo scontrarsi, perché portatori di interessi divergenti. Punto.

A me pare che la storia sia tutta qui, in queste tre righe. Il resto è (mediocre) letteratura.

Chi dice il contrario fa un atto di fede smentito non tanto dalla cronaca di questi giorni quanto da tutta la storia del XX secolo.

Vedremo se i tibetani degli anni 2000 saranno (come i ceceni degli anni ’90, come gli ebrei degli anni ’40) l’ennesimo popolo da sacrificare sull’altare della nostra cecità e della nostra viltà.

Ma se lasceremo che ciò accada, questa volta pagheremo un prezzo molto, molto alto
.

Anonymous said...

il 7 ottobre di 55 anni fa, quarantamila bestie comuniste attraversarono il corso superiore dello yangtze e dila­garono in tutto il tibet occidenta­le facendo carne di porco.

circa ottomila vittime.

già allora la stupida europa, considerò il tutto come una questione in­terna cinese.

l'america, poverina...era troppo im­pegnata in corea.

negli an­nales delle nazioni unite, a sigillo di quel­la data, come unico paese ad aver solle­vato qualche tenue presa di posizione...rimarrà solo il salvador.

oggi chi mandiamo avanti, malta???

ma se non ha nemmeno la squadra olimpica!!!

ciao.

io ero tzunami...

Anonymous said...

Certo che non è colpa tua (se cerchi su google lo trovi pubblicato dalle agenzie di stampa e ripreso da molti giornali), ma la stampa italiana è eccezionale: fanno un convegno in un castello che si chiama "Brdo pri Kranju", situato a Kranj, in Slovenia (http://www.brdo.si/it/) e la stampa italiana scrive dappertutto che il convegno si è tenuto a Brno, in Slovenia (anche se la città di Brno si trova in Repubblica Ceca).

JimMomo said...

Ricontrollare sempre le fonti... anche le più insospettabili ;-))

ciao