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Thursday, March 17, 2005

Rutelli è il fondamentalista, non Bush

Quando in chiusura della solita insulsa puntata di Porta a Porta scatta la domandina sui referendum contro la legge 40 sulla fecondazione assistita, Follini e Rutelli si ritrovano compagni del Partito Vaticano. Mentre il primo dice che non ci sarebbe niente di male nel votare il 5 o il 12 giugno - e nessuno dei presenti che gli ricordi che queste date renderebbero impossibile l'esercizio del diritto di voto ad almeno 2 milioni di italiani - il presidente della Margherita, ex, ma molto ex radicale, spara la sua bugia, ovviamente non contraddetta. Quello referendario è un tema delicato, è il suo discorso, di mezzo c'è il «fabbricare embrioni per farli a pezzi».

Ora, tutti sanno che qui si chiede di utilizzare per la ricerca gli embrioni scartati dai programmi di fecondazione assistita, che sono comunque destinati a finire nella spazzatura delle cliniche per la fertilità. L'esatto contrario di fabbricarli appositamente. Questa differenza abissale la conosce persino colui che è considerato il capo di tutti i fondamentalisti, il presidente americano Bush, che invece è molto più avanti e molto più laico di Rutelli.

In America la fecondazione assistita è libera e nessuno si sogna di limitarla per legge. In America la ricerca privata sugli embrioni è legale. Bush è stato il primo presidente ad aver finanziato con soldi federali la ricerca sugli embrioni, quelli soprannumerari, dunque già esistenti e derivanti dai programmi di fecondazione assistita. Si oppone alla ricerca sui nuovi embrioni soprannumerari con i soldi dei contribuenti, perché parte di quei contribuenti crede che sperimentare sugli embrioni sia omicidio. Nessun bando però, restano liberi di comportarsi come credono i singoli Stati e i privati. Non creare embrioni al solo scopo di ricerca, ma utilizzare quelli scartati dalle cliniche di fertilità è la posizione del neocon Charles Krauthammer, membro della Commissione bioetica presidenziale. Sono posizioni discutibili, ma sono lontane anni luce dalle disposizioni della legge 40 approvata qui in Italia e difesa da Rutelli.

1 comment:

Anonymous said...

I Radicali sono avanti di dieci o vent'anni, se non di più, rispetto a tutti.
Il nostro principale avversario rimane il ritardo storico (catto-comunista e clerico-fascista) del nostro Paese rispetto anche a questi temi.
Ed il fatto che in entrambe i termini compaia la tradizione vaticana la dice lunga sulle cause.

P.S.: ma com'è che questo commento va bene quasi sempre?