Da Ideazione.com
Quanto avevamo anticipato (Israele è pronta per l'offensiva a Gaza, Ideazione.com, 21 febbraio) sta accadendo. Nessuna dote in particolare, se non l'accortezza di prestare attenzione a quanto accade in Medio Oriente anche quando sono i razzi di Hamas a colpire le cittadine israeliane. E, come previsto, i media occidentali sono di nuovo tornati ad occuparsi del problema solo nel momento in cui è scattata la reazione israeliana, contro cui risuonano le reprimende "onusiane" ormai di rito, che bollano la reazione come "eccessiva e sproporzionata". Se di "sproporzione" ha peccato Israele nei suoi atti di legittima difesa, si è trattato di una sproporzione per difetto, tanto che da minacce come il lancio di razzi dalla Striscia di Gaza non è ancora al riparo. Non ci sorprendiamo più se il titolo che il Corriere della Sera sceglie per la sua analisi ("Sotto le macerie una vittima comune: il negoziato di pace") fa eco alla dichiarazione del negoziatore capo palestinese Saab Erekat: il processo di pace con Israele «è ormai sepolto sotto le macerie di Gaza». La "pace" stranamente non viene mai data per sepolta sotto le macerie provocate dai razzi di Hamas.
Ancora non è chiaro che tipo di offensiva abbia deciso di lanciare il governo israeliano, anche se vari indizi ci inducono a propendere per un'operazione su larga scala, con raid aerei e invasione di terra, allo scopo di annientare Hamas, anche se certamente non mirata ad una nuova occupazione. Per Olmert sarà imperativo categorico questa volta non ripetere gli errori commessi contro Hezbollah in Libano.
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Rispetto a questo articolo tuttavia, nella notte si sono verificati sviluppi inattesi. Inaspettatamente, infatti, il premier israeliano Olmert ha ordinato il ritiro delle truppe di terra dal nord della Striscia di Gaza, prima ancora che la missione fosse completata (subito sono ripresi i lanci di razzi contro le cittadine israeliane di confine), suscitando le proteste dei membri della Commissione Esteri e Sicurezza della Knesset. Una decisione davvero "sorprendente e senza precedenti", che tra l'altro ha offerto ai leader di Hamas l'occasione di proclamarsi vittoriosi sull'esercito israeliano che batte in ritirata.
Proseguono raid aerei e colpi di artiglieria, che però, come spiegano fonti militari, già in passato si sono dimostrati inefficaci nel porre fine al lancio di razzi Qassam dalla Striscia.
Secondo Olmert, attacchi brevi e intensi avrebbero dovuto disinnescare la crisi ed evitare la necessità di un'offensiva militare più ampia. Il suo stop appare quindi una censura dell'operato dei ministri degli Esteri e della Difesa, Livni e Barak, e delle posizioni dei ministri "falchi", Avi Dichter e Shaul Mofaz.
Ma è possibile che la fine dell'incursione di terra sia stata chiesta direttamente da Washington. Secondo fonti politiche israeliane il segretario di Stato Usa, Condoleezza Rice, avrebbe minacciato di cancellare la sua visita, prevista per il 4 marzo, nel caso in cui si fosse dovuta svolgere a operazioni ancora in corso. La Rice avrebbe inoltre addossato al governo israeliano la colpa della sospensione dei colloqui di pace, decisa dal presidente palestinese Abu Mazen, e quindi accusato Gerusalemme di minare l'intera strategia dell'amministrazione Bush in Medio Oriente. Olmert avrebbe quindi deciso di piegarsi alle pressioni americane.
In ogni caso, resta il fatto che ancora una volta il governo israeliano è apparso lacerato al proprio interno e incapace di portare fino in fondo le decisioni prese. E i tentennamenti del governo non fanno che acuire il senso di insicurezza e frustrazione presso l'opinione pubblica israeliana.
3 comments:
vogliamo parlare di quello che è accaduto in irak?
della visita shock di amadinqualchecosa e dell'accoglienza in pompa magna che gli irakeni gli hanno riservato?
amadin il liberatore!!!
forse è per questo che oggi, gli americani tipo angelina jolie e roba varia, si stracciano le vesti nell'affermare che l'america deve restare in irak e bla, bla, bla...proprio perché sono stati messi di fronte al fallimento - perché questo è - della politica mediorientale degli usa.
sì, l'america, purtroppo, ha fallito.
ha investito milioni di dollari e migliaia di vite e non ha cavato un ragno dal buco.
anzi...ha rifocillato gli animalacci che si annidano tra le pietre calcinate dei deserti del medio oriente...
l'iran, invece, senza muovere un soldato ed "investendo" oculatamente i suoi denari...ha praticamente vinto la guerra.
solo che non si stava giocando una specie di grande risiko transgender...
oggi l'irak è all'80% in mano all'iran, il governo, le milizie, il clero iracheno, tutti di confessione rigorosamente sciita, guardano con benevolenza a teheran e la ritengono il faro guida, il modello della regione.
l'iran sovvenziona il suo 80% con fiumi di danaro, reclutando, come contropartita, legioni di potenziali martiri.
israele, ahimé, è spacciato.
altro che "portarlo" in europa...
se poi anche gli altri politici più in auge di questa stronzissima europa...la pensano come il nostro d'alema...ed è così...daje, oltre il danno, la beffa!!!
...yoshev al hagader, reghel po', reghel sham, yoshev al hagader, besseder im kullam...
ciao.
io ero tzunami
aahhhhhh tzuniiiii
ma che ti sei impazzitaaa???
stai tranqui, ti fa male alla bile agitarti così
sei peggio di Infiammata Nierestein
vai a fare un bagnetto turco con Giuliano Pro Life, e sbollisci un po'
Ma forse l'intento del rettiliano bush era proprio quello, te lo sei chiesto? forse no. Costruire un grande stato fondamentalista da poter prima additare e poi muovergli guerra, sangue sangue, questi qui hanno bisogno di sangue, svegliaaa
ma l'hai visti gli occhi di hilary, quella è una vampira, sai quanti ragazzini iracheni si sarà succhiata (in senso vampiresco è chiaro)!!!
Cade il velo, cade, e il vero volto di chi ci governa vien sempre più fuori
baciotti
A.
adriana...tesoruccio mio!!!
sei proprio una birichina...sempre a pensà ai...succhiotti!!!
anche a quelli di hillary "fellatio in ore" clinton...che in tale materia, ha un dottorato honoris causa.
sarai mica invidiosa di lei...eh, eh....
nel bagno turco con giulianone io non ci vado...nemmeno ci starei ma non per disaccordo politico...che pure c'è e profondo, quanto per ragioni di spazio fisico.
grassoccio come è...riempirebbe tutto l'ambaradan ed io starei troppo stretto.
sono...anzi, ero tzunami e come tale...sono abituato ad ampi spazi...che magari riempio interamente solo ed esclusivamente io!
quanto ai governi, ai veli cadenti...ed ai lembi di carne flaccida che si atteggiano in tal guisa...io mi preoccuperei della faccia di veltroni..."ma anche" di quella di qualche sinistrato più oltranzista di lui...come pure del governaccio ppprodiano in caduta libera che ancora ci perseguita nonostante sia in fase eutanasica, nonché di quello che il pio cineasta "ma anche" che avanza in autobus...agogna, lui e tutta la sua ircocervica corte di miracoli, ambigua entità che rappresenta e racchiude tutto ed il suo contrario.
tipo una cloaca...
many kisses...
ciao.
io ero tzunami
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