Il premier olandese Jan Peter Balkenende incolpa sin d'ora Wilders per le reazioni violente cui potrà dar luogo e il suo governo sta cercando qualunque cavillo per censurare il film: «Sanzioni economiche, attacchi, minacce. Chi porterà la responsabilità di tutto questo è lo stesso che ora sta creando le ragioni per tutto questo». Persino il segretario generale della Nato, l'alleanza militare più potente del mondo, ha paura di un film: «Mi preoccupa il fatto che le truppe possano trovarsi sotto attacco a causa di un film», ha dichiarato l'olandese Jaap de Hoop Scheffer.
Il film non è ancora uscito, nessuno lo ha visto, ancora nessuna minaccia o aggressione da parte islamista. Eppure, già scatta l'allarme. E proprio l'allarme, più che il film, potrebbe attirare l'attenzione e far scattare le reazioni dei fanatici. Spesso i tentativi di censurare un film si rivelano anche uno dei migliori modi per promuoverlo. Insomma, se così stanno le cose i fondamentalisti hanno già vinto, ci hanno già tolto la nostra cara vecchia libertà d'espressione, senza colpo ferire.
Ne parla sul Corriere di oggi, il solito Magdi Allam:
«... Ciò di cui dobbiamo preoccuparci tutti è esattamente l'opposto: la salvaguardia della nostra libertà d'espressione in un mondo globalizzato e la libertà di essere pienamente noi stessi a casa nostra, qui in Europa e in Occidente. Ebbene dobbiamo purtroppo prendere atto che questa nostra libertà è già compromessa, perché non siamo riusciti a sconfiggere il terrorismo dei tagliagola e stiamo subendo il ricatto del terrorismo dei taglialingua. Noi abbiamo il diritto e il dovere di affermare e di difendere una civiltà dove a un film si replica con un film, a un discorso si risponde con un discorso, a un evento culturale si reagisce con un evento culturale. Noi abbiamo il diritto e il dovere di tutelare uno stato di diritto dove al limite si può rappresentare la propria contestazione sporgendo denuncia in tribunale, ma mai e poi mai dichiarando una guerra diplomatica e terroristica.Su la Repubblica, la ex deputata olandese di origine somala Ayaan Hirsi Ali, sceneggiatrice di Submission, costretta a lasciare l'Olanda perché non protetta:
(...)
I veri profanatori dell'islam non sono Wilders, Benedetto XVI o Israele, così come non lo erano Theo van Gogh, Daniel Pearl e Orfana Fallaci. Lo sono invece gli stessi musulmani che disconoscono a tal punto la sacralità della vita da non esitare a massacrare altri musulmani facendosi esplodere anche nelle moschee, a costringere i cristiani a convertirsi con la violenza, a uccidere tutti gli ebrei e gli israeliani perché non avrebbero diritto ad esistere. Eppure l'Occidente continua a dialogare e legittimare i terroristi e i regimi nazi-islamici che li sostengono, al pari degli stati musulmani che boicottano e minacciano pur continuando a professarsi "moderati". Se l'Occidente ha una colpa, ebbene è che è stato finora fin troppo accondiscendente e remissivo con gli estremisti e i terroristi islamici... non auto-censuriamoci addirittura prima ancora che ci minaccino. Non arrendiamoci al diktat dei taglialingua prima ancora che facciano la loro comparsa i tagliagola».
«Non è ammissibile indietreggiare davanti alle minacce, abdicando ai diritti fondamentali della nostra Costituzione. Vedere che il governo olandese vuole risolvere il problema posto da questo film con la censura è vergognoso.E Francesco Merlo, da sinistra, invoca «una comune strategia di forza tranquilla che proibisse la censura per pavidità. E che facessimo sapere a tutti i paesi musulmani e a tutti gli estremisti religiosi del mondo che mai rinunzieremo alla libertà di espressione, alla critica e alla satira, anche delle religioni, e che non accetteremo un ritorno all'inquisizione e alla punizione delle eresie, al medioevo islamico, a costo di diventare tutti infedeli, tutti registi, tutti sbeffeggiatori di Maometto».
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E' la controprova che l'islam è una religione portatrice di un'ideologia politica intollerante e violenta. In qualche modo, viene confermata la critica di Wilders al Corano.
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Capisco i sentimenti dei fedeli, ed è legittimo dissentire. I musulmani che vivono in Occidente devono però abituarsi a sopportare opinioni sgradevoli o antitetiche alle loro. Questa è la democrazia.
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Il primo ministro Jan Peter Balkenende ha sbagliato. Con i continui appelli, ha dato ancora più pubblicità a questo video. Avrebbe dovuto ignorarlo, non è dal governo che dipende l'uscita di film, libri o articoli».
2 comments:
Magdi Allam for President !!! E' il mio giornalista preferito!!!
Ciao federico, tutto bene?
ti sei scordato di scrivere la presa di posizione molto "liberale" di D'alema? http://www.corriere.it/esteri/08_marzo_07/alema_film_anti_corano_religiosi_202d6e8c-ec10-11dc-a76d-0003ba99c667.shtml
PD libero :)
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