Kasparov entra in politica per tentare uno «scacco matto a Putin», la partita più importante per il campione è la sfida per la libertà e la democrazia in Russia,
scrive Imprescindibile:
«Dopo la "rivoluzione arancione" in Ucraina e la "rivoluzione delle rose" in Georgia, dopo la nascita e l'esplosione dei movimenti nonviolenti PORA in Ucraina, ZUBR in Bielorussia, KMARA in Georgia, KELKEL in Kirghizistan e YOX in Azerbaijan, dopo l'ondata di manifestazioni che hanno attraversato l'estremo oriente della Federazione russa nelle scorse settimane, lo scacco matto promesso a re-Putin da Kasparov è un segno del fermento democratico ed anti-autoritario che percorre l'intero spazio ex-sovietico».
Il momento delle scelte si avvicina anche per i governi europei, in particolare per il governo italiano di Silvio Berlusconi, del quale riportiamo questo scambio di battute con il filosofo francese
André Glucksmann alla cena della scorsa settimana per il decennale della
Fondazione Liberal.
GLU: «Presidente, io la stimo molto per quello che ha fatto in Iraq, per quanto ha fatto per gli ostaggi; ma le chiedo, perché è amico di Putin? Sono stato in Cecenia e non ha idea di quello che ho visto»
BER: «Io ho un rapporto personale con il prsidente russo. Credo che possa avere un ruolo importante in un passaggio complicato come quello tra la dittatura e la democrazia. Ma, le posso dire che sulla Cecenia non ho argomenti da opporle. Come si dice, sono amico di Platone, ma sono anche molto più amico della verità. In ogni caso agli amici non si può dire sempre tutta la verità, se no si rischia di perdere l'amicizia».
Bell'idea dell'amicizia dimostra il premier...
1 comment:
grazie per la citazione JIM, non conoscevo questa frase famosa di berlusconi!!!
imprescindibile
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