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Wednesday, March 30, 2005

Parte "Notizie Radicali"

Parte la nuova newsletter di Radicali Italiani. Un giornale telematico "Notizie Radicali", diretto da Valter Vecellio e spedito a 30 mila indirizzi per 5 giorni a settimana, dal lunedì al venerdì. Oggi con il primo numero un mio articolo: Quei cattolici "antiamericani" che non sanno cosa sia la religione in America.
«I cattolici integralisti italiani fanno davvero parte con comunisti e fascisti di una trinità antiamericana e antiliberale evocata dal prof. Massimo Teodori? ... nel loro essere clericali, nello sfidare la separazione tra Chiesa e Stato, nel voler trasformare ciò che la loro fede personale ritiene "peccati" in "reati" – i cattolici integralisti e le gerarchie ecclesiastiche possono essere definite antiamericane e antiliberali.
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I buttigliones... cercano di dimostrare la loro sintonia con quella parte di America che ha sostenuto la rielezione di Bush allo scopo di accreditare come vincenti nelle urne le proprie posizioni in materia di bioetica e diritti civili. E' saldo negli Stati Uniti, persino in questo presidente e nella base che lo appoggia, quel principio di separazione tra Stato e Chiesa che i buttigliones italiani, con le loro iniziative legislative e campagne, e le gerarchie vaticane con le loro ingerenze, hanno invece calpestato in Italia e in Europa.
(...)
Il pluralismo religioso e lo spirito individualista, democratico e repubblicano, del cristianesimo americano, come la composizione multiforme del movimento conservatore, rendono sconsigliabile anche a Bush governare abbracciando l'agenda politica della coalizione cristiana, rischiando così di sfaldare la sua maggioranza».
Negli Stati Uniti è ancora viva la realtà descritta da Alexis de Tocqueville, lezioni mai apprese in Italia.

Fin dalle origini, ci fa sapere l'America fu popolata in gran parte da uomini che, sfuggiti all'autorità del Papa o ad altre persecuzioni religiose, non si sono sottomessi ad alcuna «supremazia religiosa». Ecco le radici di un cristianesimo «democratico e repubblicano». Fin dalle origini, in America, politica e religione «furono d'accordo, e non cessano di esserlo, sulla separazione delle rispettive autorità». Così non avvenne in Europa, dove la lotta per il potere tra Papa e Imperatore fu secolare. Per Tocqueville, il cattolicesimo «dispone al meglio i propri fedeli alla democrazia e all'eguaglianza, a patto che il clero, come in America, si ponga al di fuori del governo». Negli Stati Uniti non vi fu all'inizio, e non vi è ora, alcuna fede religiosa contraria alle istituzioni democratiche, mentre a lungo in Europa vi fu l'opposizione cattolica nei confronti delle teorie liberali e democratiche. Mentre in Europa «lo spirito di religione e lo spirito di libertà» procedevano «in senso contrario», negli Stati Uniti «regnavano intimamente uniti». Se la religione ha «una così grande importanza in America, ed è professata spesso con tale ardore, lo si deve proprio alla completa separazione tra Chiesa e Stato», sostiene Tocqueville.

I valori morali hanno negli Stati Uniti un gran peso nelle opinioni politiche dei cittadini e i toni forti, l'intensa religiosità americana, spaventano noi europei laici, abituati a combattere con un potere religioso che soprattutto in Italia non intende smettere i panni di potere mondano e di guida politico-sociale. Tocqueville era convinto che «lo stato naturale degli uomini in materia di religione» fosse quello di credere. Dove questo "stato di natura" si affievolisce o viene perduto, è a causa della «intima unione della politica con la religione». I laicisti, che sono molti in Europa, e di cui si sentono vittime i buttigliones, non sono che gli eredi di coloro che nell'800 il magistrato francese chiamava «gli increduli d'Europa». Essi «combattono i cristiani più come nemici politici che come avversari religiosi: essi odiano la fede più come l'opinione di un partito che come una erronea credenza; e nel sacerdote combattono assai più l'amico del potere che non il rappresentante di Dio. In Europa il cristianesimo ha permesso che lo si unisse intimamente alle potenze terrene». Inoltre, «l'indebolimento del sentimento religioso prepara i cittadini alla servitù… In assenza di un’autorità religiosa credibile e non compromessa con i poteri terreni, sono pronti a sottomettersi ad un padrone che assicuri loro almeno l'ordine materiale».

«Una religione che si prende cura dell'anima degli uomini può conquistare i loro cuori, quella che urta le idee generalmente condivise e gli interesse permanenti nella massa si farà molti nemici».

1 comment:

Anonymous said...

Ciao, ieri ho rivevuto notizie radicali sulla mia email, volevo scrivere un post in risposta al tuo articolo... ma ad un certo punto non mi funzionava piu' internet... scrivero' stasera... m+